La Forza Ancestrale #1

7 1 0
                                    

A un certo punto, i suoni che accompagnavano lo stato di benessere si fecero vivi.

Erano strani, indecifrabili, ma Lucilla si concentrò ancora, chiedendo alla Forza Ancestrale di farsi sentire meglio, così che lei potesse comprenderla.

D'improvviso, risuonò nella cella qualcosa di familiare: era il rumore della risacca.

Lucilla si emozionò, sentì caldo.

Ascoltò ancora e riconobbe il suono di un'onda che s'infrangeva sulla spiaggia, così definito e chiaro da darle l'impressione di trovarsi oltre i confini. Riuscì a resistere alla tentazione di aprire gli occhi, ma solo fino a quando, inspirando forte, inalò il profumo del mare.

A quel punto, scattò a sedere sul letto per accertarsi di essere ancora sulla faccia materiale della realtà. La prima cosa che vide fu Bruno che la guardava perplesso.

"Che cavolo stai facendo, me lo spieghi?"

Lucilla, atterrita, temette di aver perso la concentrazione. Scoprire che il fluido freddo era una Forza Ancestrale che in qualche modo aveva a che fare con il mare l'aveva resa felice, ma si era già persa. Poi, formulando quel pensiero, Lucilla sentì il suono di un cavallone imponente schiantarsi sugli scogli. I suoi occhi erano ancora aperti, e la vista era l'unico senso capace di rivelare dove lei si trovasse in realtà.

Poco dopo, Lucilla avvertì persino una finissima nebulizzazione d'acqua salata sul viso, e decise di chiudere nuovamente gli occhi per godersi quelle sensazioni.

"Lo hai sentito anche tu?" cercò di distoglierla Bruno, turbato da quello che stava accadendo.

Lucilla lo ignorò: perché quel ragazzo sentiva la sua Forza Ancestrale?

"Sei tu a fare questo? Il rumore del mare e tutto quanto?" insisté lui.

A quel punto Lucilla annuì, ma non aveva assolutamente intenzione di violare quel momento meraviglioso con una conversazione. Richiuse gli occhi e si godette ancora ogni più recondito suono, ogni sensazione.

Dopo pochi istanti, qualcosa le suggerì che anche il suo compagno di stanza stesse facendo lo stesso, e questo, per qualche ragione, le fece piacere.

Il mondo oltre i confiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora