31.[year]

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La musica rimbombava nella mia testa,proiettata direttamente in essa dagli auricolari che indossavo.
Le mie gambe camminavano velocemente in quella relativamente calda giornata di fine maggio,portandomi velocemente e direttamente dove ero diretta.
Un trillo proveniente dal mio telefono attirò la mia attenzione,facendomi estrarre il cellulare dalla borsa e scorrendo il dito sul display per leggere il messaggio ricevuto

Da Amore
Buona giornata piccola
08.27

Riposi il telefono al suo posto dentro la borsa,lasciando il segno del messaggio sul mio viso,sotto forma di sorriso.
Ormai sono nove mesi che io e Ostuni stiamo insieme;ora frequento la quarta superiore,anche se ormai la scuola è quasi al termine.
Ho provato a far cambiare Ostuni,rendendolo più studioso,ma non ce l'ho fatta.
Lui non cambia.
Lui non cambierà mai.
Dopo l'ennesima bocciatura ha lasciato la scuola,facendosi assumere come operaio per rendersi autonomo dalla sua famiglia,anche se ciò lo costringeva a lavorare anche di domenica.
Come quella domenica mattina.
La mattina del 26 maggio.
La mattina del anniversario della morte di Owen.
Scacciai il pensiero ancora indelebile dalla mia testa,alzai il volume della musica ed aumentai il passo,sorreggendo i fiori che avevo in mano accuratamente per non farli appassire.
Arrivai all'entrata del grande cimitero di Torino,l'enorme cancello in ferro che si ergeva davanti ai miei occhi emanava una tristezza infinita.
Dentro alle mura di quel posto riposavano le anime dannate e quelle beate,che ora si trovavano in un posto migliore,oppure peggiore.
Le mie gambe si rifiutavano di varcare la soglia,come se la mia mente rifiutasse quel posto ricco di rancore e di ricordi mai sbiaditi.
Presi coraggio,rimisi a posto i fiori del mazzo e feci un unico grande passo,facendo un leggero segno della croce,in quanto la mia fede è verso quel dio.
Cominciai a camminare lentamente tra le lapidi di gente ormai dimenticata,dato che stavo passando la parte vecchia di quello che era il letto degli angeli.
Man mano le tombe diventano sempre più nuove,più pulite e più ben mantenute.
Lessi velocemente alcune date scritte nelle lapidi,regalando una preghiera ad ognuna delle anime in pena di quel posto.
Alzai il capo,cercando di ricordare la posizione del sonno eterno di Owen;dopo qualche attimo di riflessione ricordai di dover girare l'angolo,prima di mettere gli occhi sulle scritte della tomba.
Mi avviai direttamente nel posto con un senso di oppressione costante;girai l'angolo e subito scorsi una figura nera,in piedi davanti alla tomba del biondo.
Nel mio viso si ridisegnò un flebile sorriso,pensando alle parole che avevo detto al funerale e felice che qualcuno si fosse preoccupato di venirlo a salutare.
Non appena fui più vicina riconobbi la testa bionda di quella donna che mi ero ripromessa di andare a trovare,Clara.
«...Clara...»
Dissi con tono moderato,una volta che fui abbastanza vicina alla madre ancora distrutta.
Lei si girò,facendo scontrare i suoi smeraldi con le mie perle nere,provocandomi una sensazione di vuoto assoluto;i suoi occhi mi ricordavano troppo quelli del mio angelo.
Amavo ancora Owen.
«...Eva...»
Disse lei,asciugandosi gli occhi gonfi di lacrime,prima di gettarsi tra le mie braccia,come se fosse in cerca di supporto.
In cerca di amore.
Ricambiai la stretta amorosa della donna;da mesi il rapporto tra me e mia madre era diventato teso,non siamo mai tornare come prima dopo Owen,dopo Ostuni;perché,se io non sono riuscita a cambiare il moro,il moro è riuscito a cambiare me.
Avevo bisogno di una figura rassicurante,di una figura come Clara;vedere quella donna,distrutta dal dolore e ricca di tristezza mi fece riaprire la ferita instaurata nel mio cuore,provocando l'uscita di altro dolore.
«Sono contenta che tu sia venuta a salutare il nostro angelo,ne sarebbe stato felice»
Disse Clara,con gli occhi talmente tanto lucidi da potermici specchiare.
«è il minimo che io possa fare»
Dissi,mentre appoggiavo i fiori freschi che avevo portato e spolveravo la foto del biondo,riportando il suo sorriso alla luce e facendomi scendere delle lacrime amare.

Owen Battisti
19.04.1998 / 26.05.2015

Quelle date mi si fissarono nella mente,come se qualcuno me le stesse scolpendo direttamente in essa,il dolore aumentava,non potevo negarlo.

«Eva,hai da fare?»
Mi chiese la bionda con la voce mozzata e ricca di amore
«No...»
Dissi io flebilmente e tirando su con il naso,per non far notare alla donna le mie lacrime.
«Ti va di venire a casa a prendere un tè?»
Chiese lei,facendo comparire un piccolo sorriso sulle sue labbra,il primo che vedevo da quando ero entrata in quel posto di rancore.
«...andiamo!»
Dissi entusiasta e porgendo il braccio alla donna,che lo afferrò contenta prima di incamminarci verso la sua macchina.

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Ebbene sì...c'è stato un salto temporale di un anno.
(Amatemi perché Ostuni e Eva stanno ancora insieme.)
~Lolly🏰❄️

Bad Boy ||Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora