«Mamma, vieni per favore...»
La mia voce, solitamente chiara e cristallina, era diventata nasale e chiusa.Ero distesa sul mio comodo letto con degli impacchi di acqua, ormai diventata tiepida, sulla fronte bagnata dalle goccioline della condensa che, lentamente, scorrevano lungo il mio capo e si bloccavano al contatto con i capelli, riducendoli ad una schifezza.
Mia madre salì in fretta le scale e non appena vidi il suo viso rassicurante fare capolino dalla porta socchiusa mi rallegrai e sorrisi dolcemente alla mia migliore amica.
«Tesoro hai misurato la febbre?»
Mi disse lei sedendosi al mio fianco e cambiandomi il canovaccio sulla fronte con uno più fresco, io annuii debolmente e le porsi il termometro che tenevo sotto il braccio.
Lei strinse gli occhi, aguzzando la vista per leggere il numero scritto sul piccolo display.«38.7»
Esclamò dopo essersi assicurata che la sua vista non gli avesse giocato un brutto scherzo.
Mi sentivo la testa avvampare e l'ossigeno non mi arrivava ai polmoni se non per via orale.«Maledetta pioggia»
Pensai mentre gli starnuti non mi lasciavano tregua.
Un trillo proveniente dal mio telefono interruppe il silenzio che era calato in camera mia, afferrai l'arnese e lessi il messaggio che mi era arrivatoDa Owen♡
Eva spero che ti riprenda presto,ti amo.
11.28Sorrisi inconsciamente.
Nonostante la febbre.
Nonostante l'influenza.
Nonostante il mal di testa, Owen riusciva a farmi tornare un dolce sorriso sulle mie labbra screpolate.
Usai le poche forze che avevo per rispondere al messaggio di Owen, prima che il sonno prendesse il sopravvento.Da Evangeline
Non dovresti usare il telefono a scuola, hahaha.
Ti amo.
11.32Posai il telefono sul comodino, stando attenta a non provocargli un ennesimo abbraccio con il pavimento e lasciai che le mie palpebre, ormai troppo pesanti, si chiudessero facendomi cullare dai miei dolci sogni.
*Owen*
Ricevetti un messaggio che fortunatamente non emise alcun suono se non un lieve vibro.
Senza farmi notare dalla professoressa, intenta a disegnare grafici incomprensibili alla lavagna,scorsi il messaggio del mio angelo per leggere le poche righe sintetiche che lei era solita a scrivereDa Eva ♡
Non dovresti usare il telefono a scuola, hahaha.
Ti amo.
11.32Sorrisi inconsciamente al pensiero di quella che era la mia ragazza e riposi il telefono nella tasca dello zaino senza che l'anziana professoressa di fisica se ne accorgesse.
Le ore passarono velocemente, dato che la mia mente era concentrata sui miei pensieri e non sulle lezioni che si stavano svolgendo, anche se alla fine il mio cervello riusciva ad assimilare ugualmente le noiose parole pronunciate dai professori.
Al suono dell'ultima campanella i miei sensi si risvegliarono dal semi-letargo in cui si erano calati e racimolai le mie cose in modo confusionario per poi uscire da quella prigione ed incamminarmi verso il marciapiede asfaltato che portava alla mia dimora.
«Owen, vecchio amico!»
Quella voce.
Avrei potuto riconoscerla in un coro di altre mille, tanto l'avevo sentita sputare parole velenose sul mio conto.
Mi girai stringendo i pugni quasi fino a conficcarmi le unghie nella carne da quanto era nervoso nel incontrare quei fottutissimi occhi falsi di Ostuni.«Cosa vuoi?»
Dissi freddamente e mantenendo il truce contatto visivo, che lui sembrò sostenere al mio livello.«Volevo solo fare qualche chiacchierata a proposito di Ferri...»
Non collegai subito il cognome "Ferri" alla mia Eva, mi ci volerò alcuni attimo mentali prima di assumere un espressione di disprezzo nel sentire il nome della mia ragazza pronunciato dalle labbra di quel verme.«Cosa vuoi?»
Ripetei deciso ad arrivare subito al punto, per poi andarmene.
Sul suo volto si disegnò un ghigno poco rassicurante e rispose
«Vi ho visti, l'altro ieri, al parco...devo ammettere che la mia bambina ha proprio un bel culo...»A quelle parole le mani si aprirono per richiudersi a scatto sul colletto della sua maglietta, facendolo avvicinare,per sputargli le parole direttamente in faccia.
«Non parlare così di lei.»
Lui sembrò divertito e solo allora mi resi conto che i suoi cagnolini a seguito si trovavano a qualche metro da noi, mollai la presa per evitare di cadere in un altra rissa dove, per minoranza, avrei perso.
In quel momento mi sentivo malissimo.
Avevo esposto il mio fiore agli occhi di quei maniaci pervertiti.
Avrei dovuto controllare meglio.
Cercai di nascondere il mio disagio e fulminai con lo sguardo Ostuni che spavaldo ammise
«Sai, la mia bambina me la sono già fatta.
Se non sai tenerti stretto la ragazza ci sono io che me la scopo.»Mentiva.
Lo sapevo che mentiva.
«Sei solo un coglione Ostuni.»
Le parole mi uscirono di getto e quello che provavo era solo disgusto nei suoi confronti, lui assunse un espressione rabbiosa, corrugò le sopracciglia e il suo ghigno di trasformò in una linea dritta.«Nessuno si rivolge a me in questo modo.
Owen.
Io se fossi in te starei attento.»
Mi sgrollai dal suo sguardo e, imperterrito, continuai a camminare per la mia strada, sentendo il moro urlarmi qualcosa contro, tra le risate dei suoi scagnozzi.Verme.
Era l'unica parola che mi veniva in mente.
Ero stato uno stupido a esporre così tanto Eva, non me lo sarei mai perdonato.*Evangeline*
Mi svegliai dal mio sonno letargico, quanto avevo dormito?
Giorni?
Mesi?
Anni?
Mi sporsi per afferrare il telefono, che per la milionesima volta trovò il pavimento molto solo e corse ad abbracciarlo con un sordo rumore.
«Senti, fanculo!»
Imprecai al telefono,quasi potesse sentirmi, poi tolsi il blocco schermo e guardai l'ora.Avevo dormito due ore.
Mi misi le mani nel viso e, massaggiandolo, cercai di togliere quella orribile sensazione si chiusura che avevo nel setto nasale, inutilmente.
Così decisi che volevo tornare tra le braccia del mio caro Morfeo e, cullata dolcemente dal tepore emanato dalle coperte che bloccavano i miei brividi di freddo, mi riaddormentai.-------------------
MI AVETE SCARTAVETRATO LE BALLE CON STO RITORNO DI OSTUNI,ECCOLOH!
Più stronzo che mai aggiungerei.
STATE TRANQUILLI,DA ADESSO IN POI NON DOVRETE PIÙ FARNE A MENO...giuroh
Un bacio(sapete che vi amo❤️)
~Lolly🍭
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Bad Boy ||Lorenzo Ostuni
Teen Fiction"Non volevo avere niente a che fare con gli occhi di quel demone che mi stregavano come un mago" Contenuto violento e/o sessuale