Subito dopo la prima lotta tra Alchimista ed Eremita, Malvina era fuggita via senza meta, in preda alla paura. Le Bestie correvano per raggiungere qualcosa oltre il bosco, ma che cosa? Per quale ragione lasciare la Realtà Complessa era così urgente? Lei non riusciva a pensare, tutto era accaduto troppo in fretta: se scappare voleva dire liberarsi dal dominio dell'Eremita, in fondo era meglio correre e basta.
Durante quello spostamento di massa, si era poco a poco sentita attratta dalla giumenta baia a cui lo Spirito Antico l'aveva legata. Tra una scarica di adrenalina e l'altra, aveva visto un timido bagliore di speranza: le bastava ricordare quell'animale perché qualcosa le si sciogliesse nel petto. Così aveva allungato le sue falcate, cercando di respirare ancora più a fondo per reggere lo sforzo. La vista le si stava annebbiando, il corpo le doleva, ma doveva assolutamente raggiungerla.
La ritrovò ben oltre il bosco, mentre scalpitava sollevando con gli zoccoli il terreno paludoso che contraddistingueva le pianure nebbiose. Era sola e si guardava attorno scattando nervosamente in ogni direzione.
Malvina si avvicinò piano, convinta che di lei non avrebbe avuto timore: solo poche ore prima erano state una cosa sola.
A differenza della donna, però, la cavalla era stata posseduta dalla Realtà Complessa così a lungo da aver perso quasi completamente la propria forza di volontà: era fuggita seguendo gli altri animali ma, quando questi si erano dispersi nella terra delle Rocce Antiche, lei era rimasta piantata in mezzo alla pianura senza sapere dove andare o cosa fare. Ora se ne stava lì, con gli occhi sbarrati, a fissare la ragazza che le andava incontro come se non ci fosse altro da fare che lasciarsi prendere.
Malvina non comprese nulla di tutto ciò, ma colse l'occasione: portò i palmi delle sue mani sul petto della Bestia, lasciando che lei poggiasse l'ampia fronte alla sua capigliatura. Ancora una volta, Malvina si lasciò travolgere dalle sensazioni dell'ibridazione imminente: i corpi che premevano e pulsavano l'uno contro l'altro, il calore in centro al petto, il battito di due cuori diversi che palpitavano all'unisono per poi congiungersi in uno solo. Malvina tornò a essere una splendida centaura, ma fu molto diverso dalla volta precedente: questa volta non fu solo la piacevole sensazione fisica, la nuova forza che sentiva invadere il suo corpo non era tutto. Malvina si sentiva libera, completamente libera. Era certa che, se anche l'Eremita le avesse impartito un ordine, non avrebbe più potuto imporle nulla.
Senza più preoccuparsi degli eventi che scuotevano la realtà oltre i confini, Malvina aveva iniziato a vagabondare per la terra delle Rocce Antiche, senza mai separarsi dalla sua Bestia, e arrivando spesso a trasformarsi completamente in essa.
La sua esistenza avrebbe potuto essere molto simile a quella di una Viator Lucis, ma Moira, la cui volontà è imprescindibile, non poteva scordare che Malvina era una semplice umana: non poteva cavarsela così, godendosi la vita eterna senza nemmeno aver fatto pace con la sua precedente esistenza.
Era ormai passato quasi un anno dalla morte del suo corpo, quando Malvina si trovò a galoppare in forma ibrida un po' troppo vicina a un branco di lupi. Appena oltre le pianure nebbiose, vicino al grande fiume, la famigliola di predatori sonnecchiava tra i cespugli. Se l'istinto della giumenta suggeriva di allontanarsi, la mente della ragazza veniva riportata indietro a dolorosi ricordi: aveva assecondato Erminio in quella sfida contro Roberto e Francesca, e aveva minacciato quella donna-lupo dai capelli corvini, costringendola alla resa. Il ricordo le provocò una stretta alla gola: probabilmente quei due Viator avevano fatto una brutta fine, ed era stata colpa della sua ingenuità.
Malvina si allontanò a passi lenti, cercando di non fare rumore. Si addentrò nella macchia; qualcosa le diceva di fermarsi tra gli alberi e stare ancora per un po' a osservare quella scena, quella famiglia felice. Se ne rendeva conto per la prima volta, ma la compagnia della sua giumenta non le bastava per essere completamente realizzata.
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Il mondo oltre i confini
Spiritual"Tutta la saga "Oltre i confini" si basa sul presupposto che la realtà materiale, quella dove viviamo la nostra vita di tutti i giorni, non sia l'unica realtà esistente. Esiste infatti un'altra realtà, quella immateriale, dove dimorano gli spiriti...