Capitolo XXXI

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Entro nella mia stanza abbastanza in subbuglio.

Quando Ameru si era lasciata scappare quel dettaglio sulla relazione di Natsumi e il suo ex mi ero molto irritato.

Avevo quindi deciso di stressarla quanto possibile.

Avrei accorciato io le distanze se lei si vergognava a farlo.

Mica mi aspettavo un motivo del genere.

In conclusione volevo punzecchiarla ancora un pochino.

Dopotutto è troppo carina quando arrossisce.

Invece è stata lei a fregare me.

Chi si aspettava una reazione del genere?

Scuoto il capo stendendomi sul letto.

Dopo poco mi addormento con nella mente l'immagine di Natsumi che entra in camera di corsa perché estremamente rossa in viso.

Il mattino dopo sono di ottimo umore.

Quando sento bussare alla mia camera vado ad aprire con un sorriso raggiante stampato in faccia.

Sorriso che si smorza quasi del tutto quanto vedo di fronte a me Hiroto.

- Buongiorno Kyosuke! - mi fa sorridendo.

- Hiroto! Ti serve qualcosa? - chiedo perplesso.

- Mm.. volevo solo avvisarti che la colazione sarà pronta tra poco! -

Lo osservo scettico.

- Sicuro sia tutto qui? -

Ora si fa più serio.

- Effettivamente volevo parlarti di Nacchan prima di colazione! -

Annuisco.

Per quanto mi irriti il fatto che non sia realmente fratello di Natsumi per lei Hiroto non è nulla più.

Oltretutto lei ci tiene molto a questo tizio e per lei sono anche disposto a provare a diventarci amico.

- Vieni con me? - mi chiede.

Mi acciglio.

- Stai per portarmi in un luogo lontano per ammazzarmi di nascosto? - ipotizzo.

Scoppia a ridere.

- Come sei tragico! -

Alzo le spalle e decido di seguirlo.

Poco dopo ci troviamo in una stanza ampia con una moltitudine di armi sulle pareti, qualche attrezzo per allenarsi e un bello spiazzo libero senza nulla.

- Mm.. vedo che non ero molto lontano con il mio ragionamento! - commento accarezzando l'elsa della spada accanto a me.

Hiroto ridacchia per poi porgermi un fioretto da scherma.

Lo prendo per poi fissare confuso il ragazzo di fronte a me.

- Vuoi sfidarmi? -

Sorride.

- Precisamente! Ma non qui! È una così bella giornata! Perché non andiamo in giardino? -

Alzo nuovamente le spalle e provo un paio di mosse di fronte a lui per testare l'arma.

- Per me va bene! -

Lo fisso poi beffardo.

- Spero di divertirmi! E che non mi deluderai, ma ho una buona impressione su di te! -

Ricambia il sorriso.

- Spero lo stesso di te! -

Poco dopo ci troviamo in giardino.

Negai No Raiburari - La Libreria Dei DesideriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora