Cerco di non sembrare strana e mi avvio verso la cucina.
- Inizio a preparare la cena! Tu siediti pure dove vuoi, fa come se fossi a casa tua! - gli dico mettendomi il grembiule.
Annuisce continuando a fissarmi.
Ma non in faccia.
Fissa il mio abbigliamento.
Che c'è?
- Che cosa c'è? - gli chiedo.
Finalmente mi osserva in viso.
- Niente! Stavo pensando che ti sta proprio bene il grembiule, gattina! - marca molto il soprannome e sorride prima di farmi l'occhiolino.
E quando sto per ribattere mi indica il grembiule.
Lo guardo e capisco.
Che scema!
Il mio grembiule è rosso con dei gattini sopra la tasca.
- Dei disegni di dolci gattini, per una dolce gattina! - conclude per poi avvicinarsi.
Siamo molto vicini.
Alzo lo sguardo e lo incrocio nel suo.
- Dovresti smetterla di chiamarmi così.. - sussurro.
È troppo vicino!
Non riesco a ragionare bene, mi distrae il suo sguardo intenso.
China il capo e avvicina il viso al mio.
- Mm.. il problema è che proprio non mi va! -
Deglutisco sentendo i battiti accelerare.
Non voglio però dargliela vinta solo perché sono in blackout.
- Però a me da fastidio.. - mento.
Inizialmente davvero lo detestavo, ma ora è quasi speciale.
Devo dire che stava iniziando a mancarmi sentirmi chiamare così.
Mi sorride sardonico.
- Ma come siamo bugiarde, gattina! -
Mi mordo il labbro non sapendo come ribattere.
- Non eri tu a dire che bisogna essere sinceri? -
Annuisco.
Sorride soddisfatto.
Non so però se è felice della mia resa o del fatto che sono completamente alla sua mercé.
- Come sei silenziosa! - aggiunge divertito.
- Il gatto.. mi avrà mangiato.. la lingua! - riesco a dire.
Si avvicina ulteriormente.
Le sue labbra sfiorano le mie e un dolce brivido mi attraversa.
- L'unico che può mangiarti sono io! -
La frase è troppo sfacciata perché il mio cervello, così in panne, possa elaborare una giusta contro risposta.
E senza aggiungere altro mi bacia.
Prima un bacio dolce che poi però si trasforma in vorace.
Le mie mani trovano una il suo braccio, per reggermi, e l'altra i suoi capelli soffici.
Lui invece con un braccio mi cinge la vita e l'altra mano è dietro la mia nuca così da non farmi allontanare da lui.
Non so per quanto tempo andiamo avanti a mangiarci di baci a vicenda.
STAI LEGGENDO
Negai No Raiburari - La Libreria Dei Desideri
Storie d'amoreUn tempo lontano il mondo Sekai aveva la magia ovunque, terra ed aria ne erano colmi, ma anche la gente. Maghi di ogni specializzazione camminavano tranquilli per le strade con gli umani. Però con lo scorrere del tempo le arti magiche hanno iniziato...