imbarazzo

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 Capitolo 17

Mi svegliai abbracciata al mio ragazzo, ero disorientata, non mi trovai nel mio comodo letto, poi ricordai cos'era successo sta notte. 

"Max, svegliati, dobbiamo andare a scuola" dissi tra uno sbadiglio e l'altro con la voce ancora impastata dal sonno, Max si mosse leggermente lamentandosi rumorosamente, 

"Dai Max, vuoi morso di nuovo?" scatto a sedersi

 "nonono, sono sveglio, non c'è bisogno, ma un bacio l'accetterei volentieri" mi sorrise dolcemente avvicinandosi lentamente a me, un po troppo lentamente, mi buttai senza preavviso sulle sue labbra spingendolo indietro facendolo coricare sul divano ma non avevo previsto lo spigolo arrotondato in legno, andò a sbatterci con la testa 

"aaahhii, ma perché quando sono con te mi faccio sempre male?" disse massaggiandosi la testa, io intanto morivo dalle risate per i suoi buffi movimenti 

"Hanna, non è affatto divertente, ti faccio vedere io scimmietta" ribaltò la situazione facendomi cadere dalla parte opposta del divano, ma riuscì a scansare l'angolo, continuavo a ridere mentre lui mi guardava divertito 

"sei così bella quando ridi principessa, mi ricorda il mio primo sogno che feci di te" diventai seria in viso 

"e quando mi hai sognata?" scoppiò a ridere per il mio improvviso cambio d'umore

 "molto tempo fa piccola mia, quando cercavo di farti perdonare Sofia per avermi dato il tuo numero" lo guardai negli occhi cielo

 "sembra passata un'eternità da quel giorno, non mi sarei mai aspettata di trovarmi qui con te ora, se qualcuno me lo avrebbe detto quel giorno, gli avrei sicuramente riso in faccia e guardaci ora, ci amiamo più di ogni cosa" si abbassò su di me e finalmente poggio le sue labbra su di me. 

Sentimmo un rumoroso colpo di tosse alle nostre spalle, Max si alzò di scatto da me e io feci lo stesso incontrando lo sguardo di fuoco di mia madre 

"scusa mamma, emmh.." non sapevo che dirle 

"signorina, non accetto certe cose in casa mia e soprattutto sul mio adorato divano" gridò lei

"ma non stavamo facendo niente mamma, puoi stare tranquilla" incrociò le braccia al petto guardandoci entrambi 

"Signora, le giuro che vostra figlia ha ragione, non stavamo facendo niente e le posso assicurare che non la toccherò fino al matrimonio" l'aveva detto davvero? No, non posso crederci, il mio viso si colorò all'istante di rosso, come ha potuto dire questo a mia madre? Mi feci piccola piccola coprendomi il viso con le braccia, sentì la risata di mia madre e alzai lo sguardo su di lei 

"va bene figliolo, se la pensi così allora posso stare tranquilla" ci venne incontro abbracciandoci forte 

"ora andate a prepararvi se non volete arrivare tardi a scuola", quando uscì dalla nostra visuale tirai un ceffone a Max 

"ma che, sei matto? Perché le hai detto che non mi toccherai fino al matrimonio? Dovrei ucciderti con le mie mani" iniziò a ridere 

"e dai Hanna, è la verità e poi non se ne sarebbe mai andata, almeno così potremo stare appiccicati senza essere rimproverati" mi fece gli occhi da cucciolo ma con me non attaccava, gli tirai un altro schiaffo per poi tirarlo in camera per prepararci. 

Il bagno era occupato come al solito da Icy quindi decisi di cambiarmi in camera, presi un maglioncino e dei jeans attillati dall'armadio, stavo per togliermi la maglia quando ricordai che Max era in camera, mi girai nella sua direzione e vidi che mi stava fissando 

"continua pure principessa, a me non da fastidio" si morse il labbro continuando a fissarmi, presi un cuscino dal mio letto e glielo lanciai con tutta la forza che avevo, lo colpì in pieno viso 

"ah..vuoi la guerra principessa eh?!" in un lampo mi arrivò difronte con un ghigno, mi prese dalle gambe poggiandomi sulla sua spalla come un sacco di patate, mi ribellai alla sua presa ma senza ottenere nessun risultato, mi buttò sul letto gattonando su di me e prendendomi i polsi nelle sue mani 

"chiedimi scusa o te ne pentirai principessa!" disse con uno sguardo di sfida, gli sorrisi

 "Mai" quella piccola parola fu la mia condanna, si liberò un braccio e iniziò a farmi il solletico, ridevo cercando di ribellarmi senza riuscire a fermarlo, sentì una porta sbattere e ci voltammo entrambi 

"oh..non badate a me, fate come se non ci fossi" disse Icy uscendo dalla stanza, io e Max ci guardammo 

"dove eravamo rimasti, ah, ora ricordo" ricominciò la sua tortura, ormai mi scendevano le lacrime per tutte quelle risate 

"Max, Max, basta, ci dobbiamo preparare.." riuscì a dire tra una risata e l'altra 

"qual è la parolina magica?" continuò a solleticarmi, certo, potevo fermarlo con la magia, ma non volevo, questa volta gliela feci vincere 

"ok..ok..scusa" si fermò all'istante di farmi il solletico e si fiondò sulle mie labbra, mi lasciò i polsi per permettermi di circondargli il collo avvicinandolo a me, mi prese le cosce con forza alzandomi leggermente e in risposta mi agganciai con le gambe alla sua vita, il nostro bacio si trasformò presto in pura passione, le sue mani esplorarono il mio corpo fermandosi sui seni facendomi inarcare la schiena 

 "Meno male che hai detto a mia madre che non mi toccavi fino al matrimonio" non potevo assolutamente trattenere questa frase, Max si staccò all'istante da me 

"hai ragione, ma che sto facendo?! Scusa, non dovev..." gli tappai la bocca con le mie labbra 

"Non è successo niente Max, tranquillo" mi alzai dal letto togliendomi la maglietta sotto il suo sguardo meravigliato, gli sentì dire

 "oddio" mentre gli feci l'occhiolino andando in bagno, sapevo l'effetto che gli facevo e non si aspettava questa mossa da me.



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