capitolo 38

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"Harry, è ora di alzarsi.” Pausa. “Harry.” Pausa. “Potter.” Pausa. “POTTER!”
“Mmmrglph.” Harry sprofondò ancor di più nel suo soffice cuscino, desiderando che quell'irritante voce se ne andasse e lo lasciasse in pace.
“Potter, alzati immediatamente!” Uno scapaccione atterrò sul suo posteriore, ma la spessa coperta attenuò tutta la sua forza, ed Harry si limitò ad agitare il sedere in una sonnolenta protesta.
“Harry, se non ti alzi immediatamente andrò nella Foresta Proibita senza di te,” una soffice, serica voce parlò direttamente nel suo orecchio, ed Harry brontolò in risposta.
“Bene,” disse, la voce impastata. “Vai senza -” e poi il suo cervello processò cosa in effetti stesse accadendo e lui schizzò a sedere con un grido. “NO! ASPETTA! SONO SVEGLIO!” strillò, agitandosi selvaggiamente in cerca dei suoi occhiali. Il suo professore non se n'era andato senza di lui, vero?
No. Phew! Il professor Piton era ancora lì, lanciandogli furiose occhiatacce mentre si sosteneva al comodino di Harry con una mano premuta sul cuore.
“Non c'è alcun bisogno di emulare una banshee, Potter!” disse Piton severamente, sforzandosi di rallentare i battiti martellanti del suo cuore. Chi si aspettava che il moccioso passasse da un apparente coma profondo ad una piena isteria urlante in un batter d'occhio?
Harry arrossì. “E' solo che non volevo che mi lasciassi indietro,” spiegò lui, saltando giù dal letto. Fece del suo meglio per cercare di appiattirsi i capelli che, ovviamente, erano ritti in tutte le direzioni.
“Mettiti le scarpe e lavati,” lo istruì Piton. “La cena è già sul tavolo.”
“Forte!” Harry cacciò i piedi nelle scarpe e schizzò giù per il corridoio, ignaro della fronte aggrottata di Piton.
Veramente! I ragazzi in età prepubere erano un agglomerato di contraddizioni – prima protestavano contro l'idea di un pisolino con la stessa veemenza che gran parte degli adulti riservavano alla pratica della tortura, poi si addormentavano profondamente mentre ancora insistevano che non sarebbero stati neanche in grado di sonnecchiare.
“Allora, qual è la nostra missione segreta?” chiese Harry, ansioso, dopo che si furono seduti nella piccola cucina di Piton.
“Non parlare con la bocca piena,” lo ammonì Piton automaticamente.
“Scusa.” Harry inghiottì e ripeté la domanda.
“Andremo nella Foresta in cerca di serpenti.” Harry sbatté le palpebre. “Vuoi dire di Serpeverde?” chiese, trovando difficile immaginare che un qualunque membro della Casa di Piton sarebbe stato sufficientemente sciocco da sgattaiolare nella foresta. Se i loro Prefetti non li avessero colti sul fatto, il Capo della loro Casa ci sarebbe riuscito di sicuro.
“No, no, sciocco ragazzino. Veri serpenti. Mi aspetto che tu parli con loro e che ti assicuri la loro collaborazione.”
Harry gonfiò il petto per l'orgoglio. Wow! Lui aveva una parte veramente importante nell'operazione. Suo padre si doveva fidare davvero di lui. “D'accordo,” acconsentì in fretta. “Cosa vogliamo che facciano?”
“Quando Minus sarà scoperto farò del mio meglio per tenerlo sotto controllo: ma, nel caso in cui sia in grado di tornare alla sua forma di Animagus, è fondamentale assicurarsi che non sia in grado di scappare. Questo castello è vecchio ed ha molte fessure e crepe dove un ratto potrebbe facilmente infilarsi. I serpenti saranno presenti per evitare che questo accada.”
“Ooooh.” Harry guardò il suo tutore con ammirazione. Che piano fantastico! “Perciò se cerca di scappare come ratto, i serpenti lo mangeranno?”
“Esattamente. Sospetto che Minus ritornerà nella sua forma umana piuttosto che permettere che questo accada: ma, poi, non sarà più in grado di sgattaiolare via.”
“Questa è un'idea fantastica!” disse Harry, sincero. “Perciò io spiegherò solamente ai serpenti cosa abbiamo bisogno che facciano?”
“Precisamente. Ho saputo da Hagrid che ci sono molti serpenti magici nella Foresta che rimangono attivi per tutto l'inverno. Sospetto che se un Rettilofono si avventurerà nella Foresta nel cuore della notte, chiamandoli, usciranno allo scoperto per investigare.”
“Forte! Ehm, che ore sono, comunque?”
“Quasi le due del mattino. E' ovviamente importante che entrambi non ci facciamo vedere durante quest'operazione. Finisci la cena ed andremo. E' molto freddo, fuori, perciò copriti bene; io lancerò un Incanto Riscaldante su di te prima che lasciamo il castello.”

Harry's new homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora