Negai No Raiburari - La Libreria Dei Desideri

Capitolo XVIII

Poco prima di andare a dormire mi sono trovata un messaggio di Kyosuke.

"Domani alle 9.00 verresti al parco di oggi? Per favore! Ti aspetterò fino a quando non verrai! Buonanotte!"

Inizialmente avevo pensato di ignorarlo, ma poteva essere l'occasione giusta per dichiararmi.

"Ok, buonanotte!" rispondo semplicemente.

La mattina dopo mi alzo e inizio ad agitarmi.

Mi.

Devo.

Dichiarare.

Oddio!!

Ce la farò?

Ce la devo fare!

Preparo velocemente la colazione e dopo essermi preparata e aver lasciato un biglietto a Ru esco di casa.

Ho messo il vestito che mi ha regalato il biondo, spero mi porti fortuna.

Al parco scorgo Kyosuke in piedi nello stesso punto dove eravamo ieri.

- Ciao.. - lo saluto.

Si volta di scatto e mi guarda stupito.

- Ciao.. -

- Di cosa volevi parlarmi? -

Non so se dovrei parlare prima io o lasciare iniziare lui.

- Possiamo parlare seriamente senza che ti arrabbi? -

Già dire così mi irrita.

Vediamo però dove vuole andare a parare.

Annuisco.

Ci sediamo sulla panchina.

- Ti piace Masato? -

- No, già te l'ho detto! -

Annuisce.

- Perché l'hai difeso così tanto? -

- Volevo che tornaste amici! -

- Perché? -

Lo guardo confusa.

- Come perché? Non mi piaceva vedervi litigare! E come gli urlavi contro! -

- Ci sono tanti che litigano, ma non vai a far si che tutti facciano pace! -

- Beh, con la libreria mi è capitato di aiutarne un paio! Comunque si, non vado da tutti! -

- Perché per noi si? -

- Come perché? Forse perché sei tu? - mi scappa.

Mi osserva sorpreso.

- Io? -

- Sì, tu! Volevo che tornassi normale! Non mi piace il Kyosuke sempre arrabbiato e rivolevo quello normale! -

- Stai per caso dicendo che.. -

Mi si avvicina.

I suoi occhi inchiodano i miei.

Tra i nostri visi ci sono solo pochi centimetri a separarli.

- Da normale ti piaccio? -

- E anche.. se fosse? - chiedo in un sussurro.

- Natsumi.. l'hai fatto per me? Volevi che io fossi felice e tornassi amico di Masato? -

Annuisco.

Sento di avere il cuore in gola.

È troppo vicino.