Capitolo 23

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Avanziamo silenziosi nella notte attraverso una fila di cespugli bassi e spinosi, che circondano per tutto il suo perimetro lo spiazzo erboso che un tempo conoscevo come la radura di Liam.

La vegetazione è stata rispettata, ma delle roulotte dei licantropi ne è a stento sopravvissuta una, ammaccata e bruciacchiata su ogni lato e abbandonata dietro ad un albero spoglio.

I vampiri affollano la zona quasi sia la loro comunità. Ne calpestano il suolo, respirano la sua aria, si affollano tutti attorno all'albero sacro quasi sia uno spettacolo imperdibile.

Non riesco a vedere bene a causa delle teste di tutti gli esseri soprannaturali che mi oscurano la vista, ma accanto all'albero mi sembra di udire la spiacevole e agghiacciante voce di Zayn.

Non appena io e Liam mettiamo piede nella radura, l'atmosfera si ghiaccia in un silenzio surreale perfino per una foresta deserta.

Trattengo il fiato, facendo saettare lo sguardo dal volto di un vampiro sconosciuto all'altro; sembra proprio che abbiamo appena interrotto qualcosa.

"Spostatevi, presto" intima Zayn senza troppe cerimonie, creando il vuoto attorno a sé in pochi secondi.

È rimasto identico all'ultima volta che l'ho incontrato, lo stesso sguardo inquietante e indecifrabile velatamente sfumato d'oro e lo stesso portamento borioso e totalmente pieno di sé che lo ha sempre contraddistinto come capo.

Non riesco quasi a muovermi e la cassa toracica è così pesante che mi limita il respiro.

Harry dietro di me si irrigidisce, la sua mano contro la mia spalla che si serra in una morsa che se non fossi un vampiro mi farebbe urlare di dolore.

Zayn ci squadra uno ad uno, un sorrisetto soddisfatto che pian piano si fa strada fra le guance e le mani che si sfregano tra di loro soddisfatte.

Con un agile balzo si allontana dall'albero sacro dei licantropi, sistemandosi poi il ciuffo con una mano in un rapido gesto stizzito.

"Bene, bene, bene. Chi abbiamo qui? Due poveracci pentiti di avermi abbandonato, un cane e una troietta" la sua voce acuta quasi mi perfora i timpani.

Mi devo mordere la lingua per tenerla a freno.

Louis avanza di un passo, spingendo in malo modo Liam davanti a sé e facendolo quasi cadere a terra.

"Parla quello che mi ha letteralmente lasciato prigioniero di uno stregone schizzato della Grande Congrega" il moro usa un tono sarcastico e pungente.

Zayn scuote il capo, ridacchiando giocosamente.

"Non cazzeggiare con me, Louis. Avevo piani ben più alti che sprecare tempo con te. E poi non hai avuto molta fatica a tornare libero, guarda qui che piacevole teatrino mi stai offrendo!"

Si avvicina maggiormente a noi, una mano sul mento e gli occhi sgranati puntati su di me.

"Harry Styles, ad esempio! Mi sembra di capire che alla fine ti abbia costretto a compiere l'immano gesto di trasformare la tua amata troietta in vampiro"

Harry dietro di me si agita sul posto, tenendo a stento la bocca chiusa.

Una goccia di sudore nervosa mi cola dalla fronte e Zayn prontamente la coglie con un dito, facendolo però poi indugiare a lungo sulla pelle del mio viso teso.

Ho il suo naso a pochi centimetri da me e non so cosa mia stia trattenendo dall'urlare: il suo sorriso si schiude per mostrare due file di denti perfettamente bianchi e dritti.

Deglutisco a fatica un groppo in gola, il suo odore soffocante che pian piano mi avvolge, il tepore del suo fiato contro il mio collo che mi fa rabbrividire e...

Amaranthus [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora