Capitolo 12

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Andrei: Così mi soffochi! - Mi urla ma io non allevio la presa, anzi, stringo di più mentre lui accellera.

Siamo arrivati a scuola e smonto dalla moto. Lo ringrazio e mi avvio verso la mia, ma prima che la raggiunga qualcuno Andrei mi riafferra per le spalle facendomi voltare. Mi sorprendo a quel contatto.

Andrei: Stai bene?

Io: Sì, benissimo. - Dico evitando il suo sguardo indagatore.

Andrei: Sei una pessima bugiarda. Zoppichi.

Fa buoi e non si accorge che arrossisco, che culo! M prima che possa rispondergli mi dice:

Andrei: Ti accompagno a casa..

Io: No! Non posso.. non puoi... senti non posso lasciare qui la moto. Io come ci vengo a scuola domani?

Andrei: Semplice: non ci vieni.

Io: Non dirlo nemmeno per scherzo! Domani abbiamo la partita! E tu sai quanto sia importante quella partita per me! - Sbotto.

Andrei: Desiderosa di fare quello che voglio vedo.

Io: C'è molto più di questo in ballo. Non posso abbandonare le mie compagne proprio ora. Non devo assolutamente. Come capitano ho il dovere di sostenere la mia squadra! Anche a costo di dover perdere la gamba in campo! - Wooow, e sta grinta da dove arriva!!?

Andrei: Ma davvero? Io credo che saresti solo di impiccio. E perdereste a causa tua. Che mi dici ora?

Io: ........ - Arrgh! Non so come controbattere ora! E tutta la grinta di prima? E' andata in culo!

Andrei: Allora?

Io: Io verrò. E non permetterti mai più di darmi ordini. Ora se vuoi scusarmi, anzi no, non me ne faccio nulla delle tue scuse, io torno a casa.

Andrei: D'accordo. Avanti sali. - Mi dice indicando la sua moto e prima che possa controbattere aggiunge - Ti passo a prendere domani mattina. Alle 7 sono lì.

Io: Alle 5:45 o non se ne parla. - Rassegnata. Sono esausta e non ho più forze per controbattere.

Andrei: Affare fatto. - Si vede che non se l'aspettava una risposta del genere.

Salgo riluttante e mi faccio accompagnare. Arriviamo davanti a casa mia e scendo salutandolo. Mi avvio verso la porta ma mi volto di scatto perché mi sento osservata e infatti lui è ancora lì.

Io: Si può sapere che aspetti?

Andrei: Mi assicuro che entri in casa salva. - E poi dice - E il bacio della buona notte. - è serissimo ma sta ridendo sotto i baffi, me lo sento.

Io: Sicuramente Jessy te lo darebbe. Perché non vai da lei? Magari puoi anche fermarti da lei a dormire. - Non so perché l'ho detto.

Andrei: E' una buona idea. Grazie. Ci vediamo. - E parte.



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