"Saprò correre il rischio, come sempre"
"Saprò correre il rischio.."
"Saprò.."
Apro gli occhi di scatto, sentendo la pelle delle palpebre scorrere sui miei occhi con facilità. É una sensazione strana.
Un raggio di luce molto forte ed intenso investe subito il mio sguardo, offuscandolo e costringendomi a richiudere gli occhi.
Le palpebre chiuse non bastano: la luce é troppo intensa, troppo chiara. Muovo con uno scatto il braccio sopra il mio viso; mi inumidisco le labbra con la lingua.
Sento solo il gelo, come se il sangue nelle mie vene non stia più arrivando al mio viso.
La luce é veramente troppo intensa, come se mi stiano puntando una lanterna in pieno viso.
Gemo dalla frustrazione, voltando il viso in ogni direzione per cercare di ripararmi.
La frustrazione cresce in pieno petto, liquida, annega la mia gabbia toracica, i miei organi, i polmoni che non si stringono più per farmi respirare e la gola che si blocca.
Non riesco più a contenermi e scatto istintivamente in piedi con un solo e sciolto movimento. Non so dove io mi trovi, non so perché vi sia questa luce acciecante ma inizio a correre verso la zona più buia ed invitante della stanza.
Ora mi sento più tranquilla. Bene. l'oscurità mi avvolge come una piacevole coperta invernale.
Rilascio un profondo respiro che non pensavo di trattenere. Chiudo gli occhi e li riapro più lentamente; porto una mano a stringere il petto e quasi ho un sussulto.
Ho un pezzo di ghiaccio premuto contro la pelle.
Abbasso lo sguardo sul mio corpo e mi rendo conto che è solo la mia mano a contatto con il busto. Come è possibile?
Subito inizio a tastare entrambe le mani tra loro; sono troppo fredde, troppo.
Inizio ad agitarmi sul posto. L'utima volta che sono entrata in contatto con una pelle così gelida é stata quando.. Quando Harry...
Harry.
Harry Styles.
Il ricordo mi investe all'istante e senza alcun preavviso, come un lampo durante una tempesta.
Ricordo di.. Di aver provato molta rabbia nei suoi confronti e che Niall, si Niall lo stregone mi aiutava, poi mi urlava contro.. E poi..
"Bliss? Mi senti?"
Scatto verso la voce roca e graffiante del riccio. Sgrano gli occhi riconoscendone perfettamente i contorni nel buio attorno a me.
La rabbia che provavo verso di lui si intensifica, mi annebbia i pensieri. Mi fa irrigidire e accorciare il respiro.
"Cosa vuoi" sputo acida, arretrando di un passo.
Lui indossa un'epressione preoccupata, sembra accigliato e.. Agitato per qualcosa.
Si avvicina di un passo. Il rumore del suo piede contro il pavimento é assordante e mi fa gemere dal dolore.
Allungo una mano verso di lui.
"Non.. Non muoverti piú" sibilo a denti stretti.
Lo sento fermarsi. Bene.
Sospira pesantemente e lo vedo passarsi una mano tra i ricci. Mi soffermo a studiare i suoi capelli che, non ho mai davvero ammesso, adoro.
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Amaranthus [h.s.]
FanfictionBliss Connor ha diciannove anni, e li avrà per sempre. Sequel di 'Bloody Lips' (lettura necessaria per una migliore comprensione della trama)