CAPITOLO 2

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ZAYN'S POV

Quando Alison mi ha toccato il torace per allontanarmi, avevo sentito qualcosa nello stomaco.

Era piacevole come sensazione, ma fastidiosa contemporaneamente.
Può sembrare stupido, lo so, ma non so per quale assurdo motivo abbia sentito quella cosa fastidiosa.

-

Mi sveglio coll suono dolce e soave della sveglia, che butto bruscamente per terra.

Mi alzo dal letto e mi preparo per la scuola.

Quando arrivo al grande edificio, cerco con lo sguardo Alison e la trovo subito.
La riconoscerei subito col suo modo goffo e lento.
La vedo farfugliare qualcosa nel suo armadietto.

"Ehy" le sussurrò nell'orecchio.

Lei salta e butta tutti i libri per terra, si spaventa facilmente.
Amo vederla così.

Si abbassa raccogliendo i libri mentre io la guardo, ma non la aiuto. Sono stronzo, lo so.

Tutti guardano la scena, ridono.

Lei si alza e mi guarda con i suoi occhi tristi e vuoti che tanto mi intrigano.

ALISON'S POV

Sapevo che Zayn mi avrebbe umiliata prima o poi.

Mi dirigo nel mio rifugio dove di solito leggo, dove mi sento sicura, lontana da tutti.

Appena siedo per terra, la porta si apre facendo intravedere la figura massiccia del moro.

"Sai cosa devi fare" dico ovvio e si accosta dalla porta per farmi uscire.

Mi alzo e, senza guardarlo, esco. Non voglio avere nessun tipo di contatto con lui.

Vado nel cortile e mi siedo sul marciapiede.
Mi metto le mani sul viso, sono stanca di tutto ciò.

"Ehy" sento una mano poggiarsi sulla mia spalla.

Mi giro e vedo un ragazzo che non avevo mai notato prima.

Occhi celesti, capelli castani e un sorriso mozzafiato.

"Ciao"

"Ecco, volevo solo dirti che ho visto la scena nel corridoio"

"Oh" perfetto, mi avrebbe presa in giro, anche lui.

Mi rimetto le mani sul viso, sospirando.

Dopo qualche secondo, il ragazzo vicino a me me le toglie dolcemente.

Lo guardo interrogativo.

"Quel ragazzo è stato davvero un coglione a umiliare una bella ragazza come te" sorride.

Sorrido debolmente.

"Comunque mi chiamo Louis" sorride ancora.

"Alison"

"Bel nome"

"Ma sei nuovo? Non ti ho mai visto qui"

"Nono, sono il figlio del preside" rido.

Questo figo è il figlio di quel brutto anziano spelacchiato?

"Si, sono diverso da mio padre lo so" ride.

"Ti va di fare una passeggiata?" chiede.

"Davvero tu vorresti fare una passeggiata con me?" chiedo sorpresa.

"Si, perché? Che c'è di male?"

"Sono una sfigata. Potresti rovinarti la reputazione facendoti vedere con me" abbasso la testa.

"Non sei una sfigata. Sei una ragazza bella, dolce e simpatica. Sei la ragazza più normale di questo istituto. Ormai sono tutte oche e galline" fa una faccia buffa tanto da farmi ridere.

"Dai andiamo. Ti faccio giustificare io" annuisco.

Mi prende per mano e sotto gli occhi di tutti usciamo dalla scuola, potrei abituarmici.

Unlucky (non più in lavorazione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora