51. Sof: Alle porte

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Nei capitoli precedenti

Dunque sappiamo tutti che Sophie si è ritrovata in viaggio verso la Base 1 assieme a Aiden, Coral, Nox, Opal e il loro "prigioniero" Philip Smith.
Durante la ricerca di mezzi di trasporto in una ormai vecchia città fantasma, Coral e Sophie si attardano. Coral racconta a Sophie il suo passato e riesce a toccare il cuore della protagonista. Ma sfortuna vuole, anzi, io voglio che i temibili Ribelli di Michael attacchino proprio in quel momento. Attacca una fuga attraverso i vicoli, ma fortunatamente vengono soccorsi da Noxxy. Noxxy le porta a girare nel buio degli edifici ma purtroppo Sophie, si separa da loro. Si ritrova di nuovo inseguita e costretta a nascondersi in un mini market accanto a ad un distributore di benzina. Lì, si ritrova assieme ad Aiden, Opal e Philip. Purtroppo vengono di nuovo scovati dai Ribelli e a quel punto, Philip Smith pensa bene di colpirli alle spalle. Soprattutto Aiden, che stramazza a terra come un sacco di patate. Ricciolino fa catturare Sophie e ordinare agli altri di eliminare Opal. Appena fuori dal mini market Sophie si surriscalda, letteralmente, e riesce a liberarsi. Ma poi sviene, ma non prima di aver preso a calci nel sedere la Spia. No, ragazzi non intendo quelle dell'auto. Beh, questa era una pessima battuta... Ma che dire, sto sognando di avere un'auto tutta per me.
Comunque, Philip  tira un sospiro di sollievo quando la ragazza capitola a terra e tutto sfinito si dirige nuovamente all'interno dell'alimentari, dove nota l'intervento di Noxxy, che ha reso una giungla il market e salvato la sua coinquilina e il biondino. Stanco e affaticato si perde tra i propri ricordi e riusciamo a capire da essi che non ha ancora capito a cosa serva la sua presenza nel mondo, o più precisamente, in questo libro. Magari è nato per soffrire come tutti i miei personaggi 🤔.
Sentendo una lotta all'esterno, nota che una battaglia è in corso. Piuttosto, vede Opal che sta implodendo nel suo potere elettrificante. Scaglie di elettricità bruciano l'aria e rischiano di sfregiare la delicata faccia di Smith. Quindi lui, per poter rimanere il volto di una pubblicità sulla schiuma da barba, cerca di contenerla. Ma non ci riesce e boom. L'elettricità fa esplodere la stazione di polizia. Non si sa se siano sopravvissuti. Ma dato che questo capitolo è dal POV di Sophie... Suppongo sia viva.

Aprii lentamente gli occhi e mi ritrovai il volto di Coral coperto di fuliggine davanti.
«Stai bene?» sussurrai.
«Sono io che lo dovrei dire!» esclamò lei iniziando a piangere. Poi mi abbracciò.
«Ehi, è tutto okay.» cercai di consolarla mentre mi rimettevo in piedi. Lei scosse la testa con le spalle tremanti.
«Non ho mai avuto paura di perdere qualcuno perché fino ad ora non ho mai avuto qualcuno per cui preoccuparmi. Non avevo nessuno a cui tenevo. Ma ora, grazie a voi, ho paura, ho una paura cane di non rivedervi più, ho una paura incredibile. E non sono mai stata così contenta di provare questo sentimento, perché voi mi fate sentire viva.» sussurrò Coral tra un singhiozzo e l'altro. Le accarezzai dolcemente la testa.
Quando si staccò riuscii a vedere dove ci trovavamo. Era un piccolo jet pilotato da Aiden. Era differente dai veicoli della B.L.C., quindi dedussi che non ci apparteneva.
Dalla parte opposta della cabina, c'era Nox accovacciato accanto ad altre due persone distese.
Mi affrettai ad avvicinarmi. Ma appena vidi un lenzuolo di sangue, il mio coraggio venne meno.
«Sono vivi.» disse solamente Nox. «Per ora.».
Anche Nox era ricoperto di sangue e ferite. Ma ero piuttosto sicura che la maggior parte di esso non fosse suo.
Riconobbi Opal solamente sai capelli color caramello sporchi di sangue. E l'altra figura dalla pelle bruciata e sanguinolenta non avevo idea di chi fosse. Forse uno dei Ribelli.
«Che... che è successo?» chiesi con un filo di voce.
I miei ricordi terminavano dal momento in cui mi trascinarono impotente fuori da quel mini market. Poi avevo pensieri confusi. In un modo e nell'altro ero svenuta di nuovo.
«Opal ha avuto una crisi con i suoi poteri. Non le era mai successo... Forse ha a che fare con quello che gli ha fatto la Blackwood.» disse Nox a testa china. «I suoi poteri le si sono ritorti contro e l'energia da lei sprigionata ha fatto esplodere la stazione di benzina.» spiegò senza guardarmi. «Coral ci ha protetti controllando l'esplosione. Ha fatto appena in tempo a salvare anche Smith.» disse. Mi voltai verso Coral che abbassò lo sguardo imbarazzata.
«Grazie Coral.» dissi.
«Non è stato niente.» affermò portandosi velocemente le mani dietro la schiena. Solo in quel momento mi accorsi che le sue braccia erano gravemente ustionate. Nessuno di noi era ridotto bene. Aiden non aveva ancora detto nulla dal posto di pilota.
«Grazie comunque.» le sussurrai.
«Ci potrebbero attaccare con questo velivolo. Ci conviene atterrare fuori dai confini della Base 1. In modo da poter essere sicuri al cento per cento.» affermò Aiden.
Lo raggiunsi in silenzio e mi accomodai nel posto del copilota.
«Serve una mano?» chiesi. Avevo bisogno di tenermi occupata, perché se mi fossi fermata a pensare sarei stata sommersa dai sensi di colpa e dai pensieri negativi. Dovevo tenermi impegnata.
Aiden mi lanciò un'occhiata, il tempo per vedere che anche lui non era ridotto bene. Il sangue delle varie ferite e la fuliggine dominavano gran parte del suo volto e i capelli dorati avevano assunto una colorazione più scura. Ma solo lui poteva sembrare ugualmente attraente nonostante tutto.
«Stiamo per atterrare. Ti conviene andare ad aiutare Coral e il tuo amico con i feriti.» mi assicurò.
Non mi mosso da lì, ma continuai a fissare Aiden senza un apparente motivo.
«Smettila di fissarmi. Mi sembra di averti già detto che mi metti a disagio.» affermò con un sorriso.
Mi risvegliai dal mio trance.
«Scusa.» mormorai confusa. Tornai da Nox che stava assicurando i corpi di Opal e Smith proprio mentre Aiden si preparava con la discesa.

Elements: Perdita (in revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora