Dopo le reazioni del mattino, Piton si esibì meramente in un sorrisetto. "Buonasera, Molly," replicò.
"Ragazzi! Sono arrivati!" Gridò Arthur al di sopra di una spalla, quando entrarono in soggiorno. Si fece avanti, una mano tesa verso Severus. "Salve, Sev-" Un mare di teste rosse si fece largo attraverso la porta, spingendolo da una parte.
"Harry! Sei qui!" Esclamò Ron, guidando il branco. "Perché non ci hai raccontato le novità, amico?"
"Già, Harry -" I gemelli erano arrivati.
"- a cosa stavi -"
"- pensando quando non hai condiviso i tuoi piani -"
"- con noi? E, Professore -"
"- ora che sarà uno di noi -"
"- vuol dire che possiamo chiederle aiuto -"
"- con le nostre pozioni?"
"Non riesco a immaginare che un professore di Hogwarts vi aiuterebbe con i vostri esperimenti non autorizzati," li schernì Percy, facendosi largo nella stanza.
"Ah, avanti, Perce," un enorme giovane dai capelli rossi con una zanna di drago legata al collo arruffò i capelli del Prefetto, con grande fastidio di Percy. "Il professor Piton può considerare l'idea di supervisionare i gemelli come una misura necessaria per la sua salute e la sua sicurezza."
L'ennesimo alto uomo dai capelli rossi entrò in soggiorno, con una ragazza a portata a cavalluccio. Harry cominciò a sentirsi un po' clautrofobico ed arretrò di un passo, avvicinandosi a Piton.
L'attimo dopo sentì la mano del professore sulla spalla. "Se stai cercando di riportarci ad Hogwarts," disse Piton, la voce serica, "cortesemente, permettimi prima di prendere un po' di Metropolvere, prima che tu ci spinga nel fuoco."
"Davvero, che maniere! Cosa penseranno di noi Harry e il Professor Piton!" Esclamò Molly, allontanando tutti. "Non hanno avuto neanche la possibilità di salutare vostro padre, ancora!"
Arthur finalmente riuscì a stringere la mano di Piton e ad arruffare i capelli di Harry. "Come stai, Harry?"
"Bene, signore, grazie," disse Harry educatamente, attento ad evitare di assomigliare ad un "babbuino illetterato".
"Severus, so che non hai bisogno che i nostri figli ti siano presentati; ma, Harry, mentre conosci i nostri quattro ragazzi più giovani, questi sono i due più grandi: Bill -" L'alto uomo dai capelli rossi gli sorrise, ed Harry notò il suo orecchino. "- e Charlie."
"Ciao, Harry!" Il giovane muscoloso avvolse la mano di Harry con la propria, larga e callosa; ma la sua stretta era gentile. Harry gli sorrise, e gli piacque immediatamente.
"E non credo che nessuno di voi abbia incontrato nostra figlia, Ginny." Bill girò su sé stesso così che la ragazza sulla sua schiena potesse essere vista. Lei arrossì sotto ai loro sguardi e squittì un "Ciao."
Ron alzò gli occhi al cielo e bisbigliò ad Harry. "Non so se stia facendo la timida perché ha sentito così tante storie su Piton o perché ha una cotta per te – be', per Il Ragazzo Che E' Sopravvissuto," si corresse quando vide le sopracciglia di Harry levarsi in volo. "In ogni caso, non ti lasciare ingannare. In genere Ginny è come la mamma, solo più rumorosa!"
Harry sorrise.
"Mamma," esclamò Ron, "possiamo prendere Harry e andare a giocare?"
"Certo, caro," replicò Molly. Harry gettò un'occhiata a Piton e, avendo ricevuto un assenso austero, si affrettò fuori con gli altri. Ginny si contorse per scendere dall'ampia schiena di Bill e li raggiunse, lasciando Piton con Bill, Charlie, Molly ed Arthur.

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Harry's new home
FanfictionUn ragazzino solo. Un sarcastico, irritante bastardo. Quando la salvezza dell'uno è affidata all'altro, tutti sanno che non finirà bene... oppure sì