CAPITOLO 4

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Il campanello suona per la millesima volta.

"È aperto!" urlo.

"Che ci fai ancora qui tu?" chiedo scocciata.

Ma perché non mi lascia in pace?

"Mi devi dare ripetizioni"

"Non ho perizomi" dico facendo finta di non capire.

"Ho detto ripetizioni" dice alzando il tono della voce, quasi sia per farsi sentire meglio.

Che idiota.

"Calzoni? Non ho manco quelli. Mi spiace"

"Ma sei scema?" mi guarda confuso.

"Idiota" borbotto.

"Cosa?"

"Cosa?"

"Mi dai 'ste ripetizioni si o no?" lo guardo.

"Devo davvero rispondere?" dico mettendomi a braccia conserte.

"No. E sbrigati che ho da fare"

"Chissà cosa" borbotto di nuovo.

"Cosa?"

"Niente. Siediti là" gli indico una sedia.

"Non devi darmi ordini tu, so quello che devo fare" dice accomodandosi su una sedia.

-

"Devi fare questo più questo!" grido esasperata.

"Non urlare!" grida anche lui passondosi una mano sui capelli.

"Risolvi l'espressione" dico.

Guarda l'espressione come se potesse risolversi sola.

"Non sai farla vero?" domando stanca.

Gira la testa per dire no con un sorriso da ebete.

"Sono cose da bambini Zayn! Vabbeh, basta per oggi"

"Sei una pessima professoressa sfigata"

"Per oggi abbiamo finito, quindi te ne potresti anche andare" gli indico la porta.

"No"

"Zayn è tardi, vattene" mi massaggio le tempie.

"No"

"Per favore Zayn" lo prego. Sono davvero stanca.

Si avvicina a mi sistema dietro all'orecchio una ciocca di capelli.

"Okay" sussurra con voce roca al mio orecchio provocandomi piccoli brividi.

"Non ti ho fatto nulla di male, non capisco il motivo per cui ti comporti così con me. Prima manco di guardavamo. Cos'è cambiato?" esita un po' a rispondere.

"Non lo so. Mi piace darti fastidio" il suo sguardo si intenerisce, ma subito dopo viene sostituito da quello vuoto, senza emozioni

"Non pensare nulla di strano. Non ci proverei mai con una come te. Nessuno ci proverebbe, non hai niente di speciale"

Come ho potuto minimamente pensare che Zayn sarebbe stato meno stronzo con me? Lui è lui, non cambia per nessuno.

So che non sono speciale, so che nessuno mi avrebbe mai amata, ma avrebbe potuto evitarlo di dirlo.

"Ciao sfigata" vedendomi pensiero mi liquida facendo un gesto col capo.

Mi siedo per terra, mi rannicchio in me stessa per sentirmi in qualche modo protetta e inizio a piangere.

Ho bisogno di lei, adesso.

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"crazy, but of him.." di Mrs_Horan_99.

Unlucky (non più in lavorazione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora