29.[Definisci]

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Una lieve scia di luce entrava dalle tapparelle semichiuse della mia stanza,svegliandomi non molto dolcemente e costringendomi ad aprire gli occhi neri.
Mi misi seduta e portai le mani sulle palpebre,esercitando una lieve pressione e sfregandoli per togliere ogni traccia del sonno appena esaurito.
Le narici incontrarono nuovamente l'odore di chiuso che avevo in camera,di cui mi ero stancata,così mi alzai e spalancai le finestre,facendo entrare l'aria pulita e il calore della stagione estiva.
Ispirai avidamente l'aria mattutina che,pur essendo calda,dava sollievo alle mie guance rosse.
Il sole splendeva già alto nel cielo,così andai a recuperare l'arnese elettronico,che per qualche strano motivo si trovava sotto il cuscino e guardai i numeri nel display;erano le 12.37 ed avevo un nuovo messaggio da Ostuni.
In quel momento ricordai il motivo della mia dormita fianco a fianco con il telefono:la sera prima mi ero addormentata aspettando una sua risposta.

Da Ostuni
Bambina,domani,alle 17 al parco.
02.26

Notai subito l'ora di arrivo del messaggio,non potendo fermare la mia mente che già stava elaborando milioni di teorie assurde.
Ero gelosa?  
Scossi la testa e risposi velocemente,come ero solita fare,con un "ok" prima di rimettere il telefono in carica e mostrarmi al mondo uscendo dalla mia stanza.
Non appena aprii la porta vi trovai nell'altra facciata i segni del cacciavite,segno che mia madre aveva tentato di entrare con la forza nelle quattro mura.
Non ne diedi molta importanza e scesi le scale,sorreggendomi sul corrimano per non far giocare al sonno brutti scherzi.
Notai subito che non c'era traccia di mia madre,fortunatamente,così mi concessi una colazione sul divano,accompagnata dai cartoni della mia infanzia ed il mio pigiama ad unicorni arcobaleno.

***

Camminavo velocemente,guardando di tanto in tanto il telefono per tener d'occhio l'orario tardo.
16.47
16.58
17.03
L'orologio correva troppo ed io troppo poco,mi misi a correre per non far aspettare oltre l'impaziente moro che già intravedevo seduto nella solita panchina.
Non appena lo raggiunsi lo salutai con un cenno e,con il fiato corto,mi sedetti vicino al lui.
«...Bambina...»
Cominciò il moro a parlare,strofinando il viso con i polsi.
«...sto impazzendo,la testa sta scoppiando,non riesco a capire cos'ho...»
Non aggiunse altro ed io aspettai che il mio battito tornasse normale dopo la corsa prima di proferire parola.

Per quanto possa tornare normale il battito cardiaco con lui accanto...

«...Ostuni...descrivimelo...»
Affermai decisa.
Lui mi guardò perplesso non capendo a cosa mi riferissi
«Descrivimi l'amore»
Affermai decisa,una seconda volta,aspettando ansiosa una sua risposta;lui ci pensò un po' su,confuso e spaesato,infine cominciò a parlare.
«...l'amore...l'amore è...bho...bello,credo...descrivimelo tu»
Disse lui alla fine lavandosene le mani e facendomi un cenno con il capo per incitarmi a dare la mia risposta;sospirai a quel gesto,probabilmente nemmeno io sapevo cosa fosse l'amore
«l'amore è una cosa calda,avvolgente,rassicurante,suppongo.
È quella cosa che ti fa stare bene ma allo stesso tempo ti fa stare male.
È quella cosa che non ti lascia scampo e che non controlli,ma che probabilmente non vuoi controllare.
È quella cosa che può nascere da un gesto e scoppiare in un secondo,che può crescere lentamente e costantemente nella mente di una persona.
È quella cosa che tutti vorrebbero avere e vorrebbero dare.
È quella cosa che ti fa venire il sorriso anche dopo un lunedì mattina,che ti rende felice nonostante la tempesta,nonostante te stesso,questo ti rende felice.
È quella cosa che possiede un nome ed un cognome.
...Lorenzo...»
Attesi che l'attenzione del moro si spostò sui miei occhi prima di proseguire oltre
«Il tuo che nome ha?»
Chiesi incentra sulla reazione del tatuato,che continuava a fissare le mie perle nere,nuovamente riaccese di una nuova luce.
Passarono alcuni minuti,che a me parvero un eternità,prima che Lorenzo Ostuni biascicò le uniche due parole che volevo sentire pronunciare dalle sue labbra carnose e piene.
«...Evangeline Ferri...»

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Waaaa...amatemi per la dolcezza delle ultime due parole.
No,vedrete che non è dolcezza.
Lorenzo non cambia per amore:)
ORA VORREI PARLARVI DI UNA COSA MOLTO SECS.
Dunque...stavo tranquillamente facendo una "pulizia" della rubrica...quando notò un nome particolare.
"Annalisa instagram"
Ora;avevo fatto parte di un gruppo di fanvij conosciute su instagram,appunto,così mi sono incuriosita e sono entrata su whatsapp a vedere la foto profilo.
La apro.
La fisso per venti secondi
*si accorge che è la stessa di DivorataDalleCuffie ,ovvero Annalisa*
*urla come una disperata*
*le scrive un papiro 'stalker mode on'*
*riceve la risposta*
*urla ancora di più*

Bene,ecco,sì...capite che il mio povero cuore non ha retto...
Dunque codesto capitilo lo dedico alla mia baby Annalisa❄️❤️

P.s. Se non la conoscete,non avete capito niente della fanfiction.
La sua è droga.

~Lolly🌌

Bad Boy ||Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora