Erano trascorsi ormai due mesi da quando la vita di Harry era cambiata completamente, e lui stava cominciando finalmente a sentire di appartenere ad Hogwarts. Era stato strano realizzare che un intero mondo magico esisteva al fianco di tutto quel che aveva sempre conosciuto, ma questo era un adattamento facile rispetto all'abituarsi ad avere persone che si preoccupavano per lui. La novità di avere persone che gli sorridevano e lo salutavano piacevolmente durante la sua giornata non era ancora sbiadita: perciò quando Halloween cominciò ad avvicinarsi, e tutti gli insegnanti e gli studenti presero a parlare eccitati della grande festa, Harry seppe che sarebbe stato sia ingrato che sgarbato dire alla gente che non voleva andare. Non voleva rovinare la notte per il professor Piton e per il resto dei Serpeverde, né per i suoi amici in Grifondoro; così decise che la cosa migliore da fare era tenersi il problema per sé.
Ovviamente questo era prima detto che fatto, quando avevi non uno ma due migliori amici. Sin dalla Grande Battaglia, Harry aveva considerato Hermione Granger un'amica intima. All'inizio Ron era stato un po' incerto riguardo a lei; dopotutto, era sia una ragazza che una secchiona. Ma, dopo le rivelazioni riguardo alla sua famiglia, era troppo spaventato per dirle di togliersi dai piedi, ed entro una settimana la disponibilità di lei ad aiutare con i compiti così come le sue idee astute per replicare agli scherzi dei gemelli le avevano assicurato un posto nel cuore di Ron così come in quello di Harry.
"Qual è il problema, Harry?" chiese lei durante il pranzo. "Sembri distratto."
"Già, amico," le fece eco Ron, cessando per un attimo di cacciarsi in bocca altro cibo. "Non sei ansioso di partecipare al Banchetto di stanotte?"
"No," ammise Harry. "In realtà non vorrei andare."
Ron lo fissò come se gli fosse cresciuta un'altra testa. "Cosa! Perché no?"
Harry distolse lo sguardo. "Semplicemente, non voglio."
"L'hai detto al professor Piton o alla professoressa McGranitt?" chiese Hermione, sempre pratica. "Magari potresti essere esonerato dal partecipare."
Harry arricciò il naso. "Non voglio dover spiegare tutto. Voglio dire, che differenza fa se non sono lì?"
"Ce n'è semplicemente di più per il resto di noi!" confermò Ron allegramente, prima di ricomporsi davanti all'espressione di Hermione. "Voglio dire, se non vuoi andare, amico, non vedo perché sia un male. Non è come se stessi saltando delle lezioni o qualcosa del genere."
"Esatto!" esclamò Harry. "Perciò, pensate che potrei semplicemente squagliarmela?"
Hermione aggrottò la fronte. "Penso che dovresti chiedere il permesso. Perché è così difficile?"
Ron alzò gli occhi al cielo. "Accidenti, Hermione. Penso che chiederesti il permesso se andassi in bagno per fare la pipì e poi decidessi di aver bisogno di - OW!"
"Non essere volgare, Ronald Weasley!" sbottò Hermione veementemente. "E solo perché io non provo a cacciarmi nei guai non c'è ragione di prendermi in giro."
"Okay, okay," disse Ron in fretta. "Calmati."
"Penso che me ne andrò solo in biblioteca, invece che al Banchetto," disse loro Harry. "Nessun altro sarà lì, ed è facile nascondersi tra gli scaffali così che Madam Pince non ti veda."
"Verrò con te, Harry," si offrì Hermione. "Non ero ansiosa di andare al Banchetto neanche io, a dirti la verità. Dopotutto ci saranno tutti quei dolci e lecca-lecca, e i miei miucciderebbero se sapessero che ho mangiato tutto quello zucchero."
Ron impallidì. Come gli altri purosangue, ora era terrorizzato dal pensiero dei dentisti in generale e dei genitori di Hermione in particolare. "Non farli arrabbiare!" la esortò, nel panico. "Vai in biblioteca come vuole Harry." Fece una pausa. "Erm, immagino che potrei venire anche io," aggiunse, infelice, punzecchiando il proprio cibo.
Harry scambiò un sorriso nascosto con Hermione. Entrambi sapevano quanto l'amico, il "pozzo senza fondo", avesse aspettato con ansia il banchetto. "Accidenti, amico, ed io che speravo che tu andassi al banchetto e ci coprissi le spalle," disse Harry in tono deluso. "Voglio dire, so che non è molto giusto da parte nostra aspettarci che tu vada da solo -"
"No, no!" disse Ron in fretta. "E' tutto a posto. Andrò io. Hai ragione. Sembrerebbe sospetto se mancassimo tutti ma, in questo modo, posso dare l'impressione che ci siate anche voi lì."
E così quella sera Harry ed Hermione si trovarono piazzati in un angolo nascosto della biblioteca, lavorando sui propri compiti - e prendendo appunti in più per Ron - mentre il loro amico si ingozzava felicemente insieme ai suoi compagni Grifondoro.
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Harry's new home
FanficUn ragazzino solo. Un sarcastico, irritante bastardo. Quando la salvezza dell'uno è affidata all'altro, tutti sanno che non finirà bene... oppure sì