nostalgia

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Capitolo 6 

Era ormai sera e io e Max decidemmo di andare a dormire, era stata una lunga e pesante giornata, lui si addormentò all'istante, mentre io non riuscivo a chiudere proprio occhio, avevo troppi pensieri per la testa per dormire, e dovevo parlare con il mio ragazzo di una questione molto importante. 

"Max..svegliati...ho una proposta da farti" dissi leggermente agitata al suo orecchio, mentre ancora era immerso nel mondo dei sogni, iniziò a mugolare qualcosa di incomprensibile, lo strattonai per poi farlo cadere dal letto, possibile che questo ragazzo vuole sempre le maniere forti?

"sempre molto dolce il tuo modo di svegliarmi, buongiorno comunque" disse tornando sul letto baciandomi la fronte.

"scusa..e che non ti svegliavi, ho bisogno di parlarti" iniziò a cambiare espressione vedendo la mia agitazione, da felice a preoccupato 

"dimmi" disse seriamente guardandomi negli occhi, il suo bel sorriso era sparito.

"non fare questa faccia Max, non è niente per cui preoccuparsi.." iniziò a rilassarsi sentendo le mie parole 

"..volevo proporti una cosa..ne ho già parlato con i miei genitori e mi hanno dato l'ok, voglio tornare nel mio mondo, almeno per terminare l'anno scolastico, mi hai portata qui senza darmi l'opportunità di spiegare ai miei amici cosa stava succedendo, ho lasciato tutto da un momento all'altro, voglio almeno terminare gli studi.."

lo guardai attentamente per scoprire cosa gli stava frugando nella  mente, ma non vidi nessuna espressione sul suo viso, era impassibile, lo strattonai leggermente per riportarlo alla realtà,

 "se i tuoi genitori ti hanno detto di si, non sarò io a fermarti.." disse freddamente, ma cosa gli prende? oh..ho dimenticato la parte più importante 

"tu naturalmente verrai con me, non è solo per finire l'anno, ma anche per far ambientare Icy " vidi un luccichio nei suoi bellissimi occhi cielo immersi nei miei terra, poi si fiondò su di me tappandomi la bocca con le sue dolci labbra, è il ragazzo più dolce del mondo quando vuole 

"certo che verrò con te Hanna, credevi che ti lasciassi sola ora che ti ho ritrovata? Ti amo tanto" lo guardai perplessa, prima è freddo come il ghiaccio e poi ride come se non fosse successo niente, lunatico il ragazzo! 

"e allora perché eri così freddo prima?"

"beh..volevo irritarti un po, in memoria dei vecchi tempi" mi fece il sorriso più bello del mondo, di risposta lo spinsi via facendolo cadere nuovamente dal letto per poi mettermi a cavalcioni su di lui

"stonzo.non.impari.mai.tu" dissi dividendo ogni parola lasciando un bacio sulle sue labbra

"no, ora vuoi punirmi principessina?" disse soffermandosi sull'ultima parola con uno sguardo malizioso stampato in faccia.

 "credo proprio di si, principino, meriti una bella punizione" avevo la voce roca, forse anche seducente mentre mi avvicinavo al suo accogliente collo che iniziai a baciare dolcemente, lasciando ogni tanto qualche morso, ansimava ad ogni bacio lasciato sulla sua bollente pelle, alzai lo sguardo su di lui, stava cercando di controllarsi con tutte le forze, prima o poi cederà il ragazzo, ne sono sicura. Mi avvicinai pericolosamente alle sue labbra fermandomi a pochi millimetri , cercò di baciarmi lui, ma non glielo permisi allontanandomi leggermente 

"non riesci a resistermi vero?" dissi provocandolo, 

"mmmmh" sorrisi per il suo modo di fare e mi avvicinai nuovamente, ma questa volta facendo coincidere le nostre labbra, lo attirai ancora di più a me tirandogli i bei capelli, mi scostai bruscamente quando mi morse il labbro 

"hey, mi hai morso!" sfiorai il mio labbro dolente con le dita che si macchiarono di sangue

 "Max! Guarda che hai fatto! Fallo guarire, ORA!" lo rimproverai, faceva davvero male quella piccola ferita

 "scusami, non volevo farti male piccola, perdonami.." disse baciandomi la ferita che rimarginò all'istante. Mi alzai bruscamente senza guardarlo, non ero arrabbiata con lui, ma volevo fargliela pagare, vedendo la mia dura espressione si alzò anche lui seguendomi

 "scusami Hanna, non succederà più" mi prese un braccio ma lo liberai in pochi secondi girandomi dalla parte opposta. 

"dai piccola, perdonami" aveva un espressione abbattuta e triste, scoppiai a ridere attirando la sua attenzione e cambiò espressione all'istante

 "ah, si? Ti prendi gioco di me?" mi circondò da dietro alzandomi di peso e facendomi volteggiare per la stanza, ridemmo entrambi felici di essere insieme, continuammo a giocare e a scherzarci per tutta la serata fin quando non crollammo addormentati sul grande letto.



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