Giro la testa e vedo Lola che mi lincia con lo sguardo. Mi alzo e la fronteggio.
''Prima cosa non sono affari tuoi. Seconda cosa io non devo spiegare niente a nessuno men che meno a te. Terza cosa che cazzo vuoi?'' sbotto infuriata.
''Non ti devi avvicinare ne a Jasper e ne a Nate. Tu non sei degna di stare vicino a loro o baciarli'' sputa acida.
''Già.'' sussurro abbassando la testa.
Lola mi guarda sorridendo trionfamente. Alzo la testa e rido di gusto.
''Perché ridi?'' ringhia sbattendo un piede per terra.
Sto per rispondere ma Nate,come sempre,si mette in mezzo.
''Cosa succede? Perché state litigando?'' chiede guardandoci male.
Rido amaramente e fisso Lola.
''Tu vorresti sapere perché rido? Te lo dico subito! Tu ti credi chi sa chi solo perché sei popolare. Tu pensi che con la popolarità puoi far intimorire le persone. Tu credi che la gente sia così codarda da non risponderti male. Bhe qui davanti a te c'è una persona che vuole dirti che sei una troia che più troia non esiste. Qui davanti a te c'è una persona che vuole dirti che fai schifo. Qui davanti a te c'è una persona che vuole dirti che sei soltanto una pazza e ti avviso continua a scassarmi le palle e giuro che non rispondo delle mie azioni. E ora vai pure a piangere da tuo zio e fammi cacciare dalla scuola.'' dico tutto d'un fiato.
Nate mi guarda con occhi spalancati e la mascella che tocca terra. Lola invece boccheggia cercando di spiaccicare parola.
''Tu non sai contro chi ti sta mettendo. Te ne pentirai. Ricorda che sono la nipote del preside e con un battito di ciglia io ti faccio cacciare da qui'' dice puntandomi un dito contro.
''Sei molto brava. Ti stai parando le palle nascondendoti dietro a tuo zio. Ma la sai una cosa? Non mi frega un emerito cazzo di quello che fai o farai. E riguardo l'uscita di questa sera con Jasper non sono cazzi che ti riguardano. Prenditi lui - indico Nate - e andate a scopare in un fottuto bagno finché non passerete a miglior vita. Fate quello che cazzo vi pare ma non intromettetevi nella mia cazzo di vita.''
Ormai il cortile si è riempito delle nostre grida e di studenti che assistono alla scena in religioso silenzio.
Hai finito con la sfuriata?
No. Questo è solo l'inizio.
''Io ti sto avvertendo: te ne pentirai. Io te la faccio pagare'' urla
''Le tue fottute minacce te le puoi mettere nel tuo fottuto culo e andare a farti fottere. Tanto per te non è difficile. Ti fai fottere ogni santo giorno a ogni santa ora.'' urlo mentre una serie di sussurri si elevano dalla folla.
''Evans 1 Martinez 0'' esclama James comparendo tra la folla con una braccio avvolto sulla vita di Alli.
''Io ora ti ammazzo puttana'' urla pronta a saltarmi addosso.
Nate la prende tra le braccia e cerca di tranquizzarla sussurrandole qualcosa al orecchio.
''Io sarei la puttana? Ti do una notizia flash! Non sono io quella che va per la scuola a succhiare uccelli nei bagni. Non sono io quella che si è fatta mezza scuola. Non sono io quella che viene a scuola mezza vestita. E soprattutto non sono io quella che tutti e sottolineo tutti chiamano troia'' urlo mentre Alli cerca di calmarmi.
''Ora hai esagerato Jess. Non sei nessuno per dirle tutto questo'' mi urla contro Nate.
''Signori e signore vi presento Nate Collins, puttaniere numero uno e il classico bad boy che non si incula nessuno. Aspettate!! Qualcuno si incula però'' dico per poi rivolgere lo sguardo verso di Lola.
Li guardo disgustata per poi prendere lo zaino e uscendo da scuola senza degnare nessuno di uno sguardo o di una spiegazione.
Ora si che sei nei guai.
....
Almeno abbi la decenza di rispondermi.
.......
Jessica Susan Evans ascoltami e rispondimi. Dove stai andando? Questa non è la strada di casa.
........
Fermati te lo ordino.
.......
JESSICA FERMATI. DOVE PENSI DI ANDARE?
........
Signorinella non mi piace per niente fare la responsabile ma ora sento il bisogno di farlo perciò fermati subito e non ti azzardare a muovere un altro piede.
..........
Continuo a camminare mentre le lacrime scorrono velocemente sul mio viso. Il mio telefono continua a squillare.
Non voglio ascoltare nessuno e né vedere nessuno. Voglio solo scordarmi di questa schifosa giornata.
Scocciata levo la batteria al telefono e li butto nella borsa fregandomene se si rompe il telefono o qualcos'altro.
Ho bisogno di parlare con qualcuno e c'è solo una persona che mi capisce e mi fa sentire bene.
Vado in aeroporto e prenoto un biglietto per Los Angeles pagando con la carta di credito di papà. Il volo partirà tra un'ora così mi siedo sulle sedie e aspetto finché non chiamano il mio volo. Salgo e mi siedo sul posto indicato dal biglietto. L'aereo parte e piano piano l'aeroporto sparisce lasciando spazio a grosse nuvole bianche.
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il mio nuovo fratellastro ° Cameron Dallas°
FanfictionJessica e Nate sono nemici da sempre. Non si sono mai sopportati. Per il padre di Jessica è ora di farsi una nuova vita, dimenticando il passato e soprattutto la donna che credeva di amare. La vita nuova di Jake, il padre di Jess, ricomincia con la...