-Perché riparti subito?- chiese mia madre con tono triste.
-Il mio manager mi ha già trovato un nuovo posto di lavoro e anche sta volta durerà un anno.- spiegai.
-Ma perché il tuo manager trova solo lavoro in altri continenti?- mi domandò mia madre, sta volta con un tono più arrabiato.
-Perché sono io a volerlo. Dopo quello che è successo qua, non ci tendo rimane in Svizzera e comunque mi piace molto viaggiare. Aproposito, Marianna devo chiederti una cosa, ma ti chiamerò sta sera. Ora voglio ritornare a casa.-
Accompagnammo le ragazze a casa, l'auto di mio padre era abbastanza grande per 6 persone e siccome noi eravamo in 8, ci dovevamo stricere un pochino, per fortuna l'aeroporto non era tanto distante da casa nostra.Quando arrivammo finalmente a casa, andai immediatamente in camera mia e mi sdrai nel letto, per riposare un po'.
Ho dormito per circa 4 ore, il viaggio in aereo era stato molto stancante.
- Hai dormito bene Catarina? - mi chiese mio padre appena scesi di sotto in cucina.
Stava accendendo il fuoco, ormai l'inverno stava arrivando.
- Si.-
-Catarina siediti e mangia qualcosa.- mi disse mia madre.
Mi sedetti a tavola e mia madre mi porse un piatto pieno di pasta di fronte a me.
-Grazie, voi non mangiate?-
-Abbiamo già mangiato.-
-Ahh..ok- la ringraziai ancora una volta e incominciai a mangiare.
-Cate, com'è stato lavorare con attori famosi? - mi chiese curiosa mia sorella, che nel frattempo era scesa anche lei.
- Bene, anche se certi erano proprio insopportabili......- risposi.
-Per esempio?- mi domandò Catia curiosa.
- Non potrei dirtelo... però....dai su vieni..- gli feci cenno di avvicinarsi a me e gli sussurrai il nome dell'attore all'orecchio. Mi mancava spettacolare con mia sorella.Finì di mangiare e quando ebbi finito andai in camera mia con mia sorella a chiamare le altre.
-Ciao- le salutai appena tutte risposero alla mia chiamata.
-Ciao- mi salutarono anche loro.
-Allora, com'è l'America?- mi domandò subito Giada.
-Bella....- parlammo un pò della mia esperienza in America e anche dei loro traguardi. Annamaria e Giada si erano iscritte ad un corso di danza, Mari finì la sua scuola di moda, Sharon finì gli studì all'università e invece mia sorella era all'ultimo anno d'apprendistato come massaggiatrice.
-Comunque Cata, che cosa volevi chiedermi?- mi chiese dopo un pò Mari.
-Ecco...ti volevo chiedere.....se volessi firmare un contratto di apprendistato, sarei io il tuo datore di lavoro - gli proposi.
-Cosa? Davvero?! Ma ho appena finito la scuola di moda, non sai nemmeno se sono brava-
- Ho chiamato alla tua scuola prima di venire in Svizzera e mi hanno raccontato un paio di cosette su di te, quindi so più o meno a che livello sei e comunque io ti aiuterò se avrai bisogno d'aiuto.-
- È veramente un'ottima opportunità, mi piacerebbe tantissimo lavorare con te, ma devo prima parlare con i miei-
-Si si, tranquilla. Basta che mi dai una risposta entro settimana prossima.-
-Ok-
Continuammo a parlare fino a tarda sera e quando incominciamo ad essere stanche, vi salutammo e andammo a dormire.Le due settimane passarono in fretta, Marianna dopo aver parlato con i suoi genitori mi diede la sua risposta alla mia proposta.
Quest'anno non sarei andata via da sola.
Nel giorno della partenza salutammo tutti quanti e salimmo finalmente in aereo.-Cata.- mi chiamò Mari dopo un po' che eravamo in viaggio.
- Si?-
-Stavo rileggendo il contratto....."Sono vietati qualsiasi tipo di relazioni tra colleghi" ma siamo seri?-
-Lo so è una cosa studipa, ma importante, si rischia di perdere il lavoro.-
-Ma non si può manco essere amico?-
-Bhe...finché sei a lavoro e non fuori...almeno che non ti fai scoprire.-
-Ma è così brutto! -
-Lo so, ma sono le regole se vuoi lavorare con persone famose.-
-Aproposito di persone famose, alla fine sai già con chi lavoreremo? -
-No...il mio superiore non me l'ha voluto dire, lo sapremo quando arriveremo -
-Cosa?! Vuol dire che appena arriveremo in Corea dobbiamo iniziare a lavorare?!-
- Sì, cioè prima dobbiamo cercare la nostra casa, poi, dopo mezzo giorno, il mio superiore ci presenterà le persone con cui lavoreremo, non è niente di pesante, non preoccuparti. -
-Speriamo.-
Arrivate in aeroporto, ci incamminammo verso la nostra futura casa. Il mio maneger mi aveva inviato l'indirizzo della casa e mi disse anche che era una casa bianca, grande con un piccolo giardino. Ma appena arrivammo all'indirizzo che mi inviò, non era proprio come me la aveva descritta.
- Forse non è la casa giusta- suppose Marianna.
- L'indirizzo è giusto però...- provai ad aprire la porta, ma le chiavi non entravano, la casa non era quella.
-Mari, adesso andiamo a mangiare, poi o bisogno che mi fai un favore. -
- Si, dimmi -
- Quando finiremo di mangiare, io dovrò andare a conoscere i miei futuri capi. Quindi ti volevo chiedere se tu invece non potresti andare a casa del mio maneger, anche lui vivrà qui a Seoul, così ti fa vedere dov'è la nostra casa.-
-Ok -
-Grazie mille, tieni questo è il suo indirizzo, spero che almeno questo sia giusto. -
Dopo pranzo, il mio superiore mi venne a prendere.
- Bene, felice di iniziare di nuovo? - mi chiese
-Si, ma adesso posso sapere con chi lavorerò? -
-Haa già, quest'anno dovrai lavorare con varie band-
-Band?! Ma io credevo che avrei lavorato di nuovo con attori. -
-Bhe si, ma ho ricevuto questa offerta, ed è molto meglio......siamo arrivati, questa è solo una delle agenzie dove lavorerai, su andiamo ti farò fare un tour -
Scesi dall'auto e con mia sopresa l'ufficio che mi ritrovai davanti era la SM TOWN, una delle agenzie musicali più famose qui in Corea.
Appena entrammo dentro, un signore si offrì volontario per farci una breve guida e una delle prime stanze che ci fece vedere era la sala di danza, dove al suo interno c'era un gruppo che si stava allenando.
- Ragazzi, scusatemi se vi disturbo, ma vi volevo presentare la vostra nuova stilista. -
-Catarina?!- mi chiamò Kai sorpreso nel vedermi.....
Continua.....