21. Sof: missione anti-Law

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Le lezioni con Aiden si fecero imbarazzanti. Il ragazzo cercava di mantenere le distanze e io non mi opposi minimamente. Era quasi diventato freddo con me, parlandomi solo per lo stretto necessario ed essendo migliorata anche nell'elemento dell'acqua non doveva nemmeno darmi altre spiegazioni. «Controllo Sof. Più riesci a mantenere il controllo di te stessa più massa d'acqua riuscirai a dominare.» mi sussurrò mentre l'intero lago si alzava al mio comando «Imponi la tua volontà. Nessun dubbio, nessun sentimento, solo tu e l'acqua» era curioso che il fuoco fosse esattamente il contrario dell'acqua. Un tempo James mi aveva insegnato che il fuoco andava alimentato con le emozioni e più le tue emozioni e sentimenti erano forti, più le tue fiamme erano potenti. L'acqua invece andava controllato con la volontà, concentrazione ed esternazione di emozioni, sarà per questo che tutti gli Imperium dell'acqua che ho conosciuto hanno quel qualcosa di rigido e freddo come il ghiaccio, come Ellen Frost, David Law e... Anche Aiden in un certo senso. Ma anche James era un po'così, manteneva il controllo di sé stesso, era riflessivo e ogni volta che pensava o si arrabbiava gli si formavano quelle rughette in mezzo alle sopracciglia... Infatti, gli si formavano. Al passato. Persi presa sulla massa d'acqua che crollò immediatamente. «Sei stata brava.» disse Aiden senza alcun calore nella voce. «Continuiamo domani. Devo andare da Mr. Steel» mi disse dirigendosi verso la porta «Aiden?» lo fermai «Dimmi» «Io...» mi spiace se non riesco a dimenticare la persona che odi di più al mondo? Mi spiace di non ricambiarti? «Io...» balbettai di nuovo. Abbassai lo sguardo incapace di sostenere ancora il suo «Scusami» alzai la testa di scatto «Perché ti scusi?» gli chiesi «Perché mi sto comportando come un bambino infantile. Non dovrei insistere così con te. Hai tutto il diritto di rifiutarmi. È passato poco tempo dal suo... Sacrificio e hai bisogno di riprenderti. Capisco. Non ti obbligherò a darmi una possibilità, ma voglio che tu sappia che io ci sarò sempre per te. E che ti...» «Non terminare la frase, Aid» mi affrettai ad interromperlo «Non è giusto così. Credo che quello che provi per me sia solo senso di colpa, non puoi provare per me quella cosa.» dissi. Lui mi sorrise tristemente «È come se ti dicessi che tra te e James è stato tutto un gioco.» «Io amo James» dissi «Lo so» abbassò lo sguardo e se ne andò.

«Jo?» «Mmm?» «Secondo te... Sono carina?» le chiesi guardandomi allo specchio «Penso di sì» rispose distratta aggiustandosi il trucco. Anche io un tempo mettevo chili di mascara ma durante e dopo il viaggio con James ho iniziato a farne a meno, lasciando il mio volto privo di alcun tipo di trucco. Dopo tutti gli avvenimenti dove ne potevo trovare la forza? «Perché me lo chiedi? Non ti sei mai fatta problemi sul tuo aspetto» mi chiese alzando un sopracciglio perfetto. Lei sì che era bella. Gene Sharp presumo. «No è che... Non capisco come una come me possa attirare l'attenzione di Aiden.» ammisi «Cazzo! Si è dichiarato?» «Più o meno» «E... Tu?» la guardai tristemente «Non posso dimenticarlo, capisci?» Mormorai abbassando lo sguardo e facendo un sorriso tirato «Forse ti servirebbe... Una distrazione. Cioè, non ti vedo sorridere veramente da molto tempo» mi disse. Scossi la testa ed uscii dal bagno. In corridoio riconobbi la chioma bionda argentea di Seth e mi affrettai a raggiungerlo «Seth!» lui si voltò ma non vide me che lo avevo chiamato, ma un punto dietro di me. Ci avrei scommesso tutto l'oro della Gringott che si stava avvicinando Jo. «Volevo chiederti una cosa» gli dissi «Chiedimela» disse semplicemente lui con le mani in tasca «Ormai sono abbastanza pronta sia nel dominio dell'aria che dell'acqua. Vorrei iniziare anche con la terra e mi chiedevo se tu fossi disponibile a farmi da insegnante» in realtà avrei preferito chiederlo ad Eli, perché Seth mi inquietava leggermente, ma sapevo che Jo sarebbe stata presente a tutti i miei allenamenti e loro dovevano chiarirsi. Seth guardò Jo che rimaneva in silenzio appoggiata contro il muro a fissarsi i piedi «No» «No?» chiesi stupita. Non che mi aspettassi che facessero a gara per avere l'onore di farmi da insegnante, ma non mi aspettavo di certo un rifiuto «Non sono la persona più qualificata a farti da insegnante» disse «Hai rinunciato ad aiutare la gente?!» intervenne Jo arrabbiata facendosi avanti «Jo» la trattenni «Sophie merita insegnati migliori di me.» replicò «E poi durante la lotta contro Valentine Santos non mi è sembrata particolarmente capace nel dominio dell'aria, forse dovresti impegnarti di più Annie.» disse Seth impassibile «Almeno io qualcosa ho fatto!» ringhiò la ragazza «Non cambierai mai? Sempre così testarda ed orgogliosa» «Se non ti sono mai piaciuta perché fingere di stare felicemente con me? Non vedevi l'ora di mollarmi vero?» «La tua infantilità supera gli standard di un bambino di sei anni» disse Seth scuotendo la testa. Jo gli tirò uno schiaffo «Finalmente mi mostri quello che provi veramente per me eh?» chiese con tono tremolante «Ti lamenti sempre che io non riesca a capire te! Almeno io ci ho provato! Tu invece?» fece Seth impassibile «Sono stata proprio un'idiota ad innamorarmi di uno come te!» gridò prima di correre via «Perché Seth?» chiesi al ragazzo senza seguire la mia amica, perché aveva bisogno di stare da sola. «Perché cosa?» replicò lui massaggiandomi la guancia, quando dallo sguardo capii immediatamente che sapeva a cosa mi riferivo «Perché ti comporti così con lei?» chiesi comunque. Seth abbassò lo sguardo e sospirò «Non credo che siano affari tuoi Sof, mi spiace» disse stringendo la mascella. Iniziò ad allontanarsi ma io lo raggiunsi parandomi davanti a lui «Seth, non posso permetterti di ferire ancora Jo» gli dissi a testa alta «Sei la meno indicata a farmi la predica sul ferire o meno le persone amate» disse con il chiaro tentativo di ferirmi «Invece sono la più indicata.» affermai affrontandolo «Proprio perché io ho saputo superare questo momento di crisi e recuperare» «Allora pensa per te» disse cercando di superarmi. Ma io mi parai nuovamente davanti a lui. Non demordendo. «Seth, ci sono problemi ben più gravi e ho capito che bisogna affrontarli uniti! Ma non possiamo essere uniti se non superiamo le divergenze personali. Perché non vuoi fare uno sforzo con lei?» esclamai «Perché devo essere sempre io a fare un passo indietro in questa relazione? Perché non è mai lei? Annie deve capire che non possiamo sempre cadere ai suoi piedi! Nemmeno quelli che la amano» replicò a tono «Con me non l'ha fatto! Ha cercato di capirmi e sostenermi. È una brava ragazza Seth e...» il volte di Seth si fece improvvisamente triste «Vorrei che cercasse di capire di più anche me... Mi ha sempre dato per scontato e mi sto convincendo sempre più che i suoi sentimenti non siano affatto veri» disse sospirando «Seth, fammi spiegare...» «Non sei tu che devi dare spiegazioni ma lei. Se tiene veramente a me, me lo dovrà dimostrare come ho sempre fatto io.» disse superandomi «Seth!» lo richiamai «Fatti trovare fuori nel campo da tennis tra due ore. Ti avverto non sarò indulgente come Aid ed Annie» disse andandosene senza voltarsi.

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