Oggi, ci siamo ritrovati quasi tutti per adesso almeno.
Ho ancora Anna a fianco a me, ho ritrovato di nuovo il mio migliore amico Paul e altre persone.
Ma ho paura di perderle, anche Rubio ha paura di perdere delle sue persone care, eravamo rinchiusi in uno sgabuzzino legati ad una corda.
Non potevamo comunicare per via dello scotch sulla nostra bocca, non sapevamo cosa fare in quel momento visto che sia io che Rubio avevamo perso le speranze.
Mi scese una lacrima pensando a tutto ciò, sembravo stupido ma non volevo perdere tutti così in fretta, non adesso.
Rubio iniziava a perdere conoscienza, si vede che per il panico e l'ansia addosso iniziò a perdere totalmente i sensi.
Dentro sentivo parlare alcune persone sui loro giri e poi da dentro sentivo arrivare ragazze dalle loro voci.
"Allora cosa facciamo con quei due lì dentro?" Disse uno.
"Scusate, chi avete preso adesso? Ne ho abbastanza che richiudete persone dentro lo sgabuzzino solo per fare i fighi della via." Disse una ragazza che dalla voce mi sembrava familiare.
"Scusa almeno sai come si chiamano quei due?" Lei, era Jessica.
La sua voce mi ritornò in mente dopo tutto quello che era successo tra noi e dopo tanto tempo me la ricordavo ancora a memoria.
"Uno si chiama Rubio da quel che mi ricordo, l'altro non lo so." Disse un ragazzo.
"Aspetta, perchè avete preso Rubio? Non era entrato nel vostro giro?" Disse Jessica.
"Si,certo. Ma vogliamo fargli imparare l'arte del mestiere prima di tutto." Dicevano ridendo.
"Dai adesso apritegli!" Urlò Jessica.
Avevo più ansia in quei secondi che sbloccarono la serratura che nel tempo che eravamo bloccati.
Cosa avrebbe fatto Jessica rivedendomi? Non lo volevo sapere, volevo solo andarmene.
Aprirono lo sgabuzzino, trovarono Rubio che aveva perso i sensi, io ero rivolto verso indietro dello sgabuzzino e per quei minuti non sapevano chi ero.
"Lo sapevo, non ci sa fare Rubio ci avrei scommesso." Disse un ragazzo.
"Ma l'altro dietro si muove ancora a quanto pare." Dissero.
Slegarono Rubio e mi alzai, mi tolsi lo scotch dalla bocca: "Hey bello, vedi di fare meno il fenomeno la prossima volta hai capito? Comunque come ti chiami?" Disse Jessica.
"Ciao Jessica." Dissi con tono cupo.
Iniziò a preoccuparsi molto, i ragazzi si sconvolsero, lei iniziò a tremare di paura per questa sorpresa.
"Come ti chiami? Rispondi cazzo!" Urlò Jessica.
"Io sono Rick." Aggiunsi.
Rimase sconvolta, mi girai con la faccia rivolta alla sua dove i suoi occhi iniziavano ad essere lucidi come l'acqua.
Tremava, io presi Rubio per le spalle e chiesi se potevo andarmene visto che oramai si era fatto tardi.
"Perchè sei qui Rick? Spiegamelo, ti prego mi stai facendo del male." Mi disse Jessica lacrimando sulla mia giacca.
"Hey tu, tieni queste. Erano per Rubio, state attenti la prossima volta." Disse ancora lui.
Mi avviai fuori dalla via, Rubio riprese conoscienza, ci salutammo e avanzai verso casa, ma da dietro sentivo una persona correre dietro di me, era ancora lei.
"Rick ti prego aspetta!" Esclamò Jessica.
"Perchè? Dimmi perchè non mi vuoi più parlare. Io ho ancora bisogno di te almeno per stavolta, sono in guai seri con me stessa. Ho paura di tutti ma di te no Rick ti prego ritorna!" Mi urlò piangendo.
"Jessica, non ho voluto rivederti per un motivo, i tuoi "amici" mi hanno preso per colpa di Rubio capiscilo, hai altre persone accanto a te oramai. Anche io ne ho diverse adesso, è sto bene veramente con me stesso. Arrivaci con la testa perchè non è difficile, perchè sei cambiata? Io non volevo finisse così ma qui tutti sono cambiati, forse gli unici che non sono cambiati siamo io e Simon e sai perchè dico anche lui? Perchè lui almeno lo avrebbe accettato di essere ucciso per proteggerti è non avrebbe cambiato idea." Dissi.
Arrivò il silenzio quella sera, zero macchine che passavano e le luci della tarda sera che ci proiettavano su di noi, perchè soffrire di nuovo quando adesso sto bene veramente?
Era quella la mia domanda in quel momento, Jessica scappò, io ritornai a casa dove trovai il messaggio della buonanotte da Anna.
È anche questa giornata passò leggermente fuori dalle regole di tutte le altre.
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MySelf Destruction
Fiksi RemajaRick è un ragazzo di 16 anni che vive in un costante stato di solitudine dovuto per la sua vita tumultuosa con i problemi a scuola e il divorzio dei suoi genitori. Mentre pensava che la sua vita sarebbe destinata ad essere solo a se stessi incontrer...