CAPITOLO 15

1.5K 113 7
                                    

"Mai"

"Chissà come ti prenderanno tutti in giro quando sapranno che ti tagli" canticchia.

"Stronzo" dico a denti stretti.

"Su, vai a preparare il pranzo"

"Ti ho detto che non so cucinare"

"Improvvisa" dice gesticolando.

Vado in cucina sfrustrata.

Mi ha in pugno.

Decido di cucinare qualcosa di facile.
Pasta al burro può andare.

Dopo un quarto d'ora il pasto è pronto.

"È pronto!" grido per farmi sentire.

Nessuna risposta.

Mi dirigo in salotto e lo vedo dormire.
Mi mette le mani sulle tempie e me le massaggio.

Prendo due padelle dalla cucina e mi metto vicino a lui e le vicino al suo orecchio.

Il moro salta dal divano gridando.

Porto un peso sulla gamba destra e incocrio le braccia.

Mi guarda con uno sguardo omicida.

"È pronto" dico semplicemente mantenendomi seria.

Zayn mi prende da un polso e mi avvicina a lui.

"Puoi ridere tranquillamente, ma la pagherai" dice divertito.

Inizio a ridere e lui mi guarda divertito.

"Dovevi vedere la tua faccia" dico asciugandomi gli occhi.

"Okok, adesso andiamo a mangiare" ridacchia e mi prende per mano per andare in cucina.

Lo guardo torvo ma lui non se ne accorge.

"Non è male. Tu non mangi?" dice divorando il suo piatto.

Nego con la testa.

"Mangia" mi offre il suo piatto di pasta.

"Non ho fame" nego la sua offerta.

"È un ordine"

Decido di lasciar perdere e mangiare, almeno non avrà da ridire.

Prendo il piatto e mangio qualche pennetta.

"Beh, tutto qui?" chiede.

C'è ancora molta pasta dentro al piatto.

"Si"

"Ma non hai mangiato nulla" faccio spallucce.

"Che importerebbe?"

"Niente" dice.

Mi alzo da tavola e vado sul divano dove poco prima c'era Zayn e mi addormento di botto.

-

Mi sveglio nel mio letto con una braccio che mi circonda la vita.

Mi agito subito, ma mi rilasso non appena vedo che è Zayn.

Mi giro e vedo che anche lui dorme.

Cerco di toglierli il braccio.

"Sta ferma" dice.

"Mollami" dico agitandomi.

"No. Sta ferma"

"Perché hai dormito con me?"

"Uhm,quando ti ho vista sul divano ti stavi tutta agitando. Probabilmente stavi facendo un incubo, ti ho presa e ti ho portato in camera. Stando con me non ti agitavi quindi sono rimasto" dice ancora assonnato aprendo gli occhi.

Mi incanto ogni volta alla loro vista.

Lui mi fissa e non so cosa fare.

"Hai dei bellissimi occhi" pensa ad alta voce. Arrossisco.

I nostri volti sono pericolosamente vicini.

Unlucky (non più in lavorazione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora