Annamaria pov's
A svegliarmi dal mondo dei sogni, furono gli uccellini fuori dalla finestra, che non smettevano di canticchiare le loro canzoni. Era da un pò che non li sentivo e dovevo ammettere che mi mancavano, nonostante alcune volte siano fastidiosi.
Mi alzai faticosamente dal letto. Le altre dormivano ancora e quindi le lasciai dormire un'altro pò, ieri eravamo arrivate tardi in hotel e immagino vogliano riposare.
Presi alcuni vestiti dalla mia valigia e andai in bagno a prepararmi.Verso le 11.00, quando fui pronta, chiamai le altre, che dormivano ancora beatamente nel loro letto.
-Ragazze svegliatevi! Sono già le 11.00 fra mezz'ora dobbiamo scendere a mangiare.- le svegliai.
-Ancora 10 minuti.....- rispose Giada coprendosi il viso con le coperte, mentre Jess si alzò.
-Dai Giada!!! Jess si è già alzata e si sta già preparando! Quindi muoviti anche te!- le ordinai e la spinsi fuori dal letto, facendola cadere a terra.
-Ahy! Ok ok mi preparo-
-Brava Bambina- esclamai scherzando.
Quando fummo tutte e 3 pronte, scendemmo di sotto nel ristorante, dove gli altri ci stavano già aspettando per pranzare. Ci sedemmo accanto a Hyun Shik e subito dopo entrarono due camerieri che iniziarono a portare il pranzo.
Ci servirono tacos e burritos, un piatto che avevo già mangiato molto tempo fa, quando avevo ancora circa 14 anni. Ovviamente non avevano lo stesso gusto di quelli che faceva mia madre, ma erano lo stesso molto deliziosi.
-Allora?! Vi è piaciuto il pranzo?- ci domandò il professore dopo aver finito di mangiare.
-Siii- rispondemmo tutti in coro.
-Ne sono felice. Ora come in programma visiteremo due posti questo pomeriggio, poi avrete tempo libero. -
-Andremo alla Hollywood sign, questo pomeriggio?- domandò Kim, la nostra capo classe.
-Si, ci andremo. Prima però, vi volevo chiedere se mi potevate dire i gruppi che avete scelto per la verifica che si terrà dopo questa gita, così vi dico se vanno bene o dovete modificare i gruppi- ci chiese e noi rispondemmo subito. Avevamo già scelto i gruppi qualche giorno prima in classe. In totale erano 3 gruppi, io, Giada e Hyun Shik ne eravamo uno, ma sicome al professore non convinceva molto l'idea di noi tre assieme, Jess entrò anche lei nel nostro gruppo.
-Benissimo!! Ora sicome la questione gruppi è risolta, possiamo andarcene! Prendete il vostro zaino e seguitemi.- fuori dall'hotel, ci stava aspettando un bus privato che ci avrebbe portato in tutti i luoghi che avremmo visitato in queste 2 settimane.
Entrai dentro e mi sedetti accanto alla finestra. Ogni volta che prendevo un mezzo di trasporto, mi sedevo sempre vicino alla finestra per riuscire a vedere fuori, è una cosa che mi piace fare, alcune delle volte vedo le persone fuori e inizio a pensare come sia la loro vita...
-Ohh.....lui.....- esclamai quando vidi fuori dal finestrino, un ragazzo molto simile a Lee Jong Suk che parlava con diverse persone attorno a lui.
-Lui chi?- mi domandò Giada curiosa.
-Eh? Ahh niente......mi sembrava di aver visto qualcuno che conoscevo....ma mi sarò sbagliata....- risposi. Molto probabilmente non era lui, ma qualcuno che gli assomiglia. Dopotutto, che cosa ci farebbe qui a Los Angeles?Di pomeriggio visitammo la Griffith Observatory e la Hollywood sign, due posti veramente magnifici, non ho mai capito l'utilità della grande scritta, ma la trovo comunque bella da vedere da lontano, la Griffith Observatory invece era stupenda, la vista era senza dubbio straordinaria.
Quando ritornammo in hotel, Dylan Thuser ci diede il permesso di uscire, senza però allontanarci troppo, quindi salimmo tutti in camera propria a cambiarci, eravamo tutti sudati e nessuno di noi voleva uscire fuori puzzando di sudore.
Decisi di mettermi un vestito rosa, molto carino che avevo deciso di portare con me in valigia.
-Anna e Giada, io vado ci vediamo dopo- ci salutò Jess.
-Ciao. Te non esci Giada?- chiesi vedendola ancora sdraiata sopra al letto.
-No, sono troppo stanca......credo che mi farò un bel bagno caldo....te esci vedo-
-Si, voglio vedere se trovo qualcosina da regalare alle altre. E ne approfitto per fare qualche foto ricordo....allora vado..ciao.-la salutai e me ne andai. Non era da Giada rimanere in camera.
-Ehy Anna! Aspettami!- sentì chiamarmi quando mi trovai non molto lontano dall' hotel. Era Hyun Shik.
-Ehy Hyun....come stai?- gli domandai quando mi raggiungese.
-Bene.... te?-rispose con il fiatone. Ultimamente questo ragazzo non faceva altro che correre qua e di là.
-Anche. Hai bisogno di qualcosa?-
-No.....cioè....volevo chiederti se potevo aggregarmi a te. Il mio compagno di stanza non vuole uscire e io invece si, ma vorrei andare in giro con qualcuno..-
-Certo, almeno ho un pò di compagnia.-risposi.
-Grazie. Dove stai andando di bello?- mi chiese.
-Quando eravamo in bus, ho visto un mercatino poco lontano da qui e quindi avevo pensato di farci un salto per vedere se c'era qualcosa di carino da regalare alle mie amiche.-
-Mhm...Forse trovo anch'io qualcosa da regalare a mia madre....-
-Non parli spesso dei tuoi genitori, che tipo di persone sono?- domandai curiosa.
-.......Non ho molto da dire su di loro.......io e mio padre ci vediamo raramente e quando ci incontriamo, non facciamo altro che litigare.....non andiamo molto d'accordo......mentre mia madre.......Bhe....mia madre era la donna più bella al mondo, con un grande cuore, talmente grande da donare la sua propria vita a qualcun'altro.........- Mi rispose. Quando parlava di sua madre, gli si brillavano gli occhi, se vedeva chiaramente che fosse molto affezionato a sua madre.
-Da come l'hai descritta, sembra essere una brava persona. Spero poterla incontrare un giorno.- quando fini di dire quella frase, Hyun Shik si fermò di colpo e guardò il pavimento, con aria malinconia.
-......mia madre.....è morta 6 anni fa...-disse continuando a guardare per terra.
-Io....non lo sapevo....scusa....non volevo....- Mi scusai, non ero a conoscenza della morte di sua madre e mi sentivo in colpa per aver detto di volerla incontrare un giorno.
-Non ti devi scusare....non lo sapevi......Ora però basta parlare di questo argomento e andiamo al mercatino!- mi sorrise felice e continuò a camminare. Doveva aver sofferto così tanto.....
-Già!! Dobbiamo andare al mercatino e trovare un regalo speciale per tua madre!! Quindi muoviamoci!- esclami superandolo allegramente.