Male Dire #6

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Ero tutt'altro che in vena di fare nuove amicizie, quando vidi Daris per la prima volta.

Un altro paio di occhi azzurri, piazzati su un uomo più bello e robusto del Maligno. Meno giovane e, per assurdo, di aspetto meno rassicurante. Non volli avvicinarmi, ma mi fermai a guardarlo da lontano: lo straniero portava cibo, e in abbondanza. Lo distribuiva in fretta, tanto alla povera gente quanto alle meretrici, con fare circospetto e sguardo compassionevole.

Che ci faceva un personaggio simile nel nostro postribolo fuori le mura?

Qualcosa mi si mosse dentro, quando lui mi notò. Punii il mio stomaco con un pugno: era colpa di un moto del genere se mi si era riversata addosso tutta quella schifosa violenza.

Ero stata stupida e ingenua, e proprio in seguito a una malevola infatuazione. Parte della colpa era mia se Lena non parlava più, questo era innegabile.

Ma Daris mi si avvicinò, mi parlò:

"Prevedo tempi duri, prendi qualcosa, per te e per la tua famiglia."

Ero l'unica a cui avesse rivolto la parola. Il mio cuore tremò, inopportuno. Evitai comunque di esternare che la mia famiglia si trovava molto più a valle.

"Perché lo fai?" chiesi semplicemente.

Lui non rispose. Lasciò ai miei piedi un cesto colmo di viveri, poi se ne andò via.

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