capitolo 30.

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Jessica pov's.

''Jess siamo arrivati. Dai su apri gli occhietti'' dice Dasy tirandomi il braccio destro.

Apro gli occhi e mi ritrovo a cinque centimetri dal viso di mia cugina che sorride.

''Sei così tanto contenta di venire a vivere a Londra?'' mi sfrego la mano sulla faccia e mi alzo.

Annuisce e scendiamo dall'aereo per poi andare a prendere le valigie dei miei zii.

Mio padre si guarda intorno da mezz'ora.

''Papà chi stai cercando?'' gli chiedo.

''Emily e Nate'' risponde prendendo il telefono.

Appena sento il suo nome le mani cominciano a sudare mentre il battito del mio cuore accelera sempre di più.

Perché con tre miliardi di persone mi sono dovuta innamorare di lui? Perché deve essere cosi impossibile?

Mio padre mi risveglia dalle mie domande. Dasy mi prende la mano mentre Francesco e Luca si guardano intorno.

''Emily e Nate ci aspettano al parcheggio'' ci avvisa papà.

Ci dirigiamo verso il parcheggio e appena arrivati veniamo accolti da Emily che mi salta addosso e da Nate che mi fissa.

''Non farlo mai più. È molto pericoloso'' mi rimprovera Emily.

Annuisco e sorrido.

''Dasy, Luca, Francesco lei è Emily. Emily loro sono Luca, Francesco e Dasy'' li indico uno a uno.

''Ciao'' rispondono in coro.

''Ciao piccolini. Piacere di conoscervi'' li abbraccia.

Mio padre si guarda costantemente intorno e sospira appena vede che la gente continua per la sua strada non facendo caso a noi.

''Papà cosa succede? È da quando siamo arrivati che sembri nervoso'' dico guardandolo.

Papà si guarda intorno per l'ultima volta e poi finalmente si rilassa.

''Niente. Sono solo stanco. Tutto qui'' mi risponde sorridendo.

Andiamo verso la macchina e sistemiamo i bagagli dei miei zii. E ora il problema dei posti.

''Io mi metto alla guida e Emily si siede avanti. Claudia John voi vi siedete dietro con Francesco e Luca in braccio mentre Jessica si siede su Nate.'' ordina.

''E io dove mi metto?'' protesta Dasy.

''Che ne dici se ti metti in braccio a me?'' chiede Emily.

Mia cugina annuisce mentre mia zia dice che poteva sistemarsi con noi dietro. Emily insiste e cosi dopo che ci siamo sistemati partiamo. Durante il viaggio io e Nate ci guardiamo di sfuggita e ci sorridiamo imbarazzati. Per fortuna arriviamo a casa e scendiamo tutti dall'auto.

*******

Dopo aver sistemato i miei zii nella camera degli ospiti e i miei cugini nella stanza di mia sorella, vado nel mio bagno personale per un bel bagno caldo.

Sento la porta del bagno aprirsi e vedo Nate che entra. Mi copro con la schiuma e lo guardo male.

''Nate esci subito'' urlo.

''Jake mi ha detto di chiamarti e di dirti di scendere'' risponde.

Annuisco e lo guardo.

''Ti posso fare una domanda?'' mi chiede.

''Si'' rispondo.

Si siede di fianco alla vasca e comincia a fissare il vuoto. Dopo vari minuti di silenzio apre la bocca.

''Perché sei scappata?''

''Volevo solo staccare la spina per un pò''

Si gira e mi guarda.

''Perché?'' mi chiede ancora.

Roteo gli occhi e sbuffo.

''Sono solo stanca di tutto questo'' esclamo

''Tutto questo cosa?''

''Oddio ma è cosi difficile da capire. Io non ce la faccio più. Mi sono innamorata di un ragazzo che non ricambia e che per lui sono solo un'amica anzi neanche quello sono. Per lui non sono niente.'' urlo gesticolando.

''Ti prego Nate puoi uscire. Scendo subito'' lo supplico.

Annuisce, si alza ed esce dal bagno. Do un pugno alla superficie dell'acqua facendola uscire dalla vasca strapiena.

Odio la mia vita. Odio la scuola. Odio me. Odio i suoi occhi, i suoi capelli, odio le sue labbra. E soprattutto odio lui perché mi ha fatto innamorare di lui. Voglio scordarlo ma non ci riesco. L'amore certe volte è una fregatura e io odio le fregature. Esco dalla vasca e mi asciugo per poi vestirmi e scendere in salotto. Mio zio e mia zia sono seduti sul divano. Nate è seduto su una sedia mentre mio padre e Emily sono seduti sulle poltrone.

''Jessica siediti ti dobbiamo parlare di una cosa molto importante'' dice mio padre indicando il posto libero tra mio zio e mia zia.

Mi siedo e aspetto che uno di loro apra la bocca.

''Cosa volete dirmi?'' spezzo il silenzio.

I presenti si guardano e sospirano. Papà prende la parola.

''Vogliamo parlarti di tua madre'' sentenzia.

Cosa c'entra ora mia madre?

il mio nuovo fratellastro ° Cameron Dallas°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora