CAPITOLO 34

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Mi sveglio sentendo Zayn muoversi rumorosamente sul letto.

Non so che giorno sia oggi, ma la voglia di alzarsi dal letto è andata a nascondersi da qualche parte e credo che non voglia essere trovata.
O forse sono io che non la voglio trovare.

Sento Zayn girarsi di nuovo, sbuffando.
Mi giro verso di lui e lo vedo sveglio con gli occhi aperti e un'espressione pensierosa.

"Sei sveglia già?" chiede senza guardarmi.

"Si" annuisce.

Alzo un po' la testa per vedere l'orario dalla sveglia che segna le otto.

Affondo la testa sul cuscino e sbuffo.

Ho ancora sonno e non ho intenzione di alzarmi.

"Entriamo a seconda ora?" chiedo stiracchiandomi.

"Tu vai, io devo fare delle cose" dice serio alzandosi dal letto senza guardarmi.

Non capisco cosa gli prende adesso.
Si è pentito per quello che ci siamo ieri?

"Cosa ti prende?" mi metto seduta sul letto, guardandolo.

"Niente, perché?" mi guarda senza far trasparire alcuna emozioni.

"Sei strano" cerco di capire cosa nasconde, ma è come se si fosse creato un muro.

Si avvicina e mi da' un bacio, che approfondisce subito dopo.

"Non è nulla" fa sfiorare la sua fronte con la mia.

"Tu vai a scuola, io devo fare delle cose. Ti vengo a prendere io da scuola" mi lascia un bacio sul naso e si alza.

Mi rimetto sotto alle coperte.

"Devi andare a scuola" dice autoritario.

"Non mi va"

"Non fare i capricci" non gli rispondo.

D'un tratto mi leva le coperte, salta sopra di me e inizia a farmi il solletico.

"Basta, ti prego" dico ridendo.

"Ecco cosa succede quando non mi ascolti" ride.

"Okok, mi alzo, ma basta ti pregoo" rido ancora di più.

"Per questa volta basta così. Spero che tu abbia imparato la lezione" mi lascia un bacio sulla fronte "e adesso alzati su" mi da' una sculacciata ridacchiando.

Per quanto abbia scherzato e riso prima, i suoi occhi avevano un velo di tristezza.

Cerco di lasciar perdere e mi alzo dal letto per sistemarmi per andare a scuola.

-

"Mi vieni a prendere tu?" mi rivolgo a Zayn chiudendo la porta di casa.

"Si" mi lascia un bacio sulle labbra.

Gli sorrido e lo sorpasso per incamminarmi per andare a scuola.

"Ehy ehy, dove stai andando?" mi fa girare prendendomi dal braccio.

"A scuola?" domando confusa.

"Non vuoi un passaggio?"

"Certo!"

"Sali in macchina allora" ride e mi da' una sculacciata.

Saliamo in macchina e Zayn prende la strada più lunga per andare a scuola.

"Arrivata madame" ride.

Gli lascio un bacio e lo abbraccio.

"A dopo piccola" mi lascia un bacio sulla fronte con un mezzo sorrisino.

Scendo dalla macchina e lo saluto con la mano. Lui ricambia, ma nei suoi occhi non vedo manco un pizzico di felicità, vedo solo un velo completamente nero.

Mi dirigo verso la scuola e cerco di togliermi questi stupidi pensieri dalla mente.
Probabilmente mi preoccupo per niente.

Cammino guardando per terra, finché non mi scontro con uno, che per poco non mi butta a terra.

"Ehy! Stai più attento!" dico infastidita.

"Guarda che eri tu che non stavi guardando avanti!" ribatte.

Alzo lo sguardo e vedo Louis.

"Louis? Che ci fai qui?" chiedo sorpresa.

"Oh Alison, grazie al cielo ti ho trovata. Stavo girando per la scuola come un coglione"

"Mi hai trovata, cosa c'è?"

"Vieni, andiamo in cortile che fra poco suona la campanella" mi prende per mano e mi conduce nel cortile.

"Cosa succede?" mi lascia la mano e si gira verso di me.

"Ti dovevo dire questa cosa da un sacco di tempo, ma non volevo che tu soffrissi. Ti vedo felice in questo periodo e questa cosa mi fa un sacco piacere, però so che prima o poi la verità verrà a galla e tu ti arrabbierai con me e non voglio che questo succeda perché io ci tengo a te e non voglio perderti"

"Louis, respira e calmati. Spiega con calma che non capisco se parli così veloce"

"Va bene" prende un grosso respiro "So che con Zayn stai bene, ma ti devo dire una cosa importante"

"Tomlinson, amico mio" da dietro Louis vedo spuntare Jason.

"Jason" dice lui confuso.

"Da quanto tempo eh?" Jason gli da' una pacca sulla spalla.

"Eh già. Scusa ma devo dire una cosa ad Alison"

"Puoi farlo dopo. Ho bisogno davvero di parlarti" Jason mi gaurda per avere la mia approvazione.

"Tranquillo Louis, vieni a casa mia più tardi e mi dici tutto"

"Va bene" mi lascia un bacio sulla guancia e se ne va con Jason.

-

Le ore in classe non passavano mai. Sono stata tutto il tempo a pensare a Louis e su cosa mi doveva dire di tanto importante.
Non potrei mai arabbiarmi con lui, c'è stato sempre per me e merita tanto.
Non credo che farebbe qualcosa che mi faccia stare male, non farebbe male manco ad una mosca.

Esco dall'edificio e mi posiziono nel parcheggio per aspettare Zayn.

-

Richiamo Zayn per la centesima volta.
Mi aveva detto che sarebbe venuto lui a prendermi dalla scuola ed è in ritardo di mezz'ora.
Ho paura che sia successo qualcosa.

Decido di tornarmene a casa a piedi.

Prendo la stradina per accorciare. Sono stanca e non ho voglia di camminare tanto.

Entro in casa e chiamo di nuovo Zayn senza alcun risultato.

L'unica cosa da fare è aspettare Louis. Spero che non mi dia buca perché la curiosità mi sta uccidendo.

Prendo il piumone, mi metto sul divano e accendo la televisione.
Faccio zapping finché non trovo il mio programma preferito.

Seguo la maggior del programma finché i miei occhi pian piano non si chiudono.

Spazio autrice

Mi dispiace un sacco non aver potuto aggiornare subito.
La scuola mi assale e non ho più il tempo di scrivere.
Ho visto che i lettori sono diminuiti e mi dispiace per questo, cercherò di aggiornare più spesso.

A prestissimo ❤

Unlucky (non più in lavorazione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora