Capitolo 31

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Mi stacco rapidamente dall'abbraccio di Liam, voltandomi verso Harry con respiro affannato.

L'ultima cosa che voglio ottenere è complicare le cose anche con lui.

Mi sistemo una ciocca di capelli dietro all'orecchio mentre studio il suo viso fin troppo impassibile; i suoi occhi sembrano all'erta e nasconde entrambe le mani nelle tasche posteriori dei jeans.

"Non interrompi nulla, Liam.." inizio agitata, lanciando a stento un'occhiata al moro, ancora alle mie spalle.

Lui resta fermo e in silenzio, non aiutandomi per nulla.

Harry blocca subito le mie parole con un gesto secco della mano.

"Perché dalla tua voce mi sembra di capire che invece qualcosa l'ho interrotto?"

Deglutisco a fatica, serrando le labbra fra loro in una linea dura.

"Andiamo Styles, perché devi sempre torturarla in questo modo" sbraita esasperato il licantropo affiancandomi proprio nel momento a parer mio sbagliato.

Il riccio alza un sopracciglio, lanciando occhiate affilate come rasoi prima a me e poi a Liam.

"Perché non mi fido completamente di te, mi sembra ovvio" si stringe nelle spalle, avanzando di qualche passo verso di lui.

Trattengo il fiato, non sapendo bene come comportarmi.

"Perché non dovresti fidarti di me? Sono innocuo" ghigna Liam, avanzando con la stessa spavalderia di Harry.

Sono a pochi centimetri l'uno dall'altro; avendo più o meno la stessa altezza, si studiano dritti negli occhi.

"Ehi" inizio titubante, per attirare la loro attenzione "potreste smetterla? Mi state spaventando" affermo, avvicinandomi ai due pronta a mettermi in mezzo in caso di necessità.

Gli occhi smeraldo di Harry mi sfiorano a stento, completamente fissi in quelli del licantropo.

"Okay" rilascia in un sospiro il riccio dopo qualche minuto.

Si volta verso di me, appoggiandomi una mano sulla schiena con fare protettivo, accennando un sorriso gentile che mi scalda subito il petto.

"Allora andiamo dagli altri, ho ottime notizie per il branco di lupi"

Non riesco a trattenere un sorriso di sollievo, voltandomi verso Liam per condividere con lui la gioia che però non sembra investirlo.

Corrugo la fronte, il mio sorriso che si spegne.

"Liam! Non hai sentito quello che ha detto?"

"Si" annuisce senza guardarmi, una mano sul capo.

Rimango interdetta mentre Harry scuote il capo e mi incoraggia a camminare verso la radura.

"Lascia stare, avrà il ciclo" un'ultima occhiata al moro "quando ti passa raggiungici, è importante"

Riprende a camminare con maggior vigore, quasi trascinandomi con la mano ancora aggrappata al mio braccio.

"Ehi, perché tutta questa fretta?" protesto, divincolandomi da lui innervosita dai suoi modi burberi.

Si stacca da me quando siamo sufficientemente lontani dalla tomba di mia madre, infilandosi entrambe le mani fra i capelli e irrigidendo la schiena ampia.

"Perché ho come l'impressione che non possa fidarmi di te?"

Corrugo la fronte, fermando i miei passi nell'erba secca.

"Scusa?" Chiedo interdetta, incrociando entrambe le braccia sul petto.

Lui rotea gli occhi al cielo, lanciando le braccia in aria e sbuffando rumorosamente.

Amaranthus [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora