CAPITOLO 5

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Vado in bagno e prendo la lametta. La mia dolce piccola lametta.

È sbagliato. È dannatamente sbagliato, ma mi fa stare bene.

Mi faccio un piccolo taglio, ma esco comunque molto sangue. Troppo.

Suona il campanello.

Sono troppo debole per andare ad aprire. Non riesco manco a reggermi in piedi.

Come faccio?

Il campanello continua a suonare e quel fottuto suono mi rimbomba nella testa.

Cammino senza forze alla porta d'ingresso.

Apro.

È Louis, per fortuna. Non avrei sopportato farmi vedere da Zayn in queste condizioni di nuovo.

"Alison" dice in un sussuro guardandomi il polso.

Dopo di ché sento solo due braccia forti prendermi.

-

Mi ritrovo stesa sul mio letto con il polso di nuovo fasciato.

La porta si apre e vedi Louis avvicinarsi per poi sedersi sul letto vicino a me.

"Ehi, come ti senti?"

Sono imbarazzata.

"Bene" sussurro.

Devo smetterla di farmi trovare sempre in quei momenti.

Mi guarda.

"Perché lo fai?"

Non rispondo.

"Piccola, non devi. Tu sei una ragazza forte"

"No, io non sono una ragazza forte. Non so manco cosa ci faccio ancora qui"

"Ognuno, dentro di sé, è un combattente" insiste.

"Io non lo sono"

Mi accarezza una guancia e mi abbraccia.

È da tanto che qualcuno non mi abbraccia. È da tanto che non provo questa sensazione di sentirmi protetta.

Ricambio in modo goffo e impacciato tanto da farlo ridacchiare e mi stringe più a sé.

"Hai solo bisogna di sentirti al sicuro, sentirti protetta" sussurra nel mio orecchio con voce roca.

"E da ora in poi ci sarò io con te" aggiunge baciandomi la testa.

Dopo vari minuti si stacca da me.

"Ti va un bel film?" chiede. Annuisco.

"Uuuhm, Peter Pan va bene?" chiede tutto entusiasto.

"Peter Pan?" rido.

"Ehi, Peter è il meglio!" fa il finto offeso.

Adorabile.

"Dai Louis. Parli seriamente?" chiedo ridendo.

Lui, al contrario, mi guarda serio e annuisce.

Lo guardo serio anche io e mi fa il labbruccio.

Sbuffo.

"Vabbe. E Peter sia!"

Louis inizia a battere le mani come un bimbo e mi abbraccia.

"Grazie. Ti sposerò, promesso!" scherza e mi bacio tutto il viso.

"Forza capitan uncino andiamo all'arrembaggio" dico.

Mi guarda strano e subito dopo si mitte a ridere.

"Che c'è?" chiedo ridendo.

"Dai vieni" apre le braccia in modo che potessi stare tra esse.

Non me lo faccio ripetere due volte e mi fiondo tra le sue braccia iniziando a guardare il cartone.

Unlucky (non più in lavorazione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora