Male Dire #2

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Quel giorno aveva gli occhi azzurri, il Demonio. Non era particolarmente bello, per la verità, eppure mi piaceva.

Parlammo a lungo, e già ci amavamo: anche lui aveva quindici anni, come me.

Me ne tornai a casa camminando sulle nuvole, spinta in avanti, passo dopo passo, dal pulsare intenso del mio sangue.

E lui mi raggiunse, quella sera stessa, nella casetta di cui gli avevo parlato.

Là, dove io e mia sorella passavamo alcune notti estive, come gli avevo raccontato.

Sole, con le nostre capre, come gli avevo detto.

La sfortuna della nostra famiglia di pastori consisteva in poche figlie e tutte femmine, gli avevo confidato. Perché ogni sospiro mi portava a volteggiare in aria. Già li amavo, quegli occhi di cielo appena incontrati.

Come nelle più belle fiabe, ritrovai la visione celeste poco dopo il tramonto, incrociai il suo sguardo che si alzava verso il mio.

Una piccola finestra tradiva l'esistenza del casotto da caccia abbandonato tra gli sterpi, la capanna invisibile venne vista da chi sapeva dove guardare. Io e mia sorella ce ne stavamo chiuse dentro con le bestie, quel nascondiglio proteggeva loro dai ladri e noi dal malaffare della zona. Fuori dalle mura vivevano contadini e pastori molto poveri, appena appena separati dalle adescatrici, appena appena separate da noi due, nascoste allo sguardo dei loro clienti.

E gli occhi di cielo entrarono in casa.


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