CAPITOLO 4

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In campo non si capiva più nulla. C'era gente che volava avanti e indietro, le persone sugli spalti che urlavano e sventolavano striscioni della squadra preferita. Io avevo già segnato tre o quattro volte. Il vento in faccia mi stordiva ma non mi ero mai sentita così viva. Vidi il nostro cercatore nonché mio cugino, James, correre dietro qualcosa, una pallina piccolissima tutta d'oro seguita da una scia anch'essa d'oro. Mentre lo guardavo fare le sue acrobazie, per deviare i bolidi così da continuare la sua corsa verso il boccino, sentii una palla molto, molto, veramente molto pesante schiantarsi sul mio viso. In un primo momento provai un dolore allucinante sulla guancia sinistra, un dolore talmente forte da farmi svenire. Mentre i miei occhi si chiudevano vidi qualcuno avvicinarsi a me e prendermi sulla sua scopa. Mi risvegliai in infermeria e riconobbi i volti di: Albus, Denyse, Alycia, i miei cugini Weasley e, con mio immenso stupore, Malfoy.
-"Zitti, zitti. Si sta svegliando" sentii qualcuno sussurrare. Riconobbi la voce di Alycia.
-"come stai? Ti senti bene?" Mi chiesero in coro James e Albus preoccupati.
-"si si, sto bene ho solo un po' di mal di testa. "
Girai il capo verso Malfoy e poi sbottai:
-"e tu che ci fai qui?"
-"non trattarlo così Rose, è solo grazie a lui se tu sei qui e stai bene" mi sgridò Denyse.
-"Mi vorresti dire che è stato lui a salvarmi mentre cadevo? E perché l'avrebbe fatto se ci odiamo come nessuno ha mai fatto?"chiesi. Finalmente intervenne Malfoy:
-"come sei ingrata Weasley, ti ho salvato la vita e tu mi tratti così. Mostra un minimo di gratitudine verso chi è superiore."
Pronunciò quest'ultima parola con così tanta cattiveria che mi fece ribollire il sangue ma riuscì a trattenermi dicendo solo:
-"spero non ti riferisca a te."
-"forza Weasley ammettilo. Era la tua prima partita e sei caduta dalla scopa come una poppante, sapevo che non eri adatta al quidditch. D'altronde sei solo una donna"
-"bhe mi sembra che QUESTA donna sia riuscita a farti 50 punti. Se io sono una poppante non so come tu possa definire te stesso" dissi in uno sbuffo.
-"incredibile. Ti sei appena svegliata da una bella batosta e hai già la forza di litigare con lui" disse Albus incredulo. Malfoy mi guardò con un ghigno che durò ben poco.
-"e tu poi. Le hai appena salvato la vita e tutto ciò che ti interessa dirle è che tu sei superiore e lei una poppante. Ma siamo seri!?" disse Lucy.
-"sono degli stupidi" aggiunse Dom.
-"degli stupidi cocciuti" concluse Roxy. Così facendo gli altri se ne andarono e restammo in infermeria solo io e Malfoy. Cercai di tirarmi su ma una fitta mi percorse la testa facendomi sussultare dal dolore.
-"che succede? stai bene?" chiese Malfoy allarmato.
-"em si, nulla di grave. Hanno ragione gli altri, siamo due stupidi. Ma perchè mi hai aiutata? insomma mi odi....non vedo il senso del farlo" dissi confusa.
-"è vero io ti odio, ma voglio bene a tuo cugino, è il mio migliore amico e se mi chiede un favore io lo faccio"
-"frena, frena, frena. Di cosa parli? Che favore e poi io che c'entro?" dissi tirandomi su fregandomene delle fitte alla testa.
- " visto che questa era la tua prima partita e al 99,9% dei casi le prime partite vanno male a tutti o succede sempre qualcosa di brutto, mi ha chiesto di salvarti nel caso ti succedesse qualcosa di brutto"
-"che stupidaggine. E poi chi ha fatto questa statistica è così sciocca, gli incidenti possono capitare con uguali probabilità durante tutte le partite Grazie comunque"
Nei giorni seguenti mi dissero che, anche se ero stata colpita da un bolide, la mia squadra aveva vinto e quindi avevo vinto io la sfida contro Malfoy. Negli ultimi giorni, Malfoy, mi parlava solo se era necessario. Rosicava come un pazzo per la sconfitta. In più quando mi incontrava per i corridoi mi ignorava totalmente, come se non esistessi. Inutile dire che lo sfottevo in tutti i modi. Eppure, quando lo facevo, lui abbassava il capo, non rispondeva ai miei sfottò e se ne andava senza parlare. All'inizio ero felice nell'essere io per una volta quella che si meritava rispetto perchè aveva vinto. Ma dopo un po' di tempo mi iniziò a dare sui nervi questo suo comportamento. Volevo litigare come prima, con le nostre sfide ed ero pronta ad affrontarlo, ma l'anno era agli sgoccioli e tra due giorni tutti noi studenti dovevamo tornare a casa. Quest'anno noi Grifondoro avevamo vinto sia la coppa di quidditch sia quella delle case ed io non potevo crederci, mi sembrava tutto così surreale. Quella sera io e le ragazze tornammo nel dormitorio per fare le valigie perchè il giorno dopo purtroppo o per fortuna saremmo tornati tutti a casa per le vacanze estive, ad Hogwarts la sera si stava benissimo, dalla finestra aperta si percepiva un leggero tepore nell'aria ma anche una leggerissima brezza fresca che ci spettinava i capelli.

-"Sapete ragazze, adesso mi mancherà non condividere la stanza con voi per qualche mese" disse Lucy con tono sentimentale.

-"già anche a me, specialmente mi mancherà ripetere in continuazione a Denyse di mettere a posto il suo lato di stanza che è sempre in disordine" dissi io ridacchiando.

-"quante volte dovrò continuare a ripeterlo, non è in disordine! semplicemente è un ordine più caotico del tuo" rispose lei esausta.

-"raga promettetemi che quest'estate mi scriverete qualche volta, corro il serio rischio di annoiarmi a morte abbiate pietà" sentenziò Alycia.

Quella sera rimanemmo sveglie fino a tardi a raccontarci segreti, a ridacchiare e a mangiare schifezze, quella insieme ad un altro paio è una delle sere che mi porterò dentro per sempre, eravamo così dolci e affettuose tra noi e innocenti che il solo pensiero mi intenerisce. Il giorno dopo, ancora un po' assonnate per via delle poche ore di sonno, scendemmo lasciando il nostro baule all'ingresso e, dopo una ricca colazione ci incamminammo verso i binari del treno per Londra. Prima di salire mi voltai ad osservare quella che per me era diventata una seconda casa e, con una fitta al cuore, andai a prendere posto nel vagone trovato da qualcuno della mia comitiva. Pensai tra me e me a tutti gli altri anni che avrei vissuto qui, a quanto saremmo cresciuti, mi vennero gli occhi lucidi al solo pensiero non vedevo l'ora di diventare grande ma non potevo immaginare che sarebbe accaduto così velocemente.

《Spazio autrice 》
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Hate or Love? [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora