Sara: Non so come potrebbe prenderla, ho paura che mi lasci.. - è seriamente preoccupata.
Io: Senti, Sara, lui ti ama, sono convinta che quando lo saprà ti aiuterà a superare questo momento...
Sara: Sei troppo ottimista, come tuo solito. - Mi interrompe e sulle sue labbra affiora un leggero sorriso.
Io: Torniamo dentro ora, o ci daranno per disperse e... asciugati quelle lacrime, non è da te. - E le stampo un bel bacio sulla guancia.
Finito di cenare saluto le mie compagne e, con la mia moto, esco dal parcheggio per tornare a casa. Sono in pensiero per Sara. So che Jack la ama molto ma, sinceramente, non so come potrebbe prendere la notizia. è un bravo ragazzo, su questo non ho dubbi, ma.. è una situazione difficile e non so più cosa pensare. Speriamo in bene.
Arrivo davanti al cancello che porta verso casa. Lo supero e arrivo al garage. Parcheggio la moto ed entro in casa. Mia zia non c'è, controllo l'ora: 01:27. Tardissimo, mia sorella sarà già a letto; salgo in camera sua e in effetti eccola lì, sotto le coperte che russa (ahah). Entro in stanza, le dò un bacio sulla fronte e poi mi dirigo in camera mia. Sono stanchissima, oggi è stata una giornata pesante. Non faccio nemmeno in tempo a mettermi a letto che già mi addormento.
SOGNO
Sono in campo. Partita contro i ragazzi. Quinto e ultimo set. 14-13 per loro. Cazzo. Non possiamo perdere. Non dobbiamo perdere. Battuta loro. Riceviamo bene, ottima alzata e attacco perfetto.. loro però ricevono bene, alzano e attaccano a loro volta. Andiamo avanti così per un po'. Attacca Andrei. Io sono in difesa. Sono pronta a muovermi. Attacca e la palla viene verso di me. Ma io rimango immobile: non riesco a staccare i piedi da terra per andare indietro e la palla mi colpisce in faccia per poi rimbalzare via, fuori dal campo.. le mie compagne cercano in tutti i modi di recuperarla.. ma niente da fare.
Fine del sogno. Un incubo direi. Sono già le 5:00 e io dovrei già cominciare a vestirmi. Devo passare a prendere Sara e per le 6:00 dobbiamo essere in palestra.
ALLE 7:00
Ci alleniamo con gli attacchi e la difesa. Il sogno mi ha turbata. E non poco.
Mentre sono in aria per il mio ennesimo attacco, mi accorgo di una figura sulle gradinate. Perdo la concentrazione e cado, e come se non bastasse la palla mi centra in testa. Una risata. Non è Sara. Conosco quella stramaledetta risata.
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La pallavolo o lui?
RomancePROLOGO Ciao, mi chiamo Shila, ho 16 anni e tra un mese ne compio 17, il 20 marzo per la precisione. Vivo in una grande casa su una collina, in mezzo al nulla, tranquillità assoluta. Ho una sorellina più piccola a cui badare perchè i nostri genitori...