Little black dress

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SALLY'S POV

"Harry non è una persona che se la tira."

Niall si dimostra come un ragazzo con una forte personalità e soprattutto molto ironico... insomma, tutto l'opposto di Harry.

Alzo lo sguardo verso il riccio che non fa altro che respirare pesantemente.

Notando la tensione che si era venuta a creare, mi schiarisco la voce riportando l'attenzione dei due ragazzi verso di me.

"E' stato un piacere conoscerti Niall, ma ora io e Harry dovremmo andare all'accademia." affermo notando il riccio ringraziarmi con lo sguardo

"Oh certo, allora ci si vede." dice il biondo facendo l'occhiolino e rientrando nell'appartamento.

Harry di conseguenza supera la soglia della porta e poi chiude la porta dietro di se.

Si ferma difronte a me guardandomi dall'alto verso il basso con la mascella più tesa del solito.

"Nessun commento su mio fratello." afferma minacciandomi con il dito per poi dirigersi frettolosamente verso l'ascensore.

Lo seguo cercando di raggiungerlo il più velocemente possibile.

"Ma io"

"No." m'interrompe lui fulminandomi con lo sguardo, così decido di non reagire e seguirlo nell'ascensore.

Il tragitto nella piccola stanza grigia è silenzioso. I nostri lenti respiri riecheggiano tra le quattro pareti e so che quel silenzio dice ogni cosa.

Appena usciti dall'ascensore seguo Harry verso la sua macchina per poi entrarci e sedermi sul sedile anteriore.

Dopo qualche secondo, il riccio mette in moto la macchina tenendo lo sguardo ben fisso sulla strada.

Per sconfiggere il silenzio altamente imbarazzante, cerco il tasto di accensione della radio e, dopo averlo trovato, lo premo trovando dopo vari tentativi una stazione in cui trasmettevano una vecchia canzone di Bruno Mars.

Inizio a battere le dita sul cruscotto dell'auto a tempo di musica. Ma all'improvviso la musica di blocca e, girandomi capisco che Harry ha spento la radio.

"Perchè l'hai spenta? Era una bella canzone!" esclamo incrociando le braccia al petto e cercando di far formare un profondo cipiglio sulla fronte

"Perchè volevo vedere questa tua espressione." afferma con tono quasi ironico e subito dopo lo vedo rivolgermi lo sguardo per qualche secondo sorridendomi leggermente e facendo così formare una leggera fossetta sulla sua guancia destra.

"Stronzo." dico a bassa voce cercando di non farmi sentire, cosa che invece fallisce perchè lo vedo stringere di colpo il volante.

Sorrido per la sua reazione.

Un attimo dopo siamo arrivati all'accademia, così, scendiamo dalla macchina e entriamo nell'immensa struttura vuota in quanto oggi è domenica.

Seguo Harry, fino ad arrivare all'aula di danza moderna.

"Non avevi detto che la prossima volta avremmo fatto hip-hop?" chiedo alzando un sopracciglio e fissandolo

"Ho cambiato idea." risponde alzando le spalle e andando verso lo spogliatoio per cambiarsi.

Alzo gli occhi al cielo e, mentre è girato di spalle, alzo il dito medio verso di lui facendogli poi la linguaccia sapendo che non può vedermi.

Ma poi lo vedo alzare la mano destra e, sempre girato di spalle, alza il dito medio quasi a volermi rispondere.

PARANORMAL MOMENTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora