“... E suppongo che questo dimostri che qualche volta, anche quando qualcosa sembra andar male, può rivelarsi una benedizione,” concluse Poppy. “Non so quanto a lungo Quirinus avrebbe potuto continuare a farcela da solo.”
Piton fissava corrucciato la scrivania. Sentire che aver spinto il balbuziente imbecille giù per le scale aveva effettivamente recato beneficio all'uomo era distintamente irritante. Certo non aveva avuto intenzione di fare all'idiota un favore – tutto il contrario!
“Cosa pensi che l'abbia fatto ammalare? C'è qualche tipo di rischio per gli studenti, per una malattia magica o babbana?” chiese Albus. Gli altri insegnanti emisero versi di preoccupazione mentre Piton alzava gli occhi al cielo, irritato. Comunque, dato che quello era il suo comportamento abituale durante gli incontri tra gli insegnanti, nessuno vi prestò troppa attenzione.
Poppy sospirò. “Davvero non lo so. I miei incantesimi non mostrano nulla di anormale, ma vi è qualcosa di... confuso in essi. Non sono certa di cosa lo stia causando. Viste le sue condizioni in continuo peggioramento, sto iniziando a chiedermi se non abbia preso un qualche genere di parassita babbano mentre girava per le foreste in Albania. Ha perso molto peso, è anemico e debole... ma insiste di non soffrire di flatulenze o di diarrea, com'è normale con i parassiti, anche se penso che se usassi uno strumento babbano che mi consentisse di guardargli su per il -”
Ora le espressioni del corpo docente mostravano quanto essi rimpiangessero di aver incoraggiato la strega, e Piton colse l'opportunità al volo. “Poppy, gentilmente, evita di discutere le abitudini intestinali della gente. Non siamo i tuoi colleghi del San Mungo di di certo non siamo interessati alla mer-”
“Sono certo che tutti noi auguriamo a Quirinus una rapida guarigione,” intervenne Albus in fretta. “Per favore, digli questo da parte nostra ed assicuragli che non deve preoccuparsi per le sue lezioni.”
Poppy smise di fissare ferocemente Severus sufficientemente a lungo da annuire. “Mi dispiace di non poter dare una stima di quanto occorrerà perché stia abbastanza bene da riprendere i suoi doveri di insegnante; ma, finché non capirò cos'è che lo sta prosciugando di tutte le sue energie, dubito che sarebbe ad ogni modo un professore molto efficiente.”
Silente ignorò lo sbuffo di derisione di Piton e si limitò ad annuire e sorridere. “Allora farà meglio a restare in infermeria finché non avrai risolto il mistero. Mi sto divertendo molto a seguire le sue lezioni – è passato troppo tempo dai giorni in cui interagivo tutti i giorni con gli studenti.”
La Chips parve a disagio. “Penso che dovrebbe essere trasferito al San Mungo -”
“No.” Il tono di Silente era adamantino. Piton lanciò un'altra occhiataccia al tavolo. Lui non si sarebbe sentito al sicuro finché Raptor non avesse lasciato il castello e non avesse più avuto accesso ad Harry; ma Silente insisteva nel tenere l'uomo vicino finché non avessero avuto una miglior comprensione delle sue alleanze.
Poppy parve sul punto di ribellarsi. Poi, sospirò. “Be', per ragioni che si rifiuta di esporre, anche Quirinus insiste per restare. Suppongo che, dal momento che non sta peggiorando, non ci sia danno... Ed è un po' più forte, ora che può restare a letto e conservare le energie; ma vorrei solo sapere cos'è stato a causargli questo problema. Non posso supportarlo per sempre tramite pozioni ed altri sistemi artificiali!”
“Sono certo che troverai una spiegazione,” disse Albus in tono di conforto, e Poppy riuscì a sorridere.
Piton rifletté. Sembrava che Quirinus non avesse fretta di lasciare le cure di Poppy, e questo poteva dare ad Albus la possibilità di seguire la scia dei suoi movimenti durante il tempo trascorso in Albania. La loro miglior teoria, finora, era che si era trovato in contatto con qualche Mangiamorte durante i suoi viaggi e che questi, sapendo che Harry sarebbe entrato ad Hogwarts quell'anno, avesse convinto Raptor ad unirsi alla loro piccola cabala. Piton non pensava che molti dei seguaci di Voldemort nell'Europa dell'Est fossero sopravvissuti alla sua scomparsa: ma tutto quel che occorreva erano uno o due dei suoi fedeli più pericolosi – come Bellatrix – per scatenare nuovamente l'inferno.
“Altre questioni?” chiese Albus.
Gli altri scossero la testa, e l'incontro si aggiornò. Mentre uscivano, Vitious tirò da parte Piton per commentare i rapidi progressi di Harry nelle sue lezioni aggiuntive. “Estremamente impressionante, Severus! Ho anche introdotto il ragazzo ad alcuni esercizi di magia senza bacchetta molto elementari, e sono rimasto sbalordito dalla predisposizione di Harry. E' un ragazzino decisamente potente,” concluse Filius, ammirato.
Piton sbuffò. Ecco un altro membro del Fan Club di Potter – tipico! Pensavano tutti che il moccioso fosse la reincarnazione di Merlino, piuttosto che fermarsi a pensare che Piton potesse essere intento ad addestrare il moccioso durante numerose sessioni pratiche alla settimana. Oh, no, non poteva essere il suo duro lavoro ad esserne la causa – molto meglio guardare Il Moccioso Sopravvissuto come un prodigio.
Hmf. Gran prodigio, poi. Erano occorsi due rimproveri e cinque Cioccorane prima ancora che il piccolo mostro acconsentisse aprovare ad usare la magia senza bacchetta – e tutto perché aveva letto che era qualcosa che solo i maghi più potenti riuscivano ad usare. Dal momento che Harry aveva ancora l'autostima di un Vermicolo, si era prontamente convinto che non ci sarebbe mai riuscito, e Piton era stato costretto ad indulgere ad un'abbondanza di sdolcinatezze per persuadere il ragazzo del contrario. Quasi gli era occorsa una Pozione Calmante per lo Stomaco, dopo aver dovuto sputar fuori tutti quei nauseanti complimenti: ma alla fine l'astuzia Serpeverde aveva (come sempre) prevalso sull'ostinazione Grifondoro, e il moccioso ci era cascato, e subito dopo avere prontamente – e senza sforzo – fatto levitare una piuma senza bacchetta.
Ma Vitious l'avrebbe apprezzato? No. Certo che no. “Allora, se il ragazzo ha tanto talento, presumo che tu lo stia rapidamente facendo avanzare attraverso il materiale? Vorrei che iniziasse a duellare, più tardi, quest'anno.”
Vitious, lui stesso un campione duellista, sbatté le palpebre. “Così presto? Be', sono certo che la sua magia sia all'altezza, ma...”
“Eccellente. Se lo introdurrai agli appropriati incantesimi di offesa e difesa, io mi assicurerò che sia consapevole di cosa, precisamente, gli accadrà se userà mai uno dei suddetti incantesimi al di fuori di una lezione supervisionata.”
Vitious emise un suono di disapprovazione. “Harry appare essere un ragazzo molto responsabile, Severus. Sono certo che tu non debba preoccuparti di cose simili, e io davvero non credo che un approccio pesante sia indicato.”
Piton sbuffò, ma non rispose. Ad essere sincero, era un bel sollievo apprendere che almeno qualcuno tra gli insegnanti ancora pensava che fosse severo con il moccioso: aveva temuto che le ingenue rivelazioni di Harry avessero interamente demolito la sua reputazione da Pipistrello Malvagio, ma evidentemente alcune condizioni faticano a morire. “Non tutti i bambini rispondono bene alle punizioni corporali, Severus,” sta proseguendo Filius, con cautela, sempre prudente di fronte alla tempra del suo più giovane collega, “e, a giudicare dalla mia esperienza con Harry, anche pochi scapaccioni sonori gli farebbero probabilmente più male che bene. E' molto diversoda suo padre, sai.”
Piton rivolse al mago più basso un'occhiataccia letale. “E questo cosa vorrebbe significare?” mormorò, il tono pericoloso.
Vitious non si lasciò scomporre. “Significa,” replicò, chiaramente, “che, da ragazzo, James era – malgrado il suo fascino – eccessivamente confidente, al punto d'essere arrogante, e un po' un bullo. Un paio di correzioni taglienti al suo comportamento non avrebbero fatto danno, e avrebbero potuto contenere i suoi eccessi ben prima che maturasse, finalmente, per conto suo. Harry, d'altra parte, è estremamente timido e incerto in molte situazioni, ed io penso che complimenti ed incoraggiamenti, piuttosto che minacce e botte, siano il modo migliore di fargli esprimere il suo potenziale.”
Piton fissò Vitious, sorpreso. Mai, prima, aveva realizzato che il piccolo uomo fosse consapevole delle pecche nel carattere di James; e doveva ammettere che la sua valutazione del carattere di Harry era altrettanto precisa. Il che rendeva ancor più sorprendente che fosse così cieco davanti a quello di Severus.
Ad essere onesti, era insieme irritante e gratificante – irritante che fosse tanto facilmente percepito dai suoi pari come un bastardo crudele, ma gratificante che il moccioso non fosse riuscito a convincere tutti, a scuola, che lui fosse un gran cuor di burro. “Posso assicurarti che il ragazzo riceverà da me esattamente quel che si merita,” disse a Vitious in tono altezzoso, prima di girarsi con uno svolazzare di vesti.
Era bello sapere che la magia del ragazzo non era stata ritardata o bloccata dal tempo trascorso con quei disgustosi Babbani; se ciò fosse accaduto, lui davvero avrebberitirato fuori alcuni degli incantesimi più Oscuri dei suoi giorni da Mangiamorte. Ma se Vitious era convinto che Harry era potente, allora doveva essere un potente mago, invero. Filius poteva essere tollerante fino alla nausea verso gli scherzi e i guai degli studenti, ma era brutalmente accurato quando si trattava di valutare il talento magico. Non avrebbe mai esagerato in tal senso, e ciò significava che Harry davvero stava andando bene e facendo rapidi progressi. Severus cominciò a catalogare mentalmente tutti gli incantesimi che Harry avrebbe dovuto imparare, dalla Fattura Gambemolli fino alSectumsempra ed all'Avada Kedavra. Oh, non sarebbe arrivato a quelle letali ancora per un po', ma Piton non aveva alcuna intenzione di spedire il suo protetto a fronteggiare Voldemort armato con nulla più che l'Expelliarmus.
Si era sentito a disagio per aver insegnato ad Harry quell'Incanto Incollante la settimana passata; ma, con suo sollievo, non aveva trovato nessuno dei compagni di classe del piccolo mostro Incollati ai pali delle porte di Quidditch, né nessuno degli altri professori si era lamentato di aver trovato i suoi possedimenti appiccicati misteriosamente alle cattedre, anche se una piccola voce nel fondo della sua testa continuava ad insistere che quella era solo la pace prima della tempesta. D'altra parte, se aveva seriamente intenzione di insegnare al bambino la magia offensiva molto prima di quanto non accadesse con i suoi coetanei, allora aveva bisogno di qualche prova dell'autocontrollo e del giudizio del moccioso. Se non ci si poteva fidare di Harry neanche con un semplice Incanto Incollante, allora come diavolo avrebbe potuto insegnare al ragazzo gli incantesimi dei quali aveva bisogno per difendersi?
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Harry's new home
FanficUn ragazzino solo. Un sarcastico, irritante bastardo. Quando la salvezza dell'uno è affidata all'altro, tutti sanno che non finirà bene... oppure sì