CAPITOLO 17

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ZAYN'S POV

Mi ha lasciato lì, solo, come un emerito deficente sul marciapiede.

Lei ha quel qualcosa di diverso da cui non posso farne a meno e non me lo so davvero spiegare manco io. Sto impazzendo.

Adoro prenderla in giro o farla arrabbiare facendola diventare rossa in viso. Non ne ho mai abbastanza.

La seguo con lo sguardo finché non gira l'angolo, probabilmente per ritornare a casa sua.

Decido anche io di tornare a casa dato che sta per farsi buoio.

Passando da casa sua non vedo nessuno, strano.

Entro nella mia casa e mi metto a letto rilassandomi.

Dopo qualche secondo sento il rumore di un auto davanti casa di Alison. Mi affaccio dalla finestra e la vedo scendere da quella macchina.

Guardo meglio il guidatore e noto che è Louis. Maledetto. Sempre in mezzo alle palle sta.

Vedo Alison sorridergli. Un sorriso di quelli sinceri e pieni di gioia. A me non ha mai sorriso così.

Quando Alison entra in casa, la macchina sfreccia via.

Sono le undici di sera e io sono annoiato.

Noto i libri di scuola sulla mia scrivania. Sorrido.
Prendo i libri e vado da lei.

Apre mezza addormentata ma appena mi vede spalanca gli occhi come se avesse visto un gatto che fumava.

Io, al contrario, sorrido come un ebete.

"Che vuoi a quest'ora?" sbotta.

Calma bambolina.

"Studiare. Mi sembra ovvio"

"Ma stai scherzando? A quest'ora?"

Annuisco semplicemente.

Si morde il labbro il quale cattura molto la mia attenzione. Non le ho mai notate. Sono carnose e belle. Mi viene quasi voglia di baciarle, come l'ultima volta.

-Ma che razza di ragionamenti fai Zayn Malik? Non ti può piacere questa sfigata. Siete troppo diversi-

Cosa ci faccio allora a quest'ora come un ebete a casa sua con i libri in mano per studiare. Io odio studiare.

-I don't know-

Sto parlando anche solo. Non può andare meglio di così. Un applauso per il ragazzo pazzo.

Noto Alison fissarmi torvo. Faccio ritornare il mio sorriso da ebete.

"Beh, mi fai entrare o no?" chiedo con lo stesso sorriso.

-Se continuarai a sorridere così non riuscirai più a muovere i muscoli della faccia, idiota-

Ignoro la mia coscienza e continuo a sorridere.

Lei mi guarda sempre torvo, e esitante, mi fa entrare.

"Da dove iniziamo?" chiede.

"Da dove vuoi" dico malizioso.

"Contieni i tuoi ormoni ragazzo" dice irritata.

Acida la ragazza.

Inizia a spiegarmi matematica e più che prestare attenzione alla sua spiegazione, fisso le sue labbra muoversi.

Sono così carnose. Il pensiero delle mie labbra sulle sue mi eccita.

Si morde le labbra e in quel momento voglio essere io a mordergliele.

Muovo la testa togliendomi questi stupidi pensieri dalla testa e seguo la spiegazione finché i miei occhi non si chiudono.

Unlucky (non più in lavorazione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora