Capitolo 24

2K 129 36
                                    

Zayn ansima dal dolore e dalla fatica, producendo rantoli che mi fanno stringere lo stomaco in una morsa.

"Credevate.." tossisce, aggrappandosi a stento ad un bordo sporgente della parete metallica della stanza ".. Di potermi fregare. Ops"

Scoppia a ridere malignamente, la testa rivolta all'indietro ed il corpo ormai nuovamente in piedi.

Harry mi stringe di più a sé, quasi abbia paura di perdermi da un momento all'altro. Forse è così.

Louis si passa una mano fra i capelli, torturandosi il labbro con i denti bianchi.

Il moro alle sue spalle si sta lentamente sfilando le lance dal petto, producendo lo stesso rumore di una scarpa che calpesta una pozzanghera.

I vampiri affollano l'ingresso del mezzo di trasporto fra risate e sguardi luccicanti nel buio notturno; un cielo stellato mortale.

"Harry" gemo debolmente contro il suo orecchio "come possiamo andarcene"

Scorgo il suo pomo d'adamo salire e scendere lentamente, la lingua che gli schiocca contro il palato; accenna pochi passi nella direzione opposta all'uscita.

"Louis" quasi mima con le labbra, accennando con il mento al muro alle nostre spalle.

L'altro serra le labbra in una linea retta, controllando prima Zayn, poi i suoi servi; prende un profondo respiro per poi schiantarsi in un battito di ciglia contro la vecchia e arrugginita lamiera della roulotte, sfondandola in un cigolio raccapricciante.

La stanza inizia ad ondeggiare pericolosamente per il colpo ricevuto; Harry si affretta a seguire l'altro vampiro attraverso l'apertura creatasi.

Ci ritroviamo nuovamente all'aria aperta, nella radura; gli occhi spalancati per l'adrenalina ed il fiato corto.

Siamo circondati dall'oscurità più totale e in lontananza sento la voce squillante di Zayn urlare un "prendeteli, avanti!" che mi fa raggelare il sangue nelle vene.

Louis davanti a noi si muove alla cieca, schivando gli alberi che si parano davanti con agilità; i miei capelli sferzano nell'aria come coltelli.

"Liam?" ho il coraggio di chiedere.

Harry abbassa per un attimo gli occhi brillanti su di me.

"Torneremo. Sai che comunque Niall è rimasto nei paraggi. Non lo abbiamo lasciato da solo"

Deglutisco a fatica, annuendo piano; non ho il coraggio di voltarmi per controllare se siamo inseguiti.

Harry è così veloce nel vento da farmi sentire la pelle congelare.

La paura, anzi il puro terrore che ho provato poco fa diventa materiale, iniziando a colarmi a gocce dagli occhi.

Cerco di reprimere un imbarazzante singhiozzo nascondendo il mio viso tra le mani ma sento lo sguardo del riccio sfiorarmi la pelle con preoccupazione.

"Ogni cosa che poteva andare male è andata male, se non di più" inspiro ed espiro rapidamente, tirando su con il naso e asciugandomi una guancia con la manica della maglia "ho avuto paura di perderti"

Harry sospira leggermente, le labbra serrate e ricurve in un sorrido sghembo e amaro; avvicina il naso al mio viso, carezzandomi la guancia.

Il contatto è così morbido e inaspettato da riuscire a rubarmi un battito cardiaco.

"Lo so, è sempre dura con Zayn. Capisci perché non volevo ascoltare Liam e coinvolgerti?"

Annuisco, gli occhi ancora bassi ma oramai asciutti.

Amaranthus [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora