Premessa:
1)questo non è l'ultimo capitolo.
Non minacciatemi prima che finisca.
2)le parti tra "***" sono dei flashback di Lorenzo.
Buona letturaDopo che le mie labbra pronunciarono quella frase non osai proferire altra parola,ma i miei occhi non accennarono a staccarsi dal moro che si trovava di fronte a me.
Ridacchiò.
Una risata snervante ed isterica,una risata forzata e rumorosa.
Una risata che mi fece venire i brividi.
«Okay bambina...ti racconterò tutto»
Disse alla fine,mostrando alle mie iridi uno dei suoi soliti mezzi sorrisi di cui ero dipendente.***
«Sei solo un coglione Ostuni.»
Le parole del biondino che mi si presentava davanti mi davano sui nervi.
Corrugai la fronte,intimorendolo.
«Nessuno si rivolge a me in questo modo.
Owen.
Io se fossi in te starei attento.»
Non rispose,coraggioso il ragazzo mi dicono,si limitò a girarsi verso il marciapiede che portava in quella piccola casa che da piccoli era stata il nostro piccolo rifugio di giochi e divertimenti;un posto che,a mie spese,conoscevo troppo bene.
«Ragà ,vi va di divertirvi un po'?»
Chiesi ancora con gli occhi fissi sul biondo che lentamente spariva dietro le vie delle strade;sentii dei commenti positivi riguardo la mia proposta provenire dalle mie spalle,provocandomi la comparsa di un sorriso compiaciuto sul volto.
«Perfetto,allora seguitemi»
Dissi,cominciando a correre per le strette e complicate vie di Torino,che conoscevo molto meglio di Owen,per intercettarlo nel incrocio che doveva per forza passare per andare a casa.
Difatti ecco la sua testa bionda comparire da dietro l'angolo,come previsto.
«Ragà,indietro!»
Dissi agli altri,indietreggiando ed entrando in quel vicolo buio e stretto che formava l'incrocio con la via principale.
Non dovemmo attendere molto prima che il moro passò di fronte a noi.
Risi.
«Ehi,che maniere,non si salutano più gli amici?»
Chiesi,alzando notevolmente la voce contro il biondo che,sorpreso,si era fermato su due piedi davanti a me ed il mio gruppo.
Potevo vedere la paura nei suoi occhi.
Finalmente.
«Parliamo della mia piccola...»
Dissi,sapendo che la cosa lo avrebbe fatto scattare,come un burattino governato da ogni mia mossa;era troppo prevedibile.
«Lei è mia Ostuni,non metterti in mezzo!»
Urlò il biondo,con un coraggio che non avevo mai visto in lui;ero sorpreso.
«Uh,senti senti chi si sta scaldando,mantieni le tue energie per scoparti la mia bambina,anche se dopo essermela fatta io non godrà un cazzo con il tuo arnese di nove centimetri»
Provocai il biondo,facendo ridere l'intero gruppo.
Owen scoppiò,posò lo zaino a terra e si avvicinò a passi veloci ed ampi verso di me,afferrandomi per la maglietta e dicendomi
«Non toccarla.»
Scandì bene le parole,come se volesse dare più enfasi alla frase.
«tentativo fallito»
Dissi,mantenendo il mio sorriso compiaciuto sulle labbra,prima di fare un segno al ragazzo rosso dietro di me che estrasse una pistola da sotto i risvoltini dei pantaloni per poi lanciarmela tra le mani;la afferrai saldamente e la puntai alla tempia del biondo,che istantaneamente mollò la presa e perse il suo colorito naturale assumendone uno pallido e insano.
«prova a ripeterlo...»
Dissi,togliendo la sicura dall'arma che impugnavo e mettendo un dito sul grilletto.
«Non toccarla.»
Ripeté il biondo,sta volta con un tono più insicuro e tremolante.
«Mi dispiace vecchio mio,io ottengo ciò che voglio.
Game over»
Spinsi il dito sul grilletto che provocò un suono sordo all'interno del vicolo,attirando probabilmente l'attenzione di qualcuno.
«via!»
Urlai,prima di cominciare a correre insieme agli altri lasciando la pistola,ripulita,tra le mani di Owen,ormai unanime steso a terra.***
Sembrava compiaciuto.
Compiaciuto e soddisfatto del suo gesto.No,cazzo no.
Lacrime salate e abbondanti scendevano dai miei occhi silenziosamente durante il racconto dettagliato del moro.
«T-tu? Tu l'hai ucciso?»
Balbettai,sperando di aver capito male.
Non era così.
«Piccola,io ottengo sempre quello che voglio.
Io voglio te.»
Disse prima di fiondarsi sulle mie labbra,che respinsero il moro con una smorfia di disgusto.
«TU L'HAI UCCISO?!»
Dissi,sta volta gridando al moro,che ancora con quel mezzo sorriso malizioso continuava a fissarmi.
Lui cercò di ricreare il contatto tra le nostre bocche,ma io mi alzai repentinamente,costringendolo a fare lo stesso.
«Io ti amo bambina»
Disse portando le sue mani sul mio fondoschiena.
No.
Mi faceva schifo.
Lui,lui mi aveva portato via tutto;Owen,mia madre,il mio buon senso.
Tutto
«No Ostuni.»
Dissi,cercando di liberarmi da quella stretta non accettata dalla mia anima,ma non ce la feci.
«Avanti bambina,dimmi che non ti piaccio,dimmi che non ti piace quando ti faccio godere,dimmi che non ti piace quando dormiamo nudi fianco a fianco,avanti,dimmelo!»
No,non potevo dirglielo.
Non potevo raccontare una così grossa bugia.
«...no...»
Dissi
«NO!»
Ripetei,sta volta urlando.
Presa dalla rabbia estrassi il coltellino che solo allora ricordai di avere nella tasca,feci comparire la lama e gliela conficcai nella giugulare,giù,fino in fondo,facendogli emettere un verso soffocato ed ansimante,prima di accasciarsi al suolo in un mare di sangue e rammarico.
Guardai ciò che avevo appena fatto.
No.
Mi accasciai affianco al suo corpo,cominciando a piangere,invocando il suo nome.
«Ti amo Ostuni,ti amo!»
Le mie parole schernivano nel mezzo di tutto.
Nel mezzo di quel tutto che in quel istante,in un istante diventò nulla.
Un nulla squarciato solamente dal suono delle sirene della polizia.---------
Come ho già detto nelle premesse,la storia non è finita,l'ultimo capitolo vi sorprenderà:)
Manca solo l'epilogo.
Piango.In ogni caso,ve se ama❤️
~Lolly📲
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Bad Boy ||Lorenzo Ostuni
Teen Fiction"Non volevo avere niente a che fare con gli occhi di quel demone che mi stregavano come un mago" Contenuto violento e/o sessuale