Capitolo 19

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I discorsi degli studenti si erano interrotti e tutti gli occhi si erano rivolti alla tavola dei professori per vedere se la rissa che si stava preparando da quelle parti sarebbe esposta. Per questa ragione, occorsero diversi istanti prima che qualcuno realizzasse che le porte per la Sala Grande erano state spalancate.

"Basta così!" Esclamò Silente alla fine in tono perentorio, la sua magia protesa a rafforzare l'ordine. Bumb, imbronciata, posò la tazza di farinata d'avena che era stata sul punto di tirare a Chips, mentre il resto dei professori si ricomponeva con espressione piuttosto colpevole. Piton e la McGranitt si scambiarono un'ultima occhiataccia, ma poi un grido dal fondo della Sala fece evaporare tutte le ostilità legate al Quidditch.

"Preside! E' questo il genere di comportamento che ci si aspetta che i nostri ragazzi emulino?" Harry, insieme agli altri studenti, sporse il collo per vedere chi aveva parlato. Un alto uomo aristocratico dai capelli di un biondo pallido avanzò lungo il corridoio centrale, un bastone dal pomo d'argento stretto in mano. Al fianco di Harry, Draco trattenne il fiato e si sistemò in fretta le vesti.

"Ehi, ti assomiglia," bisbigliò Harry. "Quello è -"

"Mio padre," confermò Draco brevemente. Inghiottì a fatica e guardò con apprensione Lucius che marciava verso la tavola dei professori.

"Buongiorno, Lucius," disse Albus in tono piacevole, lo sguardo scintillante verso Malfoy padre. "Trovo che un vivace dibattito sia un'eccellente maniera di cominciare la giornata. Vorrebbe unirsi a noi per colazione?"

"Preside!" Un secondo uomo, questo con una piccola, bizzarra bombetta, trotterellò arrabbiato sulla scia di Lucius. "Pretendo di sapere che cosa sta accadendo qui!"

"Il pubblico pretende di sapere," intervenne melliflua una donna magra, con gli occhiali, tenendo dietro al piccolo uomo. "Ha qualche commento da fare, Preside?"

Gli occhi scintillanti di Silente si posarono su tutti loro. "Magari se volessi spiegare cosa ti porta qui così di buon mattino, Cornelius, sarei in grado di rispondere alle tue domande e di provvedere ai commenti per la signora Skeeter."

Lucius riprese il controllo del gruppo. "Siamo qui, Preside," annunciò, "per via degli allarmanti eventi avvenuti ieri a scuola!"

"Potrebbe essere più specifico, per cortesia?" Gli occhi di Silente scintillarono ancor più allegramente. "Si sta riferendo al fatto che gli elfi domestici abbiano terminato il dolce, all'allarmante aumento dei calzini mancanti o -"

"Immaginate il mio choc e la prima preoccupazione," proseguì Malfoy, ignorando il Preside, "quando sono rientrato questa mattina da un viaggio d'affari all'estero e mi sono fermato nell'ufficio del Ministro Caramell per informarlo in proposito, solo per scoprire che gli Auror erano stati chiamati a scuola la notte prima. Diversi studenti anziani sono stati espulsi ed arrestati! Perché non sono stato informato di tali eventi, come membro del Consiglio di Amministrazione e genitore coinvolto?"

"Forse perché era in viaggio all'estero?" suggerì Silente con gentilezza.

"Ero lì," proclamò Lucius, parlando direttamente alla donna che stava guardando, Harry poteva vederlo, adesso, una penna affaccendata a scrivere, "pacificamente seduto nell'ufficio del Ministro, quando un Auror è entrato ed ha deposto un rapporto che mi ha fatto gelare il sangue! Maledizioni Imperdonabili sono state usate ad Hogwarts! Il mio stesso figlio era un bersaglio! Come è accaduto che una simile violenza sia stata permessa all'interno di queste sacre aule?"

"Oh, pover'uomo," tubò la giornalista. "Che cos'ha fatto, dopo, in quanto parente coinvolto e membro del Consiglio di Amministrazione?"

"Naturalmente ho suggerito che raggiungessimo Hogwarts immediatamente per ottenere un rapporto completo dal Preside. Ho chiesto che il Ministero iniziasse un'inchiesta completa su -"

Harry's new homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora