staccare la spina

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Capitolo 19

Era tutto buio, non vidi niente se non il mio corpo, sognai nuovamente quegli occhi, profondi e maligni 

"tra non molto sarà tutto finito" sentì dire in lontananza, aveva un qualcosa di familiare quella voce, ma non riuscivo a capire chi fosse, chiusi gli occhi sperando di risvegliarmi, ma quando li aprì mi trovai in ginocchio con Max tra le braccia, non si muoveva, non respirava, non poteva essere vero, gridai disperata e mi ritrovai di nuovo nel mio letto, piangevo e singhiozzavo, forse avevo anche gridato vedendo l'espressione di Max 

"tutto bene? Di nuovo un incubo?" era preoccupato per me, sapeva che i miei sogni si avveravano e avevo tanta paura per questo 

"no, non va bene, voglio andarmene" mi prese tra le braccia cullandomi dolcemente 

"raccontami cosa hai visto" mi voltai per guardarlo negli occhi 

"eri..eri morto" mi buttai nuovamente tra le sue braccia singhiozzando, non doveva succedere una cosa del genere, non sapevamo chi o cosa fosse il nostro nemico, non conoscevamo i poteri che potrebbe avere.

 "domani ti porto nel tuo regno, almeno per un po, così potrai rilassarti e liberare la mente, mi fa male vederti così" acconsentì con un cenno, dovevo staccare la spina, dovevo scappare da quello che ci aspettava.

* * *

il mattino seguente ci preparammo per tornare al regno, avvisammo mia madre che saremmo tornati tra qualche giorno e Icy che doveva comportarsi bene, mandai un messaggio ai miei amici per tenere d'occhio la principessa in nostra assenza e in fine ci teletrasportai nell'altro mondo, era strano tornare dopo tutto questo tempo, vedevo i miei genitori solo attraverso l'ellisse magico, poggiai i bagagli in camera e andai a cercarli con Max al mio fianco,

 "andrà tutto bene Hanna" attraversammo il lungo corridoio e arrivammo nella sala del trono dove i sovrani erano impegnati nel firmare dei documenti, appena alzarono il capo mi guardarono sorpresi , lasciarono tutto per venirmi incontro 

"oh, Hanna, figlia mia, sei tornata" abbracciai mia madre

 "cosa succede ragazzi?" chiese il re vedendo le nostre espressioni serie 

"dobbiamo parlarvi, è molto importante" ci guardarono curiosi ma acconsentirono indirizzandoci a sederci al grande tavolo

 "allora, cosa c'è?" decisi di prenderei io la parola 

"da due giorni ho iniziato ad avere un incubo.." l'espressioni dei miei genitori cambiarono all'istante, erano spaventati, come del resto anche io 

"ho visto la mia città dell'altro mondo in fiamme e la gente disperata..e..l'ultima notte ho visto la morte di Max. Non so cosa vuol dire tutto ciò, ma ho davvero paura, non sappiamo chi sia e cosa voglia da me, ho visto solo i suoi occhi di un verde smeraldo e la sua voce che diceva che presto sarebbe finito tutto" abbassai il capo dopo aver finito di parlare, Max sapeva come mi sentivo in questo momento, sapeva che ci aspettava qualcosa di molto oscuro e maligno, mi prese la mano tra le sue confortandomi

 "ritengo che è una questione molto delicata, tutti sappiamo che i tuoi sogni hanno un qualcosa di vero in se, ma non so come potremo evitare che accada tutto ciò, non abbiamo abbastanza materiale su cui lavorare, hai visto solo i suoi occhi, potrebbe essere chiunque" disse il re pensieroso.

"starò qui qualche giorno per fare delle ricerche, magari trovo qualcosa e potrò fermarlo prima che accada qualcosa di brutto, inizierò a studiare sui libri del regno"

Max mi fece strada fino alla biblioteca dove iniziammo subito a leggere i libri, lui era avvantaggiato, avendo già letto tutto, passai ore intere a sfogliare un libro dopo l'altro ma non trovai niente di niente, dopo ogni libro mi disperavo sempre di più, non volevo smettere di cercare, non volevo che accadesse qualcosa di brutto come nel mio sogno.

"Hanna, per oggi basta, sei qui dentro da 10 ore senza una sola pausa, vieni a dormire un po, hai bisogno di riposo, non puoi continuare così" disse accarezzandomi una spalla

"Max, devo trovare una soluzione, non posso e non voglio che ti accada qualcosa, resterò qui finché non troverò qualcosa che ci aiuti a sconfiggere il nemico" sbuffo sapendo che non mi sarei allontanata da quel posto

 "non mi lasci altra scelta, mi dispiace amore" mi voltai per capire cosa aveva in mente ma non feci in tempo, mi addormentai in pochi secondi sul banco e fui portata da Max nel mio letto.



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