Capitolo XXXIV

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Il pomeriggio seguente è ora di ritornare a casa.

Siamo davanti all'entrata della mia casa di famiglia.

Siamo in ritardo di ormai venti minuti, ma ancora non ci avviamo.

Il problema?

Il gruppo di persone in lacrime che non ci lasciano andare.

- Dai, mamma! Torniamo a trovarvi già tra due settimane! -

- Lo dici.. lo dici come se fossero poche! - piagnucola.

- Bri, Suzu e pure tu Eri! Non piangete pure voi! -

- Ma.. ma.. ci mancate già! - singhiozzano in coro.

Io e Ru abbracciamo insieme tutte e quattro, mamma compresa.

- Così fate piangere anche noi! - mi lamento sentendo già le lacrime riempirmi gli occhi.

Sciogliamo l'abbraccio asciugandoci tutte le lacrime.

- Dai ragazze.. siate forti! Tornano tra.. tra due settimane! - commenta balbettando Hiro.

Lo guardo e cerco di non riderergli in faccia.

Sta evidentemente cercando di trattenere le lacrime e continua a tirare su col naso.

Fa tanto il duro, ma in realtà è un tenerone.

- Hiroto! Sta zitto che fai più bella figura! Soprattutto con quei lacrimoni negli occhi! Che figlio che ho! - lo prende in giro il padre.

- Non.. non sto.. non sto piangendo! - ribatte tirando nuovamente su col naso.

Al ciò scoppiamo tutti a ridere.

Io e Ru lo abbracciamo.

- Dai Hiro! Torniamo ancora a trovarvi! E potete anche voi passare a trovare noi! - lo incoraggio.

- Vi aspettiamo con degli ottimi biscotti per voi! - aggiunge Ru.

Ci allontaniamo di poco da Hiro leggermente più calmo.

- Ehi Ru! Prometti biscotti perché tanto non sei tu a cucinare? -

- Precisamente! - risponde ridendo.

In fine mi volto verso mia sorella.

Faccio per abbracciarla, ma vengo fermata.

- Sì, sì ciao! -

- Come siamo fredde! - mi lamento delusa.

- Sai che roba! Dai, muovetevi o perderete anche il prossimo treno! -

Voglio ribattere, ma evito.

Credo ce l'abbia ancora con me per essere riuscita ad andarmene di casa mentre lei no.

- Mi farebbe piacere se venissi a trovarci qualche volta! - concludo.

- Mm.. ci penserò! - risponde e noto un leggero luccichio negli occhi.

Forse non mi odia del tutto.

Sono felice!

Dopo altri saluti strappalacrime per Kyo riusciamo ad avviarci alla stazione.

Non mi aspettavo tali saluti pure per lui, ciò sta a significare che per tutti è già di famiglia e la cosa mi fa davvero piacere.

Dopo ieri non ho più ne visto ne sentito Taiki e devo dire che sono estremamente sollevata.

Spero che tutti i suoi sproloqui fossero solo per punzecchiare Kyo così da divertirsi.

Non che fosse serio.

Negai No Raiburari - La Libreria Dei DesideriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora