Bastava un attimo, una frase, un azione o addirittura un secondo nel vedere cambiare il viso di una persona.
Molte persone entrano così, senza neanche bussare e ti prendono il meglio di te andandosene senza neanche ringraziarti di averti conosciuto.
Sará il caso che io sono troppo incasinato con me stesso, ma a volte e meglio essere incasinati che essere ordinati. Sapete, io non sono mai riuscito a mettere mai apposto una tegola della mia vita sociale in primis.
Molti lo sapevano quando mi ero appena trasferito a Bologna il primo giorno, molti pregiudizi partirono su di me, non lo capivo siccome non mi avevano mai visto e ne sentito.
Ma lasciamo perdere, io però senza una diretta via ne trovai una più speciale che mi incantò, era di un'altra persona, ancora più incasinata di me in un certo senso ma che capiva le mie situazioni ed io capivo le sue.
Per caso, aveva preso la mia mano e mi sorrise davanti ai miei occhi, lucidi come non mai, splendenti come l'oceano in una giornata di pioggia incessante colpiva i suoi occhi fragili ma che sapevano il gusto di dolore.
Alzargli le maniche lunghe delle sue enormi felpe ne erano la prova, ma andava bene anche così per me.
La accettavo di fronte a mille giudizi su di lei in ogni angolo della cittá, dal primo all'ultimo erano sinonimo di tristezza e depressione in ogni lingua di persone.
Non mi aveva mai cambiato la mia idea, perchè la mia idea era di salvarla da tutto o almeno salvarla nelle mie braccia per tenerla con me per calmare il mare dei suoi occhi almeno per un pò.
Ricordati che ci sarò sempre per te Anna per tutta la vita e spero anche in eterno attorno alle mie braccia.Il tuo Rick.
Non sapevo se mandargli questo poema sul mio cellulare a lei.
11 e mezza di sera, lei era via con una sua amica a Firenze e non mi scriveva da quella mattina che lei era partita e mancava troppo per me.
Iniziavo a farmi dei pensieri a come avrebbe reagito mandandogli questo lungo poema che sinceramente, non sono bravo con queste cose a dire la veritá ma non volevo sembrare uno stupido a scrivergli un semplice "Ciao".
Iniziai addirittura a fare la conta se mandarlo o no quel poema a lei, intanto che ci pensavo avevo molta fame e iniziai a rovistare nella dispensa di casa mia.
Trovai delle patatine e iniziai a mangiare, mentre leggevo di nuovo quel poema mi era caduta una patatina sul cellulare dove era diventato sporco lo schermo per via dell'olio che c'era nelle patatine, senza volerlo mandai tutto quel poema a lei.
Iniziai a rimanere in ansia e tremando presi quella patatina che mi era caduta dalla mano.
Dopo un pò visualizzò il messaggio e capii che era la fine della mia tranquillitá ma una cosa mi colpì di lei in quel momento.
Non rispose subito, a quanto mi ricordo ci mise un quarto d'ora a leggerlo e rimasi perplesso nel fatto di come lo avrebbe recepito quel mio messaggio. Ma la risposta mi sollevò, mandò un altro poema praticamente uguale al mio ma che alla fine del poema aggiunse "Ti amo anche se sto in silenzio".Avviso:
Salve a tutti.
Scusate per questo capitolo molto strano dagli altri ma sono stato molto impegnato in questi giorni tra scuola e altro ma soprattutto per i ripetuti cambiamenti di questo capitolo per colpa delle mie idee poco originali.
Comunque grazie ancora per quello che fate per me davvero, vi ringrazio per le duemila views e più di mille voti per questo racconto con tutto il mio cuore.
Comunque avevo deciso di aggiungere un altro racconto che sará un'altra Teen Fiction che però ha delle caratteristiche molto diverse da questo e molto esplicito in poche parole. A breve farò una introduzione di questo nuovo libro dal titolo "Heavy Storm". Chi mi segue riceverá tranquillamente l'aggiornamento di tutto.
Detto questo vi auguro buona lettura e grazie ancora di tutto.Andrewmsd.

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MySelf Destruction
Teen FictionRick è un ragazzo di 16 anni che vive in un costante stato di solitudine dovuto per la sua vita tumultuosa con i problemi a scuola e il divorzio dei suoi genitori. Mentre pensava che la sua vita sarebbe destinata ad essere solo a se stessi incontrer...