capitolo 42.

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Scendo le scale lentamente. Però non sono sicura che lentamente significhi che mi sto per fare tutte le scale con il culo. Impreco quando sto per cadere per la cinquantesima volta. Entro in salone aspettandomi di trovare mio padre. Sbuffo quando vedo che chiaramente non c'è.

''Papà dove sei?'' urlo uscendo dalla stanza.

''Sono in cucina'' mi urla di rimando mio padre.

Entro in cucina e lo vedo trafficare con piatti e bicchieri mentre mia zia e Emily sono impegnate con il cibo. Mio zio John cerca invano di far stare fermi i gemelli sulle proprie sedie.

''Perché mi hai chiamato?'' chiedo a mio padre mentre rubo dal piatto dei miei cugini un pezzettino di hamburger.

''Ei quella è la mia cena'' protesta Francesco.

Ridacchio e gli faccio l'occhiolino.

''Stasera noi andiamo al cinema. Tu e Nate cosa fate'' dice papà sorreggendo tredici piatti.

''Andiamo in discoteca con James e Allison'' gli rispondo prendendo un pò di piatti.

Li sistemo a tavola e,senza alcuna ragione, faccio la linguaccia ai miei cugini. I gemelli rispondono nello stesso modo.

''Jessica mi prometti che starai attenta?'' dice mio padre posando le posate a tavola.

''Papà non ti preoccupare. Starò tutta la serata attaccata a Allison. Non andrò in bagno senza di lei. Non andrò fuori senza di lei. Farò tutto con lei.'' lo rassicuro abbracciandolo.

''Molto bene. La cena è pronta'' esclama mia zia Claudia.

''Vado a chiamare quelle quattro più l'altro che è nella sua stanza'' dico per poi uscire dalla cucina.

Salgo le scale e raggiungo la stanza di mia sorella. Abbasso la maniglia ma la porta non si apre. Ovviamente la dovevano chiudere a chiave. Busso e gli grido di aprire la porta. La porta si apre. Escono tutte e quattro e mi guardano divertite.

''Cosa stavate facendo lì dentro? Perché vi siete chiuse a chiave?'' chiedo sospettosa.

''Niente. Ci stavamo confidando.......i nostri segreti che rimarranno segreti per te'' mi risponde Lilith facendomi la linguaccia.

Stasera siamo in vena di linguaccie.

''Vabbene! Ora scendete, io vado a chiamare Nate''

Mi allontano e sento le quattro sghignazzare.

''Ok ma voi due scendete subito. Non vorremo che vi succedesse qualcosa'' mi grida dietro Daisy divertita.

Mi fermo e mi giro a guardarle. ''Ma cosa cazzo state dicendo?'' chiedo con una smorfia sul volto.

''Non ascoltarla. È solo una stupida'' esclama Ashley.

Corrono di sotto lasciandomi da sola confusa e sbalordita. Sospiro e mi avvio verso la sua porta. Entro e la richiudo alle mie spalle.

Nate non c'è ma sento l'acqua scorrere. Sto per gridargli che la cena è pronta ma vengo fermata dalla porta del bagno che si apre. Nate esce dal bagno mentre si tampona con i capelli con un asciugamano. Un altro asciugamano gli copre dalla vita in giù.

Purtroppo.

Già purtroppo. Ma che caz..? Cosa mi fai dire. Sparisci subito.

''A quanto vedo ti piace quello che hai davanti'' esclama divertito mentre sorride maliziosamente.

Mi accorgo di essere stata a guardare il suo fisico per troppo tempo. Arrossisco e mi giro spalancano gli occhi e sventolandomi con la mano destra.

''La cena è pronta'' affermo avviandomi verso la porta.

''Perché sei arrossita?'' mi chiede con voce roca.

Deglutisco e mi giro verso di lui. ''Qui dentro fa abbastanza caldo. Il caldo mi fa accaldare le guancie.'' rispondo prima di uscire dalla stanza.

Mi appoggio al muro con le spalle e sospiro passandomi una mano fra i capelli. ''Davvero Jess? Il caldo ti fa accaldare le guancie. Una bugia migliore la potevi anche trovare'' mi sussurro chiudendo gli occhi.

Li apro e scendo in cucina ancora con le guancie rosa. ''Sta per arrivare'' dico sedendomi a tavola.

Nate scende dopo cinque minuti e appena mi vede mi rivolge un sorriso sexy. Afferro al volo il mio bicchiere d'acqua e me lo porto alla bocca cercando di allagare il mio stomaco dove le solite farfalle stanno svolazzando. La cena procede tra chiacchiere e scherzetti da parte dei miei cugini più piccoli. Finito di mangiare do una mano a mia zia e a Emily ma mi obbligano ad andare di sopra per prepararmi. Alzando gli occhi al cielo salgo le scale e appena entrata in camera mia mi butto sul letto. Controllo l'ora e mi accorgo che sono solo le otto e mezza. Mancano ancora due ore per andare in discoteca. Sbuffo e chiudo gli occhi per un attimo.

il mio nuovo fratellastro ° Cameron Dallas°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora