Capitolo 18

907 43 1
                                    


Harry si svegliò il giorno dopo sentendosi sorprendentemente bene per essere uno che era stato assalito appena dodici ore prima. Le pozioni, per non parlare del massaggio del Professor Piton, avevano fatto il loro dovere, e il ragazzo praticamente saltellava attraverso il corridoio mentre accompagnava il suo professore a colazione. Certo, svegliarsi nella sua fantastica stanza, con il professore che gli batteva gentilmente la spalla, era abbastanza per metterlo di buonumore, abituato com'era ai Dursley che gli gridavano rabbiosamente attraverso la porta dello sgabuzzino.

Piton guardò con disapprovazione l'allegro moccioso al suo fianco. Odiava le persone mattiniere. Non che gli piacesse particolarmente chiunque altro, ma pensava che le persone che si svegliavano con un sorriso sul volto e una canzone nel cuore avrebbero dovuto essere annegate nel loro porridge mattutino. E cos'aveva il piccolo mostro da essere così felice? Aveva scrollato il moccioso praticamente fin quasi a fargli scappare fuori il moccio per svegliarlo, ed aveva evitato di usare l'Aguamenti solo perché non voleva sprecare tempo con gli inevitabili incantesimi asciuganti che sarebbero seguiti. "Potter," ringhiò attraverso i denti serrati quando Harry si esibì in un saltello in corsa davanti ad uno degli arazzi appesi per vedere se riusciva a toccarne il bordo inferiore. "Se non ti comporti con appropriata dignità, ti trascinerò per i corridoi per l'orecchio."

Harry gli lanciò una lunga occhiata, valutandolo, e per un orribile momento Piton temette che il moccioso avrebbe scoperto il suo bluff; ma alla fine il ragazzo sorrise e scrollò le spalle. "Ok, professore," esclamò amichevolmente. "Posso avere delle frittelle per colazione?" chiese un momento dopo.

Piton gli gettò un'occhiata valutativa. Il tempismo era quasi Serpeverde. "Per favooore?" disse Harry, esibendosi nei suoi migliori "occhi da cucciolo".

"Solo dopo aver mangiato un po' di frutta e una piccola ciotola di farina d'avena," disse Piton severamente. "Non ti permetterò di saturarti di zucchero e sciroppo e poi di saltellare eccitato per il castello per il resto della giornata."

Harry alzò gli occhi al cielo. "Non lo farei!"

"Hmf," Piton gli lanciò un'occhiata scettica, ma non disse altro sull'argomento.

"Professore?" azzardò Harry un attimo dopo.

"Sì?" replicò lui minacciosamente.

"Distillerai qualche pozione, stanotte?" gli chiese Harry in tono fin troppo casuale.

Piton soppresse rigidamente la contrazione delle sue labbra. Così, ecco cosa voleva il ragazzo. "Forse," disse senza sbilanciarsi.

Harry fece scivolare un dito contro il muro mentre camminavano. "Perciò forse ti servirà un po' d'aiuto nel preparare gli ingredienti?" propose, nel medesimo tono noncurante.

Piton alzò gli occhi al cielo davanti alla trasparenza delle azioni del ragazzo. E, peggio ancora, il moccioso pensava davvero che preparare ingredienti per pozioni fosse divertente! Gli piaceva trascorrere del tempo nei sotterranei, ed aveva preso l'orribile abitudine di portare con sé diversi Grifondoro. Che cosa si supponeva che Piton usasse come punizione se i nuovi studenti del primo anno volevano tutti passare il tempo schiacciando Bubotuberi ed estraendo occhi di salamandra? Era rimasto nauseato la prima volta che Harry aveva squittito in deliziato orrore e assegnato all'incarico, precedentemente gravoso, la definitiva onorificenza pre-adolescenziale di "DISGUSTOSO!"

Ora lui e Weasley, ed anche il precedentemente pietrificato Paciock, avevano preso l'abitudine di "passare" per il suo laboratorio nella speranza di essere autorizzati a sventrare, spellare, schiacciare o tritare qualcosa. Piton era cupamente consapevole che fosse solo questione di tempo prima che la piccola saccente venisse a sapere della cosa; e una volta che lei avesse cominciato ad insistere per venire, i Corvonero l'avrebbero seguita da presso. Poi i suoi serpenti avrebbero preso a lamentarsi per essere messi da parte, e i Tassorosso avrebbero fatto facce tristi e si sarebbero agitati come anime in pena perché venivano esclusi e poi che cosa si presupponeva che lui facesse per rendere le sue punizioni le più odiate e temute di Hogwarts? Avrebbe perso la sua reputazione di Malvagio Pipistrello del Sotterraneo, ed era tutta colpa del moccioso.

Harry's new homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora