Unlucky (non più in lavorazione)

CAPITOLO 14

"Cosa hai intenzione di fare ancora qui?" chiedo infastidito al moro.

Sono le due del pomeriggio e non se n'è ancora andato.

"Rimango qui"

"Prepara il pranzo donna!" die stendendosi sul divano in modo buffo.

Mi diverte questo lato di lui.

"Idiota" dico fingendomi seria.

"Ehi donna, portami rispetto" dice ridendo.

Alzo gli occhi al cielo.

Mi siedo sopra ai suoi piedi visto che non c'è manco uno spazzietto sul divano.

"Stai comoda baby?"

Baby? Beh, almeno non mi ha chiamata sfigata.

"E il pranzo?" domanda poi.

"Non so cucinare" ammetto.

"E come fai a mangiare da sola?"

"Facile. Non mangio" dico alzando le braccia.

"Per questo sei uno scheletro. Ci penserò io a te" dice.

Sono sicura che un alieno lo ha rapito qualche minuto prima di venire da me, e gli ha messo al quel cervello che si ritrova la modalità dolce.

"So badare a me stessa" dico infastidita.

Non sono mica una bambina di due anni.

"Non è vero. Non mangi e ti tagli pure"

"Cosa? Io non mi taglio! Che ne sai tu?"

"Non sono mica un bambino di due anni e poi quando ero venuto per riportarti il libro un po' di tempo fa, eri nel bagno senza sensi vicino a una pozza di sangue, cara"

Me ne sono completamente scordata. Che stupida.

"Non parli più eh. Non lo dirò a nessuno"

"Oddio, davvero? Gr-"

"A una condizione" mi interrompe.

"Quale?"

"Farai tutto quello che ti dirò io."