Mi butta a terra e non riesco a soffocare un gemito. Provo a rialzarmi ma in un attimo lui è sopra di me e mi blocca a terra. Mi dimeno con tutte le forze e alla fine riesco a liberarmi tirandogli un calcio nelle palle. Scappo verso la moto ma prima che la raggiunga lui mi riprende di nuovo facendomi cadere. Cadendo sbatto il ginocchio destro su un sasso (scherziamo? su un solo sasso in tutta la radura me lo becco proprio io?). Gemo i dolore, di sicuro non è rotto o slogato ma fa un male cane. Mi gira pancia a terra, mi gira le braccia dietro la schiena e mi ci siede sopra.
Luca: E ora come la mettiam..... - Non finisce di parlare che lo sento mollare la presa e accasciarsi a terra con un gemito di dolore che non prova nemmeno un po' a soffocare. Dopo di che sento delle mani forti aiutarmi a mettermi a sedere. è un ragazzo. Lo guardo bene e......
Xxx: Che cosa ci fai qui? - Mi chiede indicando Luca.
Io: Veramente dovrei chiederlo io a te Andrei...
Andrei: Stavo uscendo da scuola dopo la fine del corso serale i inglese quando ti ho visto salire in sella alla moto con Luca e mi sono chiesto perché cosi...
E come faceva a sapere che era Luca? Questa cosa mi puzza ma vabbò..
Io: .. così mi hai seguita. - Concludo io senza mezzi termini.
Andrei: E non ho fatto male. - Disse, probabilmente pensando alla scena che ha visto poco prima. - E se avesse avuto intenzione di fare dell'altro? Come sarebbe finita se non fossi venuto?
Io: Ma sei venuto. - Mi accorgo che siamo un po' troppo vicini e mi allontano un po', sforzando il ginocchio che sento cedere. Cerco di mantenere un'espressione più tranquilla che posso ma a quanto pare non abbastanza perché..
Andrei: Dove ti fa male? - Mi chiede preoccupato. Wow è preoccupato per me! Per me! Non so se ve ne rendete conto!
Io: Ehm.. no niente è solo una botta.. passerà non ti preoccupare. - E mi sforzo di sorridere, facendone risultare una smorfia.
Andrei: Dammi la mano che ti aiuto a rialzarti. è tardi e devi andare a casa. - Dice lui esitando prendendomi per i fianchi per rialzarmi e poi mettendomi un braccio attorno alle spalle per sostenermi. Mi accompagna alla sua moto e gli chiedo di accompagnarmi a scuola per prendere la mia moto. Per tutta la strada mi tengo stretta a lui e mi sento protetta.
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La pallavolo o lui?
RomancePROLOGO Ciao, mi chiamo Shila, ho 16 anni e tra un mese ne compio 17, il 20 marzo per la precisione. Vivo in una grande casa su una collina, in mezzo al nulla, tranquillità assoluta. Ho una sorellina più piccola a cui badare perchè i nostri genitori...