capitolo 39.

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''Grazie signor giudice. Signori e signore oggi siamo qui per discutere del caso della mia cliente accusata di tentato omicidio. Alla mia cliente, la signora Nielsen, tanto tempo fa le sono state strappate di mano le proprie figlie dal signore Evans'' comincia indicando mio padre. ''La mia cliente voleva solo riprendere le proprie figlie per fargli da madre. Le sue figlie, Jessica Evans e Lilith Evans, le sono state portate via senza una ragione valida.''

''Obiezione signor giudice. Il mio cliente lo ha fatto solo per la sicurezza delle ragazze.'' protesta l'avvocato di mio padre.

''Obiezione respinta. Continui avvocato Leigh.'' dice il giudice baffuto.

Io glieli strappo quei baffi di merda.

''Si. Dicevo che la mia cliente è stata costretta a rapire sua figlia. Il signor Evans non voleva che le sue figlie rivedessero la propria madre.''

L'avvocato di mio padre alza un braccio per prendere parola. Il giudice glielo consente immediatamente.

''Vorrei porgere una domanda alla signora Nielsen. Come giustifica il fatto di aver sparato a sua figlia?'' afferma serio.

E bravo avvocato. Vediamo ora che cosa si inventano.

L'avvocato di lei lo guarda male per poi schiarirsi la voce.

''La signora Nielsen ha un tic alle dita che la costringe a piegarle ogni volta'' dice rispondendo alla domanda.

Guardo Emily per poi sospirare annoiata.

''Lei ha tic alle mani e io sono la regina d'Inghilterra'' sussurro alzando gli occhi al cielo.

Emily, Lilith e Nate ridacchiano.

''Come giustifica la cicatrice che la signora Nielsen ha sulla guancia destra?'' domanda l'avvocato Williams.

L'avvocato Leigh e lei si guardano annuendo.

''Quella cicatrice le è stata procurata dal signor Evans.'' sentenzia alla fine.

Che cosa? Ma è impazzito?

La stanza si riempie di borbottii per poi calare nel silenzio. Al silenzio si sostituiscono le mie urla.

''Che cosa? Ma chi si crede di essere per incolpare mio padre di una cosa così orribile? Mio padre non è come la donna che sta difendendo. È lei l'unica che può fare quelle cose no mio padre'' gli urlo contro alzandomi in piedi.

Il giudice batte il martelletto placando le mie urla ma no la mia rabbia.

''Signorina Evans si rimetta seduta se non vuole essere buttata fuori. E non parli se non è interpellata.'' sbraita il baffuto.

''Jessica mettiti seduta. Subito'' sussurra mio padre.

Sento prendermi per i fianchi e mi ritrovo seduta sulla panca di legno. Mi giro verso Nate e lo fulmino. Alza le spalle e sorride innocentemente.

''Avvocato Leigh si può spiegare meglio'' esclama il giudice.

''Ma certo. Una sera di inverno, il signor Evans ha cominciato a picchiare la figlia maggiore, come sempre, la signora Nielsen ha cercato di fermarlo ma l'ex marito le ha procurato quella cicatrice con un coltello da cucina. La signora Giovanna è subito corsa in soccorso alla figlia, dopo che il padre se ne era andato, sono subito andate in ospedale.'' sospira. ''La mattina seguente la signora Giovanna ha preparato le valigie per andare più lontano possibile dal marito ma non ha fatto in tempo perché il signor Evans l'ha scoperta e l'ha picchiata a sangue per poi buttarla fuori da casa''

il mio nuovo fratellastro ° Cameron Dallas°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora