nuovo incubo, nuove paure

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Capitolo 16

Era notte fonda quando mi svegliai di scatto, avevo avuto un incubo, non mi succedeva da tempo ormai, precisamente dalla grande battaglia, ero spaventata non sapendo cosa sarebbe successo, guardai Max al mio fianco che dormiva tranquillamente, sembrava un piccolo angioletto, era abbracciato saldamente ad un cuscino, sembrava impossibile levarglielo per la forza che metteva nel tenerlo, anche se mi dispiaceva, dovevo svegliarlo, dovevo raccontargli dell'incubo, iniziai a strattonarlo leggermente, ma come al solito non accennò nessun tipo di movimento

 "Max, svegliati" bisbigliai al suo orecchio, niente 

"Maaax, ho bisogno di te" certo che poteva esplodere una bomba senza che lui se ne accorgesse.

Ok, è lui che vuole sempre le maniere forti, mi avvicinai a lui baciandogli le labbra per poi mordere forte quello inferiore, sentendo il dolore scattò a sedersi

 "aahi, ma cos'è stato.."si sfiorò il labbro con le dita e si voltò dalla mia parte 

"Hanna mi hai morso tu! Non è così?" sembrava arrabbiato 

"si, ti ho morso io, ma solo perché non riuscivo a svegliarti, sei peggio di un ghiro!" gli feci gli occhi da cerbiatta ottenendo l'effetto sperato, il suo sguardo si addolcì all'istante

 "vieni qui.." mi attirò tra le sue braccia cullandomi

 "..allora, perché hai cercato di svegliarmi? Stavo facendo un bel sogno sai?" disse baciandomi dietro l'orecchio 

"scusa amore, è solo che ho fatto un incubo" mi fece voltare per guardarmi negli occhi 

"no, ti prego, non di nuovo.." piagnucolò lui sapendo già cosa sarebbe successo

 "andiamo in salotto, così ti racconto cosa ho visto" acconsentì con un cenno del capo e prendendolo per mano, scendemmo le scale per sederci sul divano, mi accomodai al suo fianco mentre poggiai la mia testa alla sua spalla, in risposta allungò il braccio per attirarmi a lui 

"siamo soli, ora puoi parlare" mi sussurrò all'orecchio

 "no ancora no" feci apparire una grande bolla che ci circondò completamente per non far sentire niente a chi potrebbe spiarci. 

"Hanna, non potevi farlo prima? Ci hai fatto scendere per parlare da soli mentre potevi fare la stessa cosa sul nostro letto" risi scusandomi

 " scusa, non ci avevo pensato" diventai seria 

"..nel sogno ci trovavamo qui, su questo mondo, vidi me inginocchiata a terra che piangevo, i palazzi erano tutti distrutti o in fiamme, vidi la disperazione nei visi della gente, avevano tutti paura, non sapevo cosa fare, tu eri sparito, ero sola in quel disastro, le persone correvano da una parte all'altra e io avevo la testa troppo piena di pensieri per poterli aiutare, è difficile da spiegare, non riuscivo a vedere molto, era tutto piuttosto sfocato, poi nella fitta nebbia vidi dei grandi occhi, di un verde smeraldo avevano qualcosa che non andavano, mi sfidavano in un certo senso e..e poi sentì un'accesa risata, diabolica, Max ho paura che succederà qualcosa, ho questo brutto presentimento" Max mi attirò ancora più a lui cullandomi e asciugandomi le lacrime che ormai scesero senza sostegno. 

"shhh..piccola, ci sono io" lo guardai negli occhi preoccupata 

"è questo il punto, tu non ci sarai, non so se ti avrò perso per sempre o se tornerai da me, Max..io non voglio..perderti..ho tanta paura" continuai a piangere sulla sua maglia, mi prese il viso tra le sue mani 

"Hanna, tu non mi perderai mai, qualsiasi cosa succederà, noi resteremo sempre insieme, non ti lascerò per nessun motivo, riusciremo a combattere anche questo pericolo in arrivo, te lo prometto piccola mia" scacciai la bolla che ci circondava e restammo tutta la notte accoccolati li sul divano finché i singhiozzi terminarono e il sonno vinse su di noi.

SPAZIO AUTRICE:

A CHI APPARTERRANNO QUEGLI OCCHI DIABOLICI CHE PORTERANNO IL MALE SUI NOSTRI PERSONAGGI?

GY



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