Capitolo 15
Passò un mese dalla nostra bella cena al ristorante di lusso, un mese senza aver visto nemmeno l'ombra di Symon, sembra sparito nel nulla da quando gli ho detto di dimenticarsi di me.
La primavera è ormai alle porte, gli alberi e le piante iniziano a rinascere dopo un freddo inverno, tutto si dipinge di colore, gli animali si risvegliano dal loro riposo e gli uccelli iniziano a cinguettare al sorgere del sole, nell'aria si profuma l'essenza dell'amore, è strano come sia animali che le persone possano innamorarsi maggiormente in questi mesi di primavera, è come se aspettassero solo questo periodo dell'anno, per me è stato diverso, il mio grande amore è apparso nella mia stagione preferita, tutto il contrario della primavera, l'autunno è come una lenta morte delle piante, gli alberi perdono la vitalità facendo ingiallire le foglie per poi farle cadere, formando un letto di colori caldi, mentre gli animali iniziano a prepararsi per un lungo riposo.
Arrivammo a scuola in orario, il nuovo trimestre era ormai iniziato, l'ultimo è andato alla perfezione, il giorno delle pagelle era fantastico, mamma non credeva ai suoi occhi, spostò il suo sguardo forse dieci volte dal foglio, era davvero divertente osservarla, non credeva che sua figlia potesse migliorare tanto in così poco tempo, in effetti avevo migliorato i voti in un lampo.
In classe trovammo già i nostri fedeli amici che salutammo con affetto, avevano cambiato entrambi di posto, ora Sofia era seduta vicino a me e Icy si era spostata al banco vicino Federico, si frequentavano sempre di più quei due, ridevano e scherzavano per la maggior parte, anche Icy era brava a scuola, togliendole i poteri, le avevo lasciato la capacità di apprendere come me e Max, riuscì pure a far migliorare Fefy che non pensava minimamente ad aprire un libro dopo la scuola.
Ogni tanto noto lo sguardo che gli manda Sofia, credo che le manchi stare con Federico, da quando ci conosciamo non ha mai cambiato posto e ora si ritrova al mio fianco.
"hey Sofy, che hai?" le chiesi vedendo il suo triste sguardo.
"sai, un po di tempo fa mi ero presa una cotta per Federico e vederlo con quella, mi fa un po male" lei era cotta di Federico? Pensandoci bene, passavano sempre tutto il tempo libero insieme, si allontanavano solo per andare in bagno o dormire, è normale che dopo tutto questo tempo, uno dei due, si sarebbe innamorato, purtroppo però non sarà ricambiato.
"mi dispiace tanto So, non pensavo provassi più dell'amicizia per lui, se me lo dicevi prima avrei tenuto Icy lontana da lui.."
"tranquilla, passerà..non ti preoccupare" disse ammiccando un leggero sorriso.
Dopo la scuola io e Max decidemmo di andare al mio posto preferito, nella foresta, per tutto il tragitto avevo l'impressione di essere osservata, ma non ci feci tanto caso, in fondo chi verrebbe in una foresta abbandonata?
Arrivammo alla grande quercia e Max iniziò a salirci sopra seguito da me, solo che io rimasi sui rami bassi mentre lui continuava a salire, ma non aveva paura dell'altezza quello?
Evidentemente aveva capito che se cadeva io ero pronta a fermarlo.
"sai, mi manca tanto casa, quando torneremo la?" mi chiese salendo ancora di più
"lo sai..appena fin..aaah" non terminai la frase e lanciai un grido che rimbombò tra gli alberi, qualcuno mi aveva presa da dietro tenendomi ferma, puzzava in una maniera assurda, non potevo vederlo in faccia avendomi bloccata le spalle da dietro, dovevo restare calma, non potevo usare i miei poteri, Max sentendo il mio urlo si voltò nella mia direzione sbarrando gli occhi nel vedere la scena, scese in pochi secondi dall'albero posizionandosi di fronte a me, guardava arrabbiato la persona alle mie spalle, aveva un'espressione seria mentre stringeva i pugni fino a far diventare le nocche bianche
"lasciala subito!" tuonò il mio ragazzo
"no, lei è mia e sarà sempre mia" conoscevo quella voce, una voce molto familiare che avrei riconosciuto sempre, Max si avvicinò di un passo ma si fermò nell'istante in cui vide tirar fuori un coltello che mi venne puntato alla gola
"resta li o non l'avrà nessuno dei due" continuò a dire, Max guardò prima lui e poi me, gli rivolsi uno sguardo facendogli capire che ci pensavo io.
"Symon, ascoltami, tu non sei cattivo, non sei un'assassino.." iniziai ma fui bloccata da una stretta un po più forte
"zitta tu, qui sono io con l'arma" certo, aveva un'arma ma non avrebbe potuto usarla, solo che lui non lo sapeva.
"..mi fai male così..non vorrai rovinarti la vita facendo questa stupida azione, ti capisco.." fui bloccata di nuovo.
"tu non capisci niente, non sai come mi sento, non sai cosa ho passato in tutto questo tempo, non sai niente..io..io ti rivoglio con me..ho aspettato 3 anni per riaverti e ora sarai mia" fece una strana risata, dovevo riuscire a calmarlo, in tanto Max si era seduto su una radice della quercia e guardava attentamente la scena, gli mancavano solo i popcorn, che stronzo.
"hai ragione, non so cosa hai passato, ma la vita va avanti, si supera tutto, non puoi fare una cosa del genere, secondo te io verrò con te e saremo felici dopo tutto questo? Non si prendono le persone con la forza, è sbagliato Symon" cercai di voltarmi per guardarlo in faccia ma mi strattonò costringendomi a guardare avanti
"se provi un'altra volta a girarti t'ammazzo" mi stavo innervosendo.
"e ora basta..mi sono seccata di essere bloccata, se non mi lasci in questo istante, non vedo buone carte sul tuo conto.." dissi annoiata, sapevo che non mi avrebbe lasciata, ma preferisco avvisare prima.
"cosa vorresti fare piccola mocciosa? Sei così indifesa, pensi di potermi battere in qualche modo?" guardai con un sorrisetto verso Max che cercava di trattenere una risata sentendo quelle parole
"amico, questo non dovevi dirlo" iniziò a ridere.
Symon non capiva perché si era messo a ridere in una situazione pericolosa come questa, mi concentrai facendo tremare il terreno sotto i nostri piedi
"ma ch.." sentì dire vicino al mio orecchio, con un grido riuscì a scaraventarlo lontano da me facendolo sbattere ad un albero. Max si avvicinò a me sorridendo
"sei stata grande amore.." il sorriso scomparve nel vedere il mio braccio sanguinante
"..ti ha ferita, guarda.." iniziò ad arrabbiarsi, ma prima che potesse raggiungere Symon lo bloccai
"Max, non è niente, guardami, MAX!" si voltò per guardarmi
"guarda è già sparito" dissi passando una mano sul mio braccio facendolo guarire, Max venne da me e mi abbraccio forte, staccandosi apparve di nuovo il suo bel sorriso
"potevi farmi apparire i popcorn però, non mi sono gustato la scena così" gli tirai un pugno chiamandolo stronzo, poi andai in contro a Symon che era accasciato a terra, lo feci arrivare davanti a noi trattenendolo in aria, iniziò ad aprire gli occhi
"ma..ma come hai fatto..tu..tu sei una strega!" gridò
"Maga, si chiama MAAGAA, non strega.." mi voltai verso Max
"..e ora che facciamo con lui?" Mi guardò in faccia con un sorriso
"è il tuo ex, spetta a te decidere il suo destino"
"sempre d'aiuto come vedo..grazie amore" pensai a lungo sulla giusta scelta da prendere, non potevo certo farlo sparire, poi mi venne un'idea, lo avvicinai a me posando le mie mani ai lati della sua testa, chiusi gli occhi e poi dissi
"d'ora in poi vivrai una vita normale come tutti gli altri ragazzi della tua età, di me ricorderai solo che eravamo vicini di casa, niente amore e niente amicizia, troverai una ragazza di cui t'innamorerai e farai di tutto per conquistarla e tornerai a scuola per diplomarti con voti decenti..e ti farai una doccia al più presto, non ricorderai niente di questo giorno, ti sveglierai felice nel tuo letto." svenne al termine delle mie parole e lo teletrasportai nella sua camera per poi tornare dal mio Max
"ti farai una doccia al più presto?? sei unica Hanna" mi trascinò tra le sue braccia continuando a ridere.
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UN MAGICO AMORE
FantasyUn magico amore è il secondo libro della saga "la principessa del regno incantato", nel primo libro abbiamo scoperto chi è realmente la principessa ed è nato l'amore tra Maximilian e Hanna, destinati a stare insieme fin dalla nascita, insieme hanno...