CAPITOLO 19

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Arrivo a scuola e di Zayn nessuna traccia. Meglio così.

Esco dalla classe dopo due ore di matematica e vado al mio solito posto. Non ci andavo più da quando Zayn mi aveva cacciata. Ma non è di sua proprietà, ne tanto meno era mio, ma adesso che non che non c'è posso stare in tranquillità senza averlo tra i piedi.

Mi siedo per terra, mi metto le cuffie e inizio a sentire la musica. L'unica vera amica.

Chiudo gli occhi ascoltando la dolce musica.

Sento un respiro caldo sulla mia faccia. Apro gli occhi, e prima di strillare, Zayn mi tappa la bocca.

Maledetto.

Gliela levo subito.

"Ti ho detto che questo è il mio posto" dice.

Mi tolgo una cuffia dall'orecchio.

"Non è di tua proprietà mi pare. E comunque sono arrivata prima io" dico mettendomi la cuffia.

"Non voglio litigare" dice strattoandomi le cuffie dalle orecchie.

Mi alzo di scatto.

"Senti brutto coglione, chi ti credi di essere eh? Il principe senza pisello? Non sei nessuno per dirmi cosa fare o no. Il posto non è tuo e io ci sono arrivata prima. Quindi ci sto io. E levati dalle palle che hai davvero rotto i coglioni" dico senza fiato.

Zayn mi guarda sbalordito.

"Sei solo una bambina" dice non sapendo cosa ribattere.

"Ah io sarei la bambina? Bene. E perché mi stai sempre intorno? Dici che sono una sfigata, e allora perché non mi lasci in pace e non ti fai qualche puttana?"

Mi guarda pensieroso.

"Perché tu sei diversa" borbotta.

"Cos'ho di diverso?" dico alzando le braccia esasperata.

Esita un po' prima di parlare.

"Non lo so, ok? Però sei diversa. Mi piace quel tuo modo di sfidarmi. E poi sei talmente insopportabile, Cristo. A volte vorrei ucciderti perché mi fai impazzire perché non riesco a pensare ad altro oltre alla tue labbre e ai tuoi occhi. Mi stai facendo davvero rincoglionire" dice guardandomi.

Rimango paralizzata a quelle parole.

Non so cosa dire e cosa fare. La porta è aperta quindi posso scappare, ma non sono una codarda.

Zayn si avvicina pericolosamente a me e io indietreggio fino ad arrivare al muro. Maledetti muri!

È vicinissimo tanto da sentire il suo fiato sul viso.

"Zayn"

"Sta zitta per una santissima volta" dice irritato.

Non mi dà il tempo per replicare che fionda le sue labbra sulle mie.

Sgrano gli occhi e mi irrigidisco all'istante.

"Lasciati andare" sussurra baciandomi.

Ha ragione. Devo lasciarmi andare. Almeno per una volta. Mi sta facendo così bene quel bacio.

Mi lascio andare e lascio campo libero alla sua lingua. Il suo sapore di menta e tabacco mi invande la bocca. I brividi aumentano e lui spinge il suo corpo contro il mio schicciandomi.

Dopo un po' si stacca e appoggia la fronte sulla mia.

Sorride, mi lascia un bacio casto ed esce dalla stanza lasciandomi sola e confusa da quel che è appena successo.

Spazio autrice:

Intanto mi scuso per il ritardo.

E GIADA, SE STAI LEGGENDO, TI ORDINO DI CONTINUARE LA TUA STORIA SENNO' FARÒ UNA RIVOLUZIONE. IO HO CONTINUATO LA MIA E TU CONTINUI LA TUA. E ANCHE A TE LAURA.

Detto questo alla prossima ❤

Unlucky (non più in lavorazione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora